lunedì, giugno 04, 2007

II vero volto dell'ATTIMO, frazione dell'eterno fluire della vita

"IL VERO VOLTO DELL'ATTIMO,
FRAZIONE DELL'ETERNO FLUIRE DELLA VITA"


Ogni attimo inesorabilmente ti riconduce tramite eventi, situazioni e rapporti vari con persone o cose, gli effetti positivi o negativi del tuo pensare, sentire, volere ed agire nelle tue passate esistenze terrene.
Qualsiasi individuo, se fosse consapevole di questa realtà strettamente legata alla legge dell'equilibrio o del Karma e alla legge della reincarnazione, affermerebbe al pari di Pitagora, di S. Paolo e di Wolfang Goethe e di tanti altri iniziati e maestri dell'umanità: "Io sono la conseguenza di ciò che fui". Pertanto ognuno incontra, attirandole sistematicamente dalla mattina alla sera, le conseguenze materiali e morali del suo Karma esteriore: eventi, malattie, incidenti e correttivi fisici, ecc., e del Karma interiore: tutta una serie di ostacoli e d'impedimenti consci ed inconsci quali correttivi ai suoi atteggiamenti e rappresentazioni non in armonia con la vita.
L'attimo, dunque, è mistero, è sorpresa, può essere veicolo di sciagure o di fortune inaspettate, in ogni caso è il mezzo con il quale la legge del karma o legge dell'equilibrio o, secondo i taoisti, la Regola Celeste si esprime e manifesta. L'attimo è strettamente legato a quanto facesti, a quanto ti meriti, ed anche se il comune pensare ed intendere le cose ti nasconde la sua vera natura e funzione, tu sei il creatore di quanto ti porta.
Riteniamo, dunque, di somma importanza svelare l'aspetto occulto, nascosto ai più. Purtroppo oltre ai cosiddetti mediocri, sono molti coloro che pur tendendo all'evoluzione ignorano completamente il significato di questa piccola frazione dell'eterno, perché ancora non capaci di liberarsi dalle false rappresentazioni cioè dai modi di comportamento che condizionano tutta l'umanità mediocre.
Questo misterioso e sconosciuto attimo, che contiene in sé o una richiesta Karmica o un dono sul piano materiale o morale, porta anche un invito e un messaggio, spesso poco decifrabile che via via dovrai riuscire ad interpretare, se non vorrai sciupare delle preziose occasioni, spesso irripetibili, e se non vorrai rimanere eternamente schiavo e vittima del tuo passato e del tuo presente non consapevole.
Non farti alcuna illusione! Anche il ricco riscuote gli effetti di quanto fece e tali effetti si esauriscono in una sola esistenza, se non si creano nuove cause di ricchezza. Perciò, ogni invito nascosto nell'attimo deve, se ti vuoi bene, tradursi in un impulso fattivo, in un qualcosa che deve concretizzarsi in forme o farti lavorare sulla tua entità umana in modo da trasformare la coscienza mediocre, in una coscienza superiore che è al tempo stesso la tua vera identità e dimensione reale.
A te la scelta: venir colpito e corretto dagli eventi nella coscienza mediocre o risorgere al di là della stessa e trapassare in quella nuova coscienza di Supergiudice Imparziale, se sei uomo, o nella coscienza Yang (principio maschile), se sei donna.

Messaggio-invito dell’attimo
Se ogni attimo potesse esprimere con parole ciò che racchiude nella sua essenza indipendentemente dalla sua funzione di ricondurti gli effetti delle tue passate esistenze o per legge di attrazione, ciò che ti è affine e di cui hai bisogno per crescere, ti direbbe: " Uomo o donna di qualsiasi razza o popolo tu sia, di qualsiasi cultura, dottrina o religione tu sia seguace, pensa a seminare una nuova semenza, non sciuparmi inutilmente in ozi inquietanti e dannosi, svegliati!! Non ti accontentare di quanto t'invia il Karma, non esaurire in una esistenza quanto avevi forse con fatica e dedizione messo da parte chissà da quante vite, al tempo stesso non rifiutarlo, bensì accettalo negli aspetti positivi e in quelli negativi, ma non lasciarti ingannare dai medesimi in quanto sono due impostori, due lati della stessa medaglia ingannevoli, transitori e spesso illusori. La realtà è l'evoluzione e la trasformazione dell’essere; tale sommo bene devi conquistartelo, perciò devi sempre più considerare l'attimo, comprenderlo, accettarlo e amarlo, affinché indipendentemente da ciò che di bello o brutto ti porta (valutazioni che hanno significato solo per chi è mediocre) diventi un validissimo pretesto per immettere nel fluire della vita, azioni libere fatte per amore dell'azione stessa e non dei frutti morali o materiali che ne possono scaturire. Azioni non contaminate né condizionate dalle due logiche ostacolatrici. Sono queste le azioni creatrici di nuove cause presenti e future di un diverso destino più rispondente a quanto vorresti. Tutte le altre azioni, stimolate da parte delle due potenze dell'ostacolo, sono creatrici di varie tendenze, limiti e difetti tali da crearti le pessime attitudini caratteriali e le malattie, le errate impostazioni di pensiero, le false rappresentazioni e gli atteggiamenti che nel modo più assoluto verranno via via corretti e colpiti dalla legge del karma perché non più adatti a germogliare in nuovi frutti.
Perciò, l'attimo è l'unica reale speranza per chi voglia alleggerire il suo fardello karmico e per chi indipendentemente da ciò, voglia diventare vero strumento di quella coscienza eterna, di cui il Supergiudice Imparziale risvegliato è solo una tenue proiezione umana, specie all'inizio del suo risveglio”.
L'attimo che illusoriamente viene percepito e registrato come secondo, e poi come minuto e ora, bussa alla tua porta in circa dieci ore di attività quotidiana ben 36.000 volte; da ciò dovrai dedurre, se non ne approfitti, quanto grande sia la quantità di attimi che sciupi perdendo infinite occasioni irripetibili. Dunque, nello svolgere la tua attività quotidiana qualsiasi essa sia, perdi, se non li vivi, una infinità di attimi preziosi e con essi la desta coscienza, poiché vieni ancora "vissuto e sventolato" dalle potenze dell'ostacolo, che hanno tutto l'interesse di offuscarti al fine di tenerti come loro strumento senza identità e coscienza propria.
Pertanto, chi vorrà realmente modificare il suo Karma mirando essenzialmente alla sua crescita evolutiva, fino alla completa identificazione in quella risvegliata coscienza di Supergiudice Imparziale, dovrà sempre più rispettare e comprendere, accettare ed amare quanto l'attimo presente gli invia, come occasione e pretesto valido per il conseguimento dell'alto ideale evolutivo.
E' anche importante acquisire consapevolezza che ogni giorno inconsapevolmente si vive una quantità di attimi che portano in sé una richiesta karmica ben precisa ed altri completamente esenti da ogni richiesta e che passano inosservati, perciò, se verso i primi dovrai dare il tuo contributo senza condizionamenti da parte delle due potenze e logiche dell'ostacolo che ti spingono ad agire secondo il loro volere, verso gli altri, che bussano alla tua porta senza nulla chiederti, come visitatori sconosciuti che attendono dignitosi un tuo cenno, dovrai fare in modo da trattenerli e considerarli validissime occasioni per immettere e trasfondere in essi i tuoi profondi ideali, le tue idee plasmate o quanto la fantasia morale, la immaginazione attiva o l'autodeterminazione possono ispirarti e suggerirti di fare. (Vedi i corrispondenti strumenti)
Ci sono infatti due diversi atteggiamenti da assumere verso l'attimo che si manifesta nei molti eventi, situazioni e rapporti umani, interpersonali o di natura affettiva: uno, può essere di natura femminile Yin e l’altro di natura maschile Yang. Il primo è avvolgente, di natura obbediente, arrendevole e comprensiva, dolce, ricettiva ed esecutrice ecc..; il secondo, di natura Yang maschile, che vuole ispirare, stimolare e suggerire, comandare e dirigere, guidare e determinare in ogni senso e direzione.
Basta riflettere su quanto avviene nel quotidiano per accorgersi di come questi due atteggiamenti si alternino inconsciamente, senza alcun intervento da parte della propria volontà.
Ciò non dovrebbe avvenire a chi si è risvegliato nella coscienza di Supergiudice Imparziale; questi, deve viverli a seconda delle varie richieste che l'attimo presenta, in modo cosciente, diventando all’occorrenza, Yin o Yang.
Quindi, egli dovrà assumere l'atteggiamento Yin per manifestarsi nell’accettazione pacata, comprensiva e serena degli eventi, delle situazioni e delle persone o farsi Yang, forza maschile attiva che stimola, suggerisce e ispira ogni Yin, considerando ogni richiesta quale pretesto per cimentarsi e per superare le varie prove con forza determinante; e non dovrà modificare eventi persone o cose a suo piacimento, bensì dare all'attimo stesso la sua impronta, il suo senso e la sua direzione. Se ciò non avvenisse, sarebbe da considerare una vera repressione di una forza egoica attiva, che vuole ad ogni costo sperimentarsi.
Chi si stima, non deve dimenticare che ogni minima repressione dei suoi Ego psicologici, porterebbe con sé delle conseguenze deleterie e nefaste sia in questa che nelle future esistenze; pertanto, quando il Karma non concede di sperimentare un insieme di desideri egoici, è assolutamente indispensabile usare uno o più strumenti descritti in questo libro, gli unici che possano consentire ai vari Ego di vivere e sperimentare quanto desiderano e quanto vorrebbero vivere per riacquistare la loro libertà con la possibilità di evolvere attraverso le esperienze.

Esaurimento del karma

La viva speranza, che molti nutrono, di esaurire il proprio Karma ritenuto pesante e quindi difficile da essere accettato, è strettamente legata all'attimo presente ed ai vari atteggiamenti suddescritti che si assumono dinanzi alle varie richieste del destino. Chi conosce la legge dell'equilibrio o del karma e la legge della reincarnazione, sa bene che ad ogni azione conscia od inconscia corrisponde un effetto; perciò gli sarà facile concludere che tutto quanto si pensa e si sente, si vuole e si agisce, torna inevitabilmente a ripresentarsi, quale destino esteriore ed interiore in altra sua esistenza terrena.
Crediamo, pertanto, che questa verità sia una forza tale da sviluppare in ogni individuo un vero controllo e dominio su tutti quegli impulsi egoici che, caoticamente e senza alcuna responsabilità, portano ad agire ignorando gli effetti deleteri e spesso distruttivi, che producono sia a chi ne diventa strumento, sia a chi le riceve. Se ogni mediocre diventasse consapevole di queste due realtà: Karma e reincarnazione, siamo sicuri che cesserebbe immediatamente di compiere la maggior parte delle sue azioni abituali, che gli vengono ispirate e suggerite dalle due logiche dell'ostacolo e che compie senza pensarci.
Chi tende all'evoluzione, sente come primo suo impegno l'esigenza di disciplinarsi e di sorvegliarsi prima di compiere qualsiasi azione e quindi, di esercitare un vero controllo e dominio sul suo pensare e sentire, volere ed agire quotidiano. Solo chi è mediocre in quanto privo di consapevolezza, non sente affatto tale esigenza ma inconsapevolmente aggrava il suo Karma rendendo le sue esistenze sempre più squallide, pesanti e prive di speranza.
Viceversa, la coscienza della legge del Karma e della reincarnazione con le loro dinamiche non può che trasformare ogni individuo in artefice creatore di quel destino che vorrebbe. Per raggiungere questo ideale dovrà ognuno trasformare se stesso, abbandonare la sua limitata coscienza di mediocre e penetrare in quella risvegliata coscienza di Supergiudice Imparziale fino alla completa sua identificazione; solo in questo modo diventerà un vero alleato dell'attimo presente, in quanto potrà esprimere in esso le sue idee, le sole che si trasformano in positive cause del suo presente e futuro destino, libero dalle due influenze ostacolatrici.
Mentre le azioni ispirate, suggerite e stimolate dagli Ego, se agite con il dovuto controllo, con consapevolezza degli effetti che possono produrre e con un atteggiamento improntato alla volontà di amore, che prova gioia nel concretizzarsi in forme varie, si trasformeranno in virtù e tendenze, disposizioni e qualità caratteriali, quindi, parte positiva essenziale del destino. Quando gli Ego psicologici attraverso il loro vivere e sperimentare avranno esaurite le corrispondenti forze egoiche, allora la nuova coscienza risvegliata a Supergiudice Imparziale sarà più libera di operare e di immettere con continuità in ogni attimo presente impulsi creativi, suggeriti ed ispirati dalla forza di quel pensare creativo che il principio superiore stesso e la forza Amore alimentano.

Ideale dell’evoluzione: strumento dell’energia amore

Tra tutte le "nuove cause" che un individuo può "crearsi" per rendere la sua esistenza più degna di essere vissuta e sperimentata da cosciente, onde evitare il ripetersi monotono e tedioso delle molteplici esistenze terrene, la più costruttiva e valida ai fini dell'evoluzione è quella che può trasformarlo in un perfetto strumento della energia cosmica d’amore, il che richiede una concreta aderenza al grande ideale dell'evoluzione e al piano evolutivo personale che gli consente di realizzarlo.
Ci sembra doveroso affermare che qualsiasi individuo si consideri mediocre senza identità e coscienza propria, potrà "crearsi" un Karma positivo e più aderente alle sue intime aspirazioni, se si renderà capace di agire in modo da convertire in forze positive e costruttive consapevoli le sue qualità, che spesso ignora di possedere: virtù e tendenze, disposizioni e qualità caratteriali, ecc….e soprattutto i suoi limiti e le sue carenze.
Con ciò si vuole stimolare nell’individuo una ben precisa volontà di fare, di concretizzare in qualche modo i suoi ideali e quindi vivere l'attimo dando il suo contributo con impegno, con trasporto e dedizione. Basterebbe che egli tenesse sempre presente nella sua mente la regola che suggerisce di fare ad altri quanto si vorrebbe fosse fatto a se stessi e di non fare assolutamente quanto non si vorrebbe ricevere, per dare un nuovo senso e direzione alla sua vita.
Non sarebbe questa da considerarsi una reale conquista individuale tale da evitare un Karma di pagamenti morali e materiali e di tanti molteplici correttivi ai suoi atteggiamenti irresponsabili? Crediamo senz'altro di rispondere positivamente suggerendo, quindi, di mettere in pratica tali consigli anziché seguire la morale comune ipocrita e repressiva, del tutto incapace di offrire nuove possibilità creative di vita.
Viceversa, per quelli che tendono all'evoluzione non è tanto importante creare nuove virtù, nuove tendenze e disposizioni come unico ideale da raggiungere, bensì di riuscire a vivere con una certa continuità le tre grandi esperienze che possono trasformarlo in un vero maestro di vita. Queste esperienze citate da noi in diverse occasioni portano al conseguimento della autentica ed unica libertà concessa all’uomo: "Non io agisco, non i miei Ego, bensì il Principio Superiore per mio tramite" o l'altra simile: "Non io amo, non qualche mio Ego per avere certezze, ma la forza Amore per mio tramite fluisce incondizionatamente sulle anime del mondo", ed infine la terza: "Non io penso, sento, voglio ed agisco, seguendo il volere di una o dell'altra logica dell'ostacolo, bensì l’energia cosmica, la forza del pensare attivo tramite me fluisce per concretizzarsi in azioni, che non vogliono nulla per se stesse, tranne che fluire quali impulsi creativi, benefici e costruttivi, tali da fortificare il piano evolutivo dell'umanità intera".
Chi pensa e sente, vuole ed agisce consapevole e cosciente che il primo suo sforzo deve tendere ad esplicare in modo positivo e completo il compito evolutivo che il Karma gli ha assegnato in questa esistenza (o come una ripetizione di quanto trascurò o quale continuazione di quanto iniziò a fare in vite precedenti), opera già in armonia perfetta della Legge del Karma e del suo piano evolutivo.
Deve oltre a ciò tener presente in questa epoca dell'anima cosciente di altre richieste di un Karma generale dalle quali non dovrebbe assolutamente evadere. La prima di queste richieste esige la capacità di chiudere la porta della percezione sensoriale per evitare che terribili eventi e terrificanti notizie danneggino il suo fragile equilibrio psicofisicomentale rendendolo ancor di più uno strumento condizionato; la seconda, richiede l’acquisizione dell'autoconsapevolezza, il che significa scoprire nella propria interiorità l'attività di quegli Ego psicologici che lo formano; la terza, lo sviluppo della comprensione verso eventi, situazioni, rapporti con persone o cose che per proprio limite si considerano avversi, differenti e nemici, estranei e insopportabili.
Non impegnarsi per far fronte a tali richieste karmiche indipendentemente dal proprio compito evolutivo da esplicare (solo la Scienza Numerologica è in grado di scoprirlo), significherebbe ritardare la propria crescita evolutiva e quindi venir meno alla richiesta di questa epoca cosciente.
Considerazioni e riflessioni

Il mediocre, in quanto vissuto, non è consapevole della importanza dell'attimo, viceversa chi tende all'evoluzione, chi ha lasciato dietro di sé la coscienza mediocre, sente l'esigenza di valutarlo, di catturarlo e considerarlo un pretesto valido ed una buona occasione per viverlo con pienezza, libero da una o dall'altra potenza dell'ostacolo.
L'attimo è il mezzo che consente a chiunque lo voglia realmente, di riversare in esso con l'aiuto degli strumenti descritti, quanto la nuova coscienza di Supergiudice Imparziale crede opportuno trasfondergli. E' lo sconosciuto visitatore che bussa alla porta o con una precisa richiesta o con la speranza di raccogliere un qualsiasi contributo senza alcuna pressione.
Sei tu che dovrai per il tuo sommo bene afferrarlo con il preciso intento di riversare in esso il tuo libero sperimentare con una coscienza desta e imparziale, obiettiva e distaccata, capace di accorgersi delle possibili ripercussioni karmiche del tuo agire. Da ciò l'impulso a riparare eventuali errori commessi verso i tuoi simili.

Esercizio del “ripasso”
Legata ad ogni attimo, frazione dell'Eterno, v'è l'esperienza della vera libertà e della possibile eternità. Chiunque voglia vivere e sperimentare quanto detto, deve poter dare il suo totale contributo libero da ogni contaminazione inconscia e dalle due logiche dell'ostacolo; perciò, ogni sera è consigliabile, prima di prendere sonno, di ripassare il contenuto della propria giornata in modo da prendere consapevolezza di quanto certi comportamenti, certe azioni e parole possono aver procurato a chi le ha ricevute. Questo esercizio consente non solo di scoprire la natura degli Ego psicologici coinvolti ed implicati nelle azioni, ma anche di ripararne il danno, affinché si attui immediatamente il pareggio Karmico delle stesse.
Inoltre, v'è anche la possibilità di penetrare in quella coscienza eterna dove si sperimenta il senso della propria eternità e quindi l'inesistenza del proprio passato e la inutilità di proiettarsi nel futuro, in quanto si vive nella certezza di Essere nel presente.
Anche il mediocre potrà servirsi dell'attimo presente in modo altrettanto costruttivo se si farà capace d'impugnare uno degli strumenti da noi citati. Uno di questi strumenti, "l'autodeterminazione cosciente", gli consentirà, in misura che accetterà di fare per proprio volere tutto ciò che deve e che spesso fa contro voglia, di sollevarsi alla pura forza della volontà superando tutta una serie di falsi atteggiamenti suggeriti dalle due potenze ostacolatrici.
Basta vivere questo processo per capirne l'importanza ai fini di un risveglio di coscienza perché l'autodeterminarsi discioglie tutta una serie di falsi atteggiamenti e comportamenti negativi, permettendo di risorgere interiormente nella forza della volontà stessa.
Nel decidere di compiere un’azione che spesso si fa controvoglia, per proprio unico volere, si vive il "muori e diventa", si supera il ristagno e la pigrizia, la demotivazione e l'indecisione, la disoccupazione, la insoddisfazione ed il rimpianto.
Attraverso lo strumento dell'autodeterminazione si libera l’attimo da ciò che è transitorio, effimero e illusorio, riportandolo alla sua fonte eterna. In verità si strappano alle due potenze dell'ostacolo infinite occasioni di usarlo come veicolo della loro attività subdola e ritardatrice. Chi usa consapevolmente tale strumento, può evitare di compiere una serie di azioni suggerite e stimolate dalla sua coscienza mediocre vissuta e irresponsabile, che ignora le conseguenze morali e materiali del suo agire.
Vorremmo che ogni individuo potesse catturare l'attimo fuggente per immettere in esso il suo contributo senza macchia con un agire libero da ogni aspettativa sia di un tornaconto materiale sia di un accrescimento egoico.
Chi penetra nella sua reale dimensione, annulla e riassorbe tutte le altre dimensioni irreali, illusorie e transitorie che le forze dell'ostacolo creano per alimentare in ogni essere umano una gamma considerevole di desideri.
Nel ritrovare in se stessi l'ordine, dove si sperimenta il caos, si sconfigge la potenza mefistofelica, mentre amando senza nulla pretendere, si annullano tutte le sottili seduzioni della potenza luciferica.
Se gli attimi ti appaiono uno differente dall'altro, è solo perché i tuoi Ego psicologici gli proiettano il loro colore. Quando acquisterai consapevolezza di questa realtà, li sperimenterai solo nella loro vera essenza eterna e comprenderai quanto sia importante abbandonare quella coscienza mediocre come fosse un abito diventato stretto e logoro.
L'attimo racchiude il segreto della vita e del destino umano, perché registra nel suo invisibile libro l'operato di ogni singolo individuo, le qualità del suo pensare e sentire, volere ed agire da riportare quali conseguenze e ripercussioni Karmiche nelle future esistenze. In questa tua esistenza esso è il veicolo perfetto capace di ricondurti in ogni minuto i risultati del tuo precedente pensare ed agire; è dunque anche il portatore invisibile del tuo Karma di cui sei pienamente responsabile.
Chi rimugina il suo passato, deve considerarsi un evasore dalle varie richieste del suo Karma. Egli sente un rimprovero inconscio, non solo per quanto ha trascurato di fare, ma anche per quanto ha compiuto in modo diverso da ciò che avrebbe voluto. Ugualmente chi si proietta nel futuro deve considerarsi un incapace di dare il suo massimo contributo all'attimo presente. Gli attimi sciupati inutilmente si vendicano creando insoddisfazione, rimorso e impotenza, sfiducia e frustrazione.
Ogni mediocre nel suo comune pensare e sentire, volere ed agire quotidiano, contamina e condiziona ogni attimo, lo cattura strappandolo alla sua realtà eterna di cui è frazione, lo riduce, lo limita e lo rende complice del suo agire irresponsabile e quindi, veicolo di una o dell'altra logica dell'ostacolo.
Chi acquisisce la conoscenza esoterica, non può assolutamente considerarsi un realizzato e quindi superiore alle comuni persone, fino a quando non si farà capace di viverla in sé, concretizzandola in esperienza totale. Egli deve tener presente la grande regola aurea che dice: “Un passo sulla via della conoscenza, tre passi sulla via della realizzazione”. In caso contrario tale sapere gli sarà utile solo per immettere nella sua coscienza le giuste rappresentazioni sulla vita e sull'al di là, sull'Amore e via dicendo.
Vi è però il pericolo che tale conoscenza crei una scissione tra la parte che sa, che accetta e segue i vari insegnamenti e l'altra parte di Ego che non è pronta per viverli. Pertanto, è importante diffidare di tutto quel sapere, che penetrando in ogni coscienza non risvegliata, si trasforma in un sottile veleno di presunzione che spesso paralizza ogni avanzamento evolutivo, perché crede di sapere tutto. Qualsiasi tipo di conoscenza che non permetta di penetrare o stabilire un rapporto attivo con l'energia pensante o con la forza Amore, fino a diventarne degni strumenti, non consente di sperimentare la vera libertà e la conseguente eternità.
La grande maggioranza di quelli che seguono la conoscenza esoterica, non con la determinazione di trasformarsi, riesce a malapena a concretizzare in esperienza diretta qualche verità soprasensibile, (dipende molto dal grado di evoluzione). Invece, una fitta schiera di pseudo esoterici, falsi profeti e poco seri esercitano il loro potere che non dominano, afferrati dal demone del danaro e dalla volontà di potenza, e affermano la loro autorità in modo subdolo per mania di protagonismo, ignorando però di crearsi con tale comportamento un karma pesante e denso di correttivi morali e materiali in questa e in altre vite.
E' altresì importante che tu prenda coscienza che tutte le virtù, le tendenze e le predisposizioni, cioè le qualità caratteriali con i limiti e i difetti non sono altro che conseguenze di sforzi compiuti o trascurati in passate esistenze nel senso e nella direzione corrispondente. Chi conosce la legge del Karma e della reincarnazione, sa per convinzione e per esperienza diretta che tutto ciò che avviene, sia al singolo individuo, sia a livelli più alti ai vari popoli e razze, è perfetta giustizia, a differenza dei mediocri che ignorando tali leggi, credono che ci sia solo un’unica esistenza terrena e tanta ingiustizia.
Essi si rassegnano per ignoranza e paura, accettando se non con ribellione e rabbia ciò che con evidenza gli appare ingiustizia umana. La loro congenita ignoranza ed incapacità di rimuovere le false rappresentazioni a riguardo della giustizia stessa, li rende ancora più ostili ad accettare la realtà della Legge del Karma e della reincarnazione, con conseguenze pesanti per la loro evoluzione e per il loro futuro karma. Si sa benissimo che alcune religioni ispirate dalle potenze dell'ostacolo, pur di esercitare un totale dominio temporale sulle anime, hanno messo al bando Karma, reincarnazione e la realtà dei vari involucri sottili di cui ogni individuo è dotato, precludendo ai loro seguaci di stabilire un rapporto diretto con quella scintilla divina che in loro alberga.
Ognuno può farsi capace di seminare in ogni attimo il seme di ciò che vorrebbe raccogliere e di pregustare quel possesso immaginato che spesso è più reale di quello sbiadito e limitato che sperimenta quale "vissuto" nel piano materiale. Ma sarebbe un illuso e un povero sciocco se pensasse che il suo pensare sentire ed agire non venisse registrato, attimo per attimo, in quell'invisibile libro che tutto trattiene e affida alla grande legge dell'equilibrio o Karma il concentrato di tutta una vita umana. Il pensare di quegli uomini, che spesso per sentirsi "qualcuno" e differenti dalla massa mediocre, negano l'esistenza di Dio e della sua legge ,il karma, senza alcuna consapevolezza che anche tale loro negazione è uno dei tanti scontati schemi mentali delle logiche ostacolatrici che essi ignorano, mira ad annullare ogni minima responsabilità dell'individuo a riguardo di quanto pensa ed agisce in una esistenza terrena.
Crediamo che sia facile immaginare da quale potenza dell'ostacolo sia suggerito ed ispirato un tale pensare, che oltretutto inganna e spinge affannosamente ogni individuo a ricercare all'infuori di se stesso quel sommo bene, quella scintilla divina che proprio in sé nasconde e che ad ogni costo si deve risvegliare quale nuova coscienza eterna. Chi non si rende cosciente di questa realtà e verità, continuerà a ricercare invano fuori di sé, sviato dalle false idee e opinioni, espressioni delle forze ostacolatrici, che hanno il preciso intento di ritardare la sua evoluzione.
Come potrebbe un qualsiasi "mediocre" senza identità, pensare di essere libero o peggio ancora sperare di diventarlo dopo la sua morte fisica? Purtroppo, anche se è doloroso dirlo, tali individui "vissuti" lo saranno ancora di più dopo la morte, fino a diventare strumenti inconsapevoli delle più volte menzionate potenze dell'ostacolo. Solo allora il non "avvenuto risveglio" riempirà la loro entità di un profondo rimorso tale da ricondurli in una esistenza terrena con le stesse problematiche esistenziali non risolte. Questa verità, offuscata dalle stesse potenze ostacolatrici, come può venire non ascoltata, come può non produrre un minimo risveglio di coscienza in una parte almeno della umanità mediocre?
Chi si fa "spettatore desto" di quanto si agita e si svolge nella sua interiorità, acquistando consapevolezza delle forze egoiche che i suoi Ego esprimono in vari modi, può dare inizio ad una vera disidentificazione dai medesimi e quindi riconoscere in tale spettatore obiettivo, la sua vera identità e l’inizio di una nuova coscienza. Egli senza nemmeno sospettarlo si inserisce nella sua coscienza mediocre, da vero Supergiudice obiettivo; tutto ciò è sufficiente per trasformare la sua vita da vissuto qual era, in uno che assiste distaccato all’attività dei suoi Ego entro la sua interiorità.
Questa voluta "autosservazione" permette di stabilire un nuovo costruttivo rapporto con tali Ego psicologici in modo da poter dire in ogni istante dello sperimentare quotidiano: "Non io sono geloso o invidioso in quanto posso aver manifestato per incapacità di controllo un tale Ego; non io sono un malato o un incapace” e via dicendo, bensì: "Io assisto distaccato e obiettivo, lucido e vigile a tali manifestazioni ed affermazioni egoiche e proprio per questo posso intervenire ed esercitare sui medesimi un'azione liberatrice. Ciò può considerarsi il grande inizio di una nuova esistenza.
Dinanzi ad ogni richiesta che l'attimo ti presenta come uno sconosciuto visitatore che bussa alla tua porta, ti verrà di agire in vari modi che però si riducono a due ben precise spinte egoiche: la prima, suggerita dagli Ego femminili Yin, la seconda, dagli Ego di natura maschile Yang*. In misura che rafforzerai la coscienza di Supergiudice imparziale come uomo o la super coscienza Yang, se sei donna, sarai in grado di riconoscerli e guidarli per portare a termine il loro sperimentare e quindi, la loro crescita. Sei tu, coscienza di Supergiudice o Super Coscienza Yang, che a seconda delle richieste dell'attimo presente, dovrai con rapida intuizione e “fantasia morale” coinvolgere gli uni o gli altri in ciò che viene richiesto in perfetta armonia con la legge del karma e dell’amore. Potrai in tale modo "pareggiare" con atteggiamenti Yin certe richieste Karmiche ed inoltre evitare nei tuoi rapporti facili incomprensioni e al tempo stesso assumere atteggiamenti suggeriti ed ispirati dagli Ego di natura Yang, in modo da infondere sicurezza e fiducia, certezza e capacità di determinarti quando l'attimo lo richiede.
Sei tu il grande arbitro di questo agire alternativo e saggio.
A riguardo di queste due forze, Yin il principio femminile e Yang il principio maschile, che albergano nell’animo umano, abbiamo già detto quanto era indispensabile. La loro fusione è da considerarsi una delle più ambite conquiste dell'essere umano, tale da creare una vera ed unica "Entità Androginica". Questa realizzazione presuppone la reale capacità di produrre un vero risveglio sia della coscienza di Supergiudice Imparziale per l'uomo, sia della coscienza Yang, principio maschile per la donna; senza questo rispettivo "risveglio" non è affatto possibile tale fusione magica degli Ego Yin con gli Ego Yang e quindi, un’armonica convivenza dei medesimi nella interiorità umana.
Tale impegnativo lavoro, dai risultati incalcolabili per la loro grande valenza evolutiva, deve essere svolto nell’attimo presente con la consapevolezza di vivere nell’eterno fluire della vita.

* Nota: gli Ego femminili Yin, secondo una classificazione tradizionale cinese (I Ching) corrispondono alle seguenti qualità: negativo e arrendevole, seguace e oscuro, terreno e azione concreta, razionale, corpo quadrato e pesante; gli Ego maschili: positivo e forte, condottiero e divino, luce e ispirazione, impulsivo e leggero, anima e cerchio.

[DA:"A lezione da Stewo" CAP. XIV Grandi guide viventi dell'Umanita'

CAPITOLO XIV

Le grandi guide viventi dell’umanità

Il coordinatore formula domande su argomenti che probabilmente non interessano a chi si avvicina per la prima volta ai segreti dell’aldilà. Tuttavia non nascono da semplice curiosità ma dall’esigenza di avere conferme e chiarezza su certe verità della tradizione esoterica.
Le risposte ci portano a conoscenza di “misteri profondi” che hanno sempre protetto le guide “nascoste” dell’evoluzione umana nel loro lavoro a servizio degli uomini.
Qualsiasi opinione si abbia in proposito, un dato è certo, che le forze del bene lavorano in segreto per aiutarci a crescere; esse assumono la figura delle Grandi Guide, alcune palesi a tutti, altre sconosciute ai più.

Coord.: Come fa il Dalai Lama ad essere sempre aggiornato e a crescere spiritualmente, se appena trapassato subito si reincarna? E’ da credere che sia lui il Bodisattwa* destinato a diventare fra 2 o 3 mila anni il Maitreya Buddha?

Stewo: La risposta è no. Il Dalai Lama è un’entità ad un alto livello di spiritualità, per sua scelta deve sempre guidare ed essere presente fra i suoi fedeli, ma va inteso come momento di amore e compassione. Egli rappresenta tutta la conoscenza profonda e l’esperienza dell’amore compassionevole, come lo sono e lo possono diventare quelle persone che raggiungono un certo livello di purezza; è come setacciare l’oro dalla sabbia, più stretto è il setaccio più rimane metallo prezioso.
Questo vale per quelle persone che hanno una levatura di sentimenti, pensieri e volizioni molto alta, (anche Stewo è da annoverare sicuramente fra questi spiriti elevati, dice Laura).
Il Dalai Lama sperava di diventare il Bodisattwa dell’amore, perché nei suoi progetti pre-vita aveva stabilito di diventarlo, ma non ce la farà, anche perché i tempi sono limitati.
Non è lui il Bodisattwa dell’amore, ma si reincarnerà dopo il suo trapasso molto rapidamente e diventerà un braccio destro grosso di questa entità che ormai è stata scelta da moltissimo tempo per svolgere questa importante missione.
Il Dalai Lama l’aveva già chiesto, ci spera e ci crede ancora; nel suo intimo vuole che le menti dei suoi fedeli credano in lui, perché una grossa volontà di massa catalizza e affretta i tempi di realizzazione.
Lui sperava che gli venisse concessa questa grande opportunità, che potrebbe anche meritare ma non ce la farà, forse in un lontano futuro.

* nota: il Bodisattwa è una entità elevatissima spiritualmente, che ha una funzione di guida per l’umanità per un lungo periodo svolgendo un’altissima missione ma in segreto.

Coord.: Noi sappiamo da fonti esoteriche che il vero Bodisattwa dell’amore è Joshua Ben Pandira; dove si trova e chi è?

Stewo conferma che è lui il Bodisattwa dell’amore, vive in un luogo imprecisato dell’oriente, che solo pochissimi conoscono, con altre grandi entità che non dobbiamo pensare troppo vicine al nostro mondo, troppo alla mano a livello pratico.
Sono fonti di energia che stimolano e spingono tante piccole energie sparse nel mondo e sono difficilmente accessibili. Il Bodisattwa, quando lascerà temporaneamente le spoglie umane per poi reincarnarsi a tempo debito, sarà incompreso dalla generazione in cui è vissuto. Dopo la sua morte verranno individuati in una cerchia molto ristretta i suoi scritti e i suoi seguaci, come è stabilito dalla più profonda e occulta legge.
Diventerà ormai per sua scelta karmica fra qualche millennio il Maitreya Buddha e, fino a quando non si trasformerà in questa altissima entità, vivrà in un elevatissimo livello spirituale, non toccato dal consumismo, dalla vita quotidiana, dalle malattie fisiche e psichiche, non a contatto con il mondo. Vivrà una vita che per gli umani è una non vita.

Alcuni componenti del gruppo hanno rivolto delle domande a Stewo su una entità spiritualmente molto importante, che nel XIV secolo ha fondato il movimento esoterico dei Rosacroce: Christian Rosenkreuz (Cristiano Rosacroce). Anche questa entità, come il Dalai Lama, è costantemente presente sul piano fisico ma assolutamente in incognito, si fa conoscere solo attraverso le opere dei suoi allievi che pubblicavano, fino all’altro secolo, i risultati del loro lavoro ogni 100 anni. La sua azione spirituale e i contenuti della sua dottrina e saggezza sono stati divulgati nei primi decenni del ‘900 dal filosofo esoterico Rudolf Steiner in molte sue pubblicazioni.
Diversi partecipanti del gruppo sono rosacruciani di formazione e conoscono bene gli aspetti esoterici della saggezza rosacruciana e per questo vogliono avere delucidazioni e conferme sulla vera identità ed azione di C. R. (Stewo ha confermato e ampliato la conoscenza di questo spirito elevatissimo, perno essenziale del meccanismo universale esoterico cristiano occidentale).

Coord.: Che rapporto ha Stewo con Cristiano Rosacroce?

Innanzitutto Stewo dice di conversare spessissimo con questa entità ( Stewo in vita già aveva rapporti con lui a livello energetico molto forti ed efficaci e gli si rivolgeva, come tramite, per aiutare persone a risvegliare la coscienza e a sviluppare fede in se stessi, consapevolezza, comprensione e accettazione per risolvere i propri problemi). Parlano di segreti molto grossi che racchiudono il significato profondo e misterioso della vita, la sua essenza. Il loro linguaggio è essenziale e talmente difficile e occulto che farlo intendere a noi vivi equivale a parlare arabo o cinese ad un italiano.
Comunque Stewo conferma a chi avesse ancora qualche dubbio, che la strada della consapevolezza e della comprensione, dell’accettazione, del perdono e dell’amore attivo, che i suoi seguaci e allievi continuano a praticare in vita, è quella giusta ed è bella, perché permette di fare cose grosse e importanti.: l’essenziale –dice- è non dimenticare mai gli insegnamenti di base e praticarli, perché sono quelli che rafforzano l’Io allargando sempre più l'orizzonte della coscienza permettendo così una sicura autorealizzazione.

Coord.: Quale grande entità del passato si è reincarnata in lui?

Laura dice che Stewo ha fatto indagini lunghe e delicate per sapere con precisione quale entità si è reincarnata, già dal lontano XIV secolo, nella persona di Cristiano Rosacroce.
Il risultato di questa ricerca ha dato un esito insperato ed entusiasmante: è l’apostolo Paolo venuto a Roma, dove è stato martirizzato e dove ha svolto, oltre che in altri luoghi del vecchio mondo, la sua missione di riunire le anime sotto l’impulso del messaggio cristico. Ha lavorato moltissimo seguendo tutte le fasi dello sviluppo del cristianesimo alle origini: la preparazione, la nascita, la crescita e il dopo evento della morte e della resurrezione del Cristo.
Paolo ha durato molto in vita lavorando in maniera concreta e solida e camminando verso la sua futura missione: quella di continuare a diffondere il messaggio cristico dalla fine del medioevo fino ai nostri giorni e oltre.

Coord.: Noi pensavamo che l’entità reincarnata in C. R. fosse Giovanni l’Evangelista.

Stewo: No, Giovanni non ha avuto, per suo specifico Karma, la possibilità di lavorare così intensamente sul piano fisico come Paolo, ma è stato la sua guida spirituale, l’ispiratore occulto nel senso di aver fatto capire il significato profondo universale della vita e del messaggio del Cristo in terra.
Quindi Cristiano Rosacroce è stato la grande entità di Paolo vissuta al tempo del Cristo in simbiosi con il Cristo stesso e ne ha condiviso il suo destino fino all’ultimo, proseguendo poi in maniera ininterrotta attraverso le reincarnazioni. E’ come una rigenerazione fisico-spirituale, come se fosse una parte importante ed essenziale di Lui.
Infatti, nelle reincarnazioni successive a quella di apostolo è stato sempre una figura portante e fondamentale spiritualmente nel cristianesimo, sempre pronta sacrificare la propria vita; in parecchie occasioni, dice Stewo, è stato sul punto di morire, perché molto perseguitato.
Nella reincarnazione in Cristiano Rosacroce è riuscito ad attirare subito quelle anime che erano vissute durante la vita e la predicazione del Cristo-Gesù, quelle persone che si erano avvicinate anche marginalmente, ma con grande sensibilità all’evento del Cristo e sono quindi diventate rosacruciani.
Sono legate tra loro dall’amore, dal donarsi reciprocamente, come del resto facevano ai tempi dei primi cristiani, in cui la vita era una gara alla sopravvivenza per il benessere dell’altro: predicazione, comunione e armonia erano le forze che tenevano uniti i primi cristiani e quindi anche i primi rosacruciani, che però, secondo le esigenze dei nuovi tempi, coltivavano anche la conoscenza gettando le basi della nuova scienza (alchimia e astrologia=chimica e astronomia). Sono persone accomunate dal ricordo inconscio di avere partecipato all’evento di Palestina, al sepolcro, alla resurrezione e di essersi subito riuniti, facendo comunione anche dei beni spirituali e materiali e poi di essersi sparsi nel mondo per diffondere l’esperienza viva del Cristo. Anche da rosacruciani hanno attraversato tantissime peripezie dovute alla incomprensione comune della loro dottrina, ma hanno sempre mantenuto il segreto su questa loro origine ed esperienza.
Ora Paolo-Cristiano Rosacroce continua ad emettere potenti influssi spirituali nel senso evolutivo adeguato ai nostri giorni, tanto forti che viene continuamente contrastato dalle forze demoniache, che però perdono terreno dinanzi alla sua forza.

Coord.: Come si manifesta il suo aiuto?

Stewo: Cristiano Rosacroce ha intessuto nel mondo fisico una vasta rete di personaggi che si rifanno a lui, ai suoi insegnamenti ma nella dimensione dell’aldilà è un perno molto importante per le decisioni di reincarnazione. Agisce contemporaneamente nelle due dimensioni: la fisica e la spirituale.
Infatti, sceglie le anime che si reincarneranno pronte a seguire una certa logica, quella della realizzazione interiore in funzione di un aiuto al prossimo (anime mature per vivere il messaggio cristico). Per questo è anche un grosso consigliere: nell’aldilà consiglia le anime, nei confronti delle esperienze che subiranno, se accettarle o evitarle; infatti, è inutile iniziare un cammino, se si è in grado di farne con le proprie forze solo un 50% o meno, quindi suggerisce di rafforzare maggiormente le proprie energie e risorse.
Presiede anche un consiglio di spiriti molto elevati che hanno dietro le spalle grosse esperienze, per cui aiutano e si impegnano affinché il meccanismo del bene non si inceppi mai, mirano all’armonia del meccanismo. E’ per questo che Cristiano Rosacroce ha ispirato e inviato individui in tutte le epoche con l’incarico di mantenere dinamico e armonico questo enorme meccanismo universale, il suo è un impegno fondamentale potente e quotidiano.

Coord.: Come si fa a sentire quotidianamente la sua presenza e in quale sfera interiore ti aiuta, se glielo chiedi?

Stewo: Nella sfera sensitiva, cioè tu puoi pregare o leggere qualcosa di suo o di grande significato spirituale e invocarlo e lui ti si presenta nel pensiero e nei sentimenti.
E’ uno spirito sempre presente nel lavoro quotidiano di coloro che lo seguono per crescere evolutivamente; questi non hanno più bisogno di chiedere il suo aiuto, perché ad un certo punto nel loro inconscio, si è come attivato un meccanismo che li guida nel loro lavoro quotidiano, per diventare individui autonomi, indipendenti e fortemente impegnati nel diffondere amore e perdono, consapevolezza, comprensione e accettazione.
E’ la guida spirituale per una completa realizzazione interiore, ma pretende che tu ti metti in gioco e che sviluppi la massima comprensione e sia attivo nel creare armonia, verità e giustizia. Lui ti aiuta a diventare strumento cosciente e consapevole stimolandoti e sostenendoti ma mai sostituendosi a te, è più che un angelo custode.

Coord.: Abbiamo sentito parlare di un’entità legata a Cristiano Rosacroce indicata con il nome esoterico di Maestro Gesù. Chi è, dove vive e agisce?

Stewo: Era un discepolo di Cristiano Rosacroce, chiamato così esotericamente per il modo in cui è stato contattato, per la purezza e il contenuto del suo messaggio (cristico).
Siccome il maestro ha un grosso compito di unione di forze a livello psicomentale, ha bisogno di un diretto messaggero, di un braccio destro che deve diffondere messaggi d’amore puro, di comprensione e di carità.
Il suo maestro se ne serve (se così si può dire) per ispirare coloro che cercano di capire il cristianesimo aiutandoli ad elaborare la interpretazione delle dottrine cristiane e lo invia come supporto alle grandi figure spirituali viventi facendo loro comprendere il significato dell’evento di Palestina.
E’ quindi un’alta entità che vive periodicamente in terra, naturalmente in incognito, svolgendo la sua particolare missione spirituale che ha dei contenuti veri, che non vanno mai persi di vista, è come una figura di luce pura che cammina. Cristiano Rosacroce è molto provato e sofferente, ha bisogno di questa energia pura e viva come di un sostegno.

Coord.: C’è differenza tra il sapere dei vecchi Rosacrociani, cioè degli alchimisti astrologi e naturalisti medioevali e quello dei Rosacrociani dei nostri tempi?

Stewo ribadisce il pensiero che in realtà siamo sempre le stesse persone e i personaggi che sono stati importanti nella storia passata, lo sono sotto altre forme anche oggi.
Esiste una sottile connessione fra i Cavalieri Templari, la protezione del Santo Sepolcro, la ricerca del Santo Graal, la edificazione delle cattedrali gotiche della Francia e in parte della Germania meridionale e Giovanna D’arco.
In Francia i Cavalieri Templari vennero incarcerati tutti nella stessa torre, se pur in secoli diversi, dove venne imprigionata anche Giovanna D’arco; la giovinetta acquisì la veggenza proprio in quel luogo dove soffrirono i cavalieri che toccarono il Santo Sepolcro e le terre sante.
Esiste anche un invisibile legame fra i Templari e i Rosacroce, sono sempre gli stessi individui alla ricerca, anche se con modalità diverse, della fonte di energia universale, che per i Rosacroce è l’amore, la luce e l’essenza di tutte le altre sostanze, ma non è oro né argento né piombo o rame, è il grande “panneggiamento” nel cosmo e l’armonia reciproca fra azione e pensiero nell’uomo, di cui i metalli sono il simbolo.
E’ chiaro che il sapere dei Rosacroce attuali è sempre lo stesso nella sua essenza, i contenuti non sono diversi, ma sono perfettamente adattati al nostro tempo nelle forme.
Parlare ora di gerarchie angeliche non è più necessario come nel passato, ma ricercare la fonte di energia cosmica sì, come?
Attraverso l’integrità del corpo-mente, cioè la ricerca del pensiero puro che protegge e vivifica il corpo e la mente e lo sviluppo e l’applicazione della forza amore che discioglie, come il mercurio degli alchimisti, tutti gli stati di decomposizione e degenerazione fisica e morale.

Coord.: Esiste ancora qualche Rosacroce di vecchio stampo e dove?

I Rosacroce raggiungevano questo stato di purezza e di autorealizzazione con gli esperimenti nel loro laboratorio, ma erano esperimenti che coinvolgevano non solo le facoltà di osservazione e di analisi a livello naturalistico, ma soprattutto il cuore, la mente e il corpo.
Quando facevano un esperimento tutta la loro interiorità era attivata e quel che avveniva negli alambicchi corrispondeva a processi interiori di purificazione, di amore divino e di sacrificio universale.
Esistono ancora Rosacrociani in Francia, in Germania e sicuramente un po’ sparsi nel vecchio continente e anche in Italia.
Il Rosacrociano attuale non vive più appartato nel suo laboratorio ma in mezzo alla gente, bada molto a purificare il suo pensare, sentire e volere e mira a passare la sua energia attraverso i dialoghi con le persone. Considera il fluire di energia da una persona all’altra (importante perciò l’attività di gruppo) la forza positiva che permane addirittura per mesi e può risvegliare la coscienza, ciò che temono le forze negative, che invece tendono a spezzettare e a frantumare i gruppi, per ritardare il processo di unione all’energia universale (il Cristo) e rallentare così l’estensione del bene universale, perché loro sono il male eterno.

[Da"A lezione da Stewo] CAPITOLO XIII

CAPITOLO XIII

Volontà e libera scelta nei rapporti interpersonali


E’ sorta una discussione fra i componenti del gruppo sulla possibilità di usare la volontà e la libertà di scelta per andare incontro a quelle persone, che per ragioni karmiche sono poco propense a camminare con le proprie forze sulla via della trasformazione interiore, perché impigliate in prove ed esperienze molto dure e negative che non riescono a superare da sole.
Una parte dei presenti insiste sulla necessità di impegnarsi a fondo proprio verso queste persone particolarmente sofferenti e impossibilitate a migliorare, se non spinte con decisione e forza e uso di molte energie. L’altra parte, invece, è dell’idea di superare e tralasciare quelle persone difficili, per dedicare forze nuove a chi è in grado di accettarle e farle fruttificare.
Le posizioni sono quasi opposte, in quanto denotano due diversi modi di porsi di fronte alle richieste della vita: l’impegno assoluto per risolvere le “cause perse” e la volontà di ricercare sempre nuovi incontri, per creare nuovi legami e gettare nuovi semi.
Allora si è rivolta una domanda a Stewo per definire, secondo una logica libera da interessi e opinioni umane troppo personali, il giusto comportamento nei rapporti personali:

E’ tempo sprecato rivolgersi a persone negative, chiuse e incapaci di migliorarsi? E’ bene usare il libero arbitrio e la volontà per andare incontro a qualcuno?

Stewo è stato molto esplicito: - Ad alcuni di voi piace andare incontro alle cause perse, quelle cioè che non trovano soluzione, che non danno niente, se non pochissime soddisfazioni.
E’ saggio usare un 50% del proprio potenziale energetico per rivolgerlo a quelle persone che sono pronte a fare salti da canguro e l’altro 50% per stimolare quegli individui, che hanno bisogno di un milione di calci per solo spostarsi.
Dovete stare attenti a non dare le cosiddette “perle ai porci” cioè a non sprecare troppe energie per situazioni poco soggette a mutamenti positivi.
Esiste senz’altro il libero arbitrio, guai se ci privassimo di questa libertà di scelta ma porto un esempio: se capisci che quella porta su cui hai sbattuto mille volte la faccia non si apre, la volta successiva, prima di sbatterci, bussa, altrimenti ti farai male.
Voglio dire che occorre bene valutare una situazione: se c’è un minimo di speranza di apertura, bene, se è invece una situazione karmica che deve essere affrontata, perché la persona in questione ha un debito da saldare, allora va aiutata, ma bisogna anche guardarsi intorno verso altre persone e situazioni che consentono di esplicare la propria energia al massimo e con risultati.
Quando si tratta di rapporti karmici, cioè di quei rapporti che per quanto si faccia per evitarli, ti stanno sempre davanti, è bene impegnarsi ma senza annientarsi, anche se si capisce che è una causa suprema, si guadagna sempre qualcosa superando difficoltà, false rappresentazioni e sfondando dei limiti. Però il guadagno karmico è poco rispetto a quello che si otterrebbe, se ci si rivolgesse a persone che accolgono, a giovani pronti ad apprendere e a farne frutto.
Bisogna sempre impegnarsi metà e metà, perché si possa crescere molto.
Mi raccomando di scoprire sempre le forze negative che hanno il compito di ostacolare il raggiungimento dell’amore e della comprensione globale fatta vita, che noi abbiamo scelto di realizzare. Perciò bisogna molto sorvegliare gli incontri con quelle persone votate al non impegno, alla completa anarchia mentale e spirituale, che, secondo la loro natura, chiedono inconsciamente aiuto all’aldilà per avere energie negative; queste combattono bene contro chi costituisce il perno di un ingranaggio per romperlo del tutto.
Quindi difendetevi dal pericolo di essere catturati da queste persone negative, che sono dei veri e propri vampiri, che succhiano energie, fanno perdere potenza alla mente, credito alla propria persona. Non tralasciate, invece, quella gente che è più pronta ad essere aiutata e stimolata.
Il rischio è quello di perdere un grosso quantitativo di energie, che servono per percorrere un determinato cammino.

Coord.: Cosa ci consigli per mantenere sempre attive e positive le nostre energie fisiche e mentali?

Stewo: Quando vi trovate in situazioni difficili a contatto con persone negative, è saggio fare dei compromessi: rinunciare alle cose marginali, di poco conto, ma sfondare gli ostacoli per raggiungere obiettivi importanti.
Certi obiettivi ve li dovete imporre anche contro la vostra volontà, ma li dovete raggiungere ad ogni costo.
Gli impegni presi sono come promesse di raccolti molto rigogliosi.
Comunque, si tratti di persone negative o positive, bisogna tenere conto del fatto che le entità negative lavorano sia sul piano fisico, creando ostacoli sia sul piano psichico minando la mente; suscitano sempre problemi per far credere che la decisone presa è complicata.
Allora, costi quel che costi, bisogna rinunciare al superfluo per non perdere l’essenziale, occorre combattere per realizzare i propri progetti. Il rischio è grosso, perché queste entità negative nel vivere quotidiano tendono ad ostacolarvi e a fermarvi: meno energie positive ci sono, meno reincarnazioni di un certo livello ci sono fra gli uomini, più è facile per loro avere una umanità amorfa da sbattere a destra e a sinistra, diventando loro il modello di vita, la non vita.
Quando scegliete di aiutare e applicate con volontà e forza il libero arbitrio, in questo caso rivolto al positivo, va sempre bene, si vince con sacrifici ma anche con soddisfazione dovuta al superamento di molti ostacoli.
Ma non perdete mai di vista il gruppo, inteso non solo fisicamente come insieme di persone, anche due, che si incontrano negli stessi intenti, ma soprattutto di menti tese agli stessi obiettivi, animate da forze positive.