CAPITOLO 2
La reincarnazione: una scelta?
Coord.: Quali sono le ragioni karmiche che spingono alla reincarnazione?
Stewo: La vita, cari voi, è l’occasione che viene concessa agli uomini, per scelta karmica, per comprendere i propri limiti e difetti e trasformarli in energie positive, oltre a sviluppare e a rafforzare tutto il bagaglio di potenzialità, che non sempre si conoscono.
Ma se vi guardate intorno e riflettete sulle vostre ed altrui sofferenze ed esperienze, vi accorgete che quasi sempre si cozza sugli stessi errori e difetti, che la legge del karma ripropone in varie forme e in vari momenti con varie sfaccettature e sfumature, fino a che “lo scoglio”, il punto duro non viene sciolto e superato. Ecco il significato delle continue prove cui siete sottoposti in vita.
Quando un’anima si deve reincarnare, ha a seconda della sua maturità alcune possibilità di scelta, ma non può non accettare il compito primario di levigare, di modellare o sciogliere qualche scoglio o punto duro che per karma porta in sé.
Se, ad esempio, una persona in vita manca di comprensione per gli altri, di accettazione anche di se stesso o di capacità di adattamento alle situazioni oppure è negativa o impaziente, si deve mettere in testa di sfruttare tutte le occasioni che la vita le offre, per riconoscere queste carenze e a un certo punto affrontarle di petto. Non si sentirà libera fino a quando non le avrà superate.
Può anche rimandare questo compito ad un’altra reincarnazione ma a suo scapito, perde tempo. Dopo la morte, se non gliela ha fatta in vita, avviene la maturazione, l’accettazione e la decisione di dover affrontare queste prove nella prossima discesa oppure ritarda a reincarnarsi per acquisire più forza o addirittura può scendere in terra rapidamente per vivere allo sbaraglio, come una nave in piena tempesta.
E’ un momento molto delicato da cui dipende lo sviluppo futuro di un’anima nell’arco della sua evoluzione.
Coord.: Ma perché cresciamo sempre più di numero in terra? è un’umanità in continua crescita?
Stewo: In questa fine di secolo e ancor più dal 2000, il processo di reincarnazione sarà molto più rapido che in passato, (ma il numero delle anime create è sempre lo stesso), perché moltissime anime non hanno maturato nell’aldilà il necessario coraggio per affrontare con decisione e consapevolezza le esperienze di vita, le prove che le attendono, e accettano perciò di vivere questi “mezzi cicli”, che non danno un grande guadagno evolutivamente. Ecco perché si assiste a vite che sembrano sprecate, che vengono spesso interrotte da morti premature e purtroppo molte persone danno l’impressione di trovarsi come pesci fuor d’acqua in ambienti che non gli appartengono, si sentono spaesati.
Meno coraggio si ha, meno si investe e meno si ha guadagno evolutivo personale.
E’ come avere a disposizione un pugno di semi: puoi seminarli in un campo molto esteso oppure in un campicello, il raccolto e il guadagno sono in proporzione.
L’importante è produrre e investire molto, vivere la vita con grande coraggio ed energia creativa, seminare cioè positività, non un pugno di semi ma sacchi di sementi.
Uno dei guadagni veramente alto a livello evolutivo è dato dalla sofferenza fisica, dal dolore, dalle malattie che deturpano il corpo, che riducono in condizioni gravi e debilitanti, sia il fisico che la mente. Si guadagnano i risultati positivi di 3 o 4 vite.
Voi viventi non potete capire a che livello di maturazione arriva un’anima, se accetta una reincarnazione di dolore e sofferenza. Sono molti “i punti di abbuono”: pareggia il karma e getta a piene mani semi, sacchi di semi, che frutteranno nel suo futuro.
Coord.: Perché ai nostri giorni la reincarnazione avviene in tempi molto accelerati?
Stewo: Il percorso che si fa di là relativo alla reincarnazione è segnato da tempi prestabiliti. E’ generalmente frutto di un accordo che ha radici antiche; questa decisione si può modificare di poco, non per valore o merito personale ma per interventi importanti, perché, ad esempio, si sono create le condizioni adatte ad un’anima per sperimentare il suo karma.
Infatti, ci sono delle regole codificate da leggi prestabilite a cui si fanno eccezioni per individui, che costituiscono i perni del progresso umano. Tuttavia, oggi la grande massa delle anime che scendono è di “bassa lega”, in quanto il mondo si è cambiato e presenta il terreno favorevole ad esperienze vili e meschine; così è stabilito nell’ordine delle cose.
I custodi terreni delle grandi verità sono sempre meno e le forze del male, da questo punto di vista, hanno di che spaziare. C’è quindi bisogno di rafforzare la trama portante delle forze del bene con elementi validi importanti, che sono poi sempre gli stessi individui provenienti dal passato.
Laura chiede a Stewo se le sarà possibile conoscerlo in questa vita così come si presenta a lei (ringiovanito e pieno di energie). Stewo le risponde che ciò non è possibile, perché esisteranno sempre 50 anni di differenza e i tempi di reincarnazione sono prestabiliti, non è lui che può decidere, se così fosse il trapassato avrebbe la facoltà di decidere il suo futuro, sarebbe troppo.
Coord.: I tuoi allievi vogliono sapere a quale cultura hai appartenuto nella penultima reincarnazione?
Stewo: Il mio cammino è molto molto lungo, più di quanto possiate pensare; la mia anima è antichissima, come anche quella di alcuni di voi.
Se volete sapere geograficamente quale è stata la culla della mia infanzia spirituale, posso indicarvi una regione vicino alla Palestina, ma il mio ulteriore cammino è stato fatto quasi tutto in Tibet, nella Cina settentrionale e un periodo molto recente nella Germania del nord; ci sono state altre brevi incarnazioni altrove per rifinire alcuni aspetti del mio carattere. Il periodo trascorso nella Germania del nord è servito a me e a qualcun altro del gruppo per acquisire grossi apporti di pensiero filosofico occidentale.
(I suoi allievi confermano che Stewo era di formazione filosofica taoista: tecniche di telementazione, tipo di sessualità praticata, l’importanza del vuoto assoluto come unica realtà, erano alcune sue prerogative di origine orientale).
Infatti, ho capito attraverso l’incontro con l’entità di Cristiano Rosacroce, prima di reincarnarmi nell’ultima vita come Stewo, il grande valore del cristianesimo rosacruciano.
In quale tempo terreno? Si può situarlo nel periodo in cui la terra era ancora tutta unita, era Pangea prima che tutto “si scollasse”, allora ho iniziato il mio cammino.
Coord.: Ma i tuoi genitori, fratelli, amici, discepoli ecc.. sono appartenuti alla tua stessa cultura?
Stewo: No, ed è giusto così, perché sono gli incontri che si appartengono non le culture.
La provenienza è la più disparata e tutti guadagnano spiritualmente proprio dall’incontro con persone che hanno cultura e grado evolutivo diverso.
Ognuno inconsciamente apporta il suo vissuto, le sue esperienze plasmate dalla sua cultura e dalla sua educazione, la sua sensibilità ed emozionalità, il suo pensiero e i suoi sentimenti e questa è una ricchezza inestimabile, un patrimonio che non si lascia scappare, chi è evoluto.
Gli adepti che viaggiano ad un livello superiore, non hanno tempo da perdere per interessi e cose molto comuni, incontrano nelle loro incarnazioni momenti preziosi e validi scelti, persone già mature per un cammino evolutivo alto e con queste si impegnano e in sostanza decidono di reincarnarsi per svolgere compiti che gli competono e che hanno scelto.
Coord.: Allora prima di reincarnarsi si ha possibilità di scelta?
Stewo: Prima della discesa in terra, l’anima ha la capacità di poter valutare e pilotare il momento di scendere. Entro un certo limite può scegliere e questa è una cosa molto bella, perché ha la possibilità di “ragionare”, di riflettere sugli impegni che dovrà assumere in terra, in base alle esperienze dell’ultima incarnazione.
Valuta le cose che sono andate e quelle che no, stabilisce gli obiettivi che dovrà raggiungere.
Però, siccome tu hai percorso già un pezzo di strada in senso positivo o negativo, i tuoi obiettivi li puoi raggiungere solo ripercorrendo questa strada. Allora la scelta è in parte condizionata dal passato, dalle persone che ti circondano e che saranno lì quando ti reincarnerai.
In un certo senso la scelta ti riporterà sempre dai tuoi, è molto difficile potersi allontanare e dire: - Io faccio questo e dopo farò quest’altro. Lo possono dire e fare solo alcuni spiriti liberi che già in vita non sono legati a nulla e a nessuno, anche se sono condizionati dal loro karma; questo consente loro di muoversi con grande libertà esteriore.
Invece, chi in terra è stato ben inserito in una rete di rapporti e relazioni abbastanza fitta e sostanziosa, può scegliere, ma di poco e comunque in un certo senso è condizionato dalla scelta delle persone che lo circondavano e che hanno maggiore bisogno di essere sostenute.
Laura dice che Stewo sta lavorando per proseguire il lavoro già avviato con i suoi allievi in terra, sta acquisendo del materiale importante che influenza e influenzerà il loro lavoro nelle maniere più diverse.
N.B. Stewo in vita ha operato per lunghissimo tempo, circa 60 anni, a contatto con giovani e meno giovani diffondendo i 5 fondamenti basilari di ogni seria disciplina esoterica: la autoconsapevolezza, la accettazione di sé e degli altri, la comprensione, il perdono e l’amore cosmico, la grande “energia solare” capace di vivificare l’esistenza e di esaurire il proprio karma gettando semi per un futuro destino molto positivo.
Coord.: Di conseguenza la vita seguente a questa sarà sempre influenzata dal nostro passato karma e quindi non saremo mai liberi?
Stewo: Ciò che hai seminato, raccogli, ma il modo di lavorare, cioè la coltivazione dei semi gettati nel campo dipende da te, mi spiego: tu sei libero di usare tutti gli accorgimenti tecnici per ottenere il massimo rendimento dal tuo campicello, come invece lo puoi lasciare incoltivato e alla mercé delle forze non controllate dell’ambiente.
Questo per dirti che una certa libertà di scelta ce l’hai. Sta infatti, nell’affrontare le vicissitudini della vita con gli atteggiamenti e i comportamenti, con le idee e i giudizi, con l’entusiasmo o l’indifferenza che decidi di assumere e di usare.
E’ come dire: devo andare da Roma a Bologna per necessità. Posso andarci seguendo un itinerario turistico o il più diretto possibile, posso usare l’aereo, il treno o l’auto e la moto, solo o in compagnia. In realtà ho diverse possibilità di scelta per realizzare questo impegno. Sono almeno in questo libero di scegliere, come del resto in molte altre circostanze della vita.
Coord.: Ci rincontreremo?
Stewo: Sì, perché praticamente la scelta è stata mia, il passaggio è stato il mio e non per caso, era già stabilito da tempo; infatti, sto costruendo il proseguimento di questa attività con i miei discepoli, che dura nel mondo fisico da più di 60 anni e che sarà sempre la stessa, nel senso che evolverà di continuo su uno zoccolo forte già creato.
Dice Laura che lui sta lavorando tanto e altrettanto devono fare i suoi allievi sviluppando fiducia, scambi importanti senza mai perdere l’entusiasmo e le direttive. Questa è una realtà che vale per tutti, in senso positivo e negativo: la vita in terra in tutti i suoi aspetti, cioè nelle relazioni e nei rapporti di ogni genere crea legami affettivi, di lavoro, di amicizia ma anche di opposizione e di contrasti, che immancabilmente richiedono di essere ripresi e perfezionati in bene.
Prosegue Stewo: quindi il rincontro con chi siamo stati uniti nelle stesse intenzioni, negli affetti, nell’amicizia o nel lavoro oppure con chi non siamo riusciti in questa vita a stabilire rapporti consapevoli e sereni, è sicuro per tutti, è la legge del karma che esige questi rincontri che ci permettono in tutti i sensi di crescere.
Ecco perché vi esorto a mai tralasciare una persona che è quasi sempre attirata per ragioni karmiche. Solo spiriti elevati si permettono di incontrare o lasciare chi decidono loro e per ragioni molto sottili che sfuggono ai più.