domenica, novembre 05, 2006

CAP. 2 [da"A lezione da Stewo"]: La reincarnazione: una scelta?

CAPITOLO 2

La reincarnazione: una scelta?

Coord.: Quali sono le ragioni karmiche che spingono alla reincarnazione?

Stewo: La vita, cari voi, è l’occasione che viene concessa agli uomini, per scelta karmica, per comprendere i propri limiti e difetti e trasformarli in energie positive, oltre a sviluppare e a rafforzare tutto il bagaglio di potenzialità, che non sempre si conoscono.
Ma se vi guardate intorno e riflettete sulle vostre ed altrui sofferenze ed esperienze, vi accorgete che quasi sempre si cozza sugli stessi errori e difetti, che la legge del karma ripropone in varie forme e in vari momenti con varie sfaccettature e sfumature, fino a che “lo scoglio”, il punto duro non viene sciolto e superato. Ecco il significato delle continue prove cui siete sottoposti in vita.
Quando un’anima si deve reincarnare, ha a seconda della sua maturità alcune possibilità di scelta, ma non può non accettare il compito primario di levigare, di modellare o sciogliere qualche scoglio o punto duro che per karma porta in sé.
Se, ad esempio, una persona in vita manca di comprensione per gli altri, di accettazione anche di se stesso o di capacità di adattamento alle situazioni oppure è negativa o impaziente, si deve mettere in testa di sfruttare tutte le occasioni che la vita le offre, per riconoscere queste carenze e a un certo punto affrontarle di petto. Non si sentirà libera fino a quando non le avrà superate.
Può anche rimandare questo compito ad un’altra reincarnazione ma a suo scapito, perde tempo. Dopo la morte, se non gliela ha fatta in vita, avviene la maturazione, l’accettazione e la decisione di dover affrontare queste prove nella prossima discesa oppure ritarda a reincarnarsi per acquisire più forza o addirittura può scendere in terra rapidamente per vivere allo sbaraglio, come una nave in piena tempesta.
E’ un momento molto delicato da cui dipende lo sviluppo futuro di un’anima nell’arco della sua evoluzione.

Coord.: Ma perché cresciamo sempre più di numero in terra? è un’umanità in continua crescita?

Stewo: In questa fine di secolo e ancor più dal 2000, il processo di reincarnazione sarà molto più rapido che in passato, (ma il numero delle anime create è sempre lo stesso), perché moltissime anime non hanno maturato nell’aldilà il necessario coraggio per affrontare con decisione e consapevolezza le esperienze di vita, le prove che le attendono, e accettano perciò di vivere questi “mezzi cicli”, che non danno un grande guadagno evolutivamente. Ecco perché si assiste a vite che sembrano sprecate, che vengono spesso interrotte da morti premature e purtroppo molte persone danno l’impressione di trovarsi come pesci fuor d’acqua in ambienti che non gli appartengono, si sentono spaesati.
Meno coraggio si ha, meno si investe e meno si ha guadagno evolutivo personale.
E’ come avere a disposizione un pugno di semi: puoi seminarli in un campo molto esteso oppure in un campicello, il raccolto e il guadagno sono in proporzione.
L’importante è produrre e investire molto, vivere la vita con grande coraggio ed energia creativa, seminare cioè positività, non un pugno di semi ma sacchi di sementi.
Uno dei guadagni veramente alto a livello evolutivo è dato dalla sofferenza fisica, dal dolore, dalle malattie che deturpano il corpo, che riducono in condizioni gravi e debilitanti, sia il fisico che la mente. Si guadagnano i risultati positivi di 3 o 4 vite.
Voi viventi non potete capire a che livello di maturazione arriva un’anima, se accetta una reincarnazione di dolore e sofferenza. Sono molti “i punti di abbuono”: pareggia il karma e getta a piene mani semi, sacchi di semi, che frutteranno nel suo futuro.

Coord.: Perché ai nostri giorni la reincarnazione avviene in tempi molto accelerati?

Stewo: Il percorso che si fa di là relativo alla reincarnazione è segnato da tempi prestabiliti. E’ generalmente frutto di un accordo che ha radici antiche; questa decisione si può modificare di poco, non per valore o merito personale ma per interventi importanti, perché, ad esempio, si sono create le condizioni adatte ad un’anima per sperimentare il suo karma.
Infatti, ci sono delle regole codificate da leggi prestabilite a cui si fanno eccezioni per individui, che costituiscono i perni del progresso umano. Tuttavia, oggi la grande massa delle anime che scendono è di “bassa lega”, in quanto il mondo si è cambiato e presenta il terreno favorevole ad esperienze vili e meschine; così è stabilito nell’ordine delle cose.
I custodi terreni delle grandi verità sono sempre meno e le forze del male, da questo punto di vista, hanno di che spaziare. C’è quindi bisogno di rafforzare la trama portante delle forze del bene con elementi validi importanti, che sono poi sempre gli stessi individui provenienti dal passato.
Laura chiede a Stewo se le sarà possibile conoscerlo in questa vita così come si presenta a lei (ringiovanito e pieno di energie). Stewo le risponde che ciò non è possibile, perché esisteranno sempre 50 anni di differenza e i tempi di reincarnazione sono prestabiliti, non è lui che può decidere, se così fosse il trapassato avrebbe la facoltà di decidere il suo futuro, sarebbe troppo.

Coord.: I tuoi allievi vogliono sapere a quale cultura hai appartenuto nella penultima reincarnazione?

Stewo: Il mio cammino è molto molto lungo, più di quanto possiate pensare; la mia anima è antichissima, come anche quella di alcuni di voi.
Se volete sapere geograficamente quale è stata la culla della mia infanzia spirituale, posso indicarvi una regione vicino alla Palestina, ma il mio ulteriore cammino è stato fatto quasi tutto in Tibet, nella Cina settentrionale e un periodo molto recente nella Germania del nord; ci sono state altre brevi incarnazioni altrove per rifinire alcuni aspetti del mio carattere. Il periodo trascorso nella Germania del nord è servito a me e a qualcun altro del gruppo per acquisire grossi apporti di pensiero filosofico occidentale.
(I suoi allievi confermano che Stewo era di formazione filosofica taoista: tecniche di telementazione, tipo di sessualità praticata, l’importanza del vuoto assoluto come unica realtà, erano alcune sue prerogative di origine orientale).
Infatti, ho capito attraverso l’incontro con l’entità di Cristiano Rosacroce, prima di reincarnarmi nell’ultima vita come Stewo, il grande valore del cristianesimo rosacruciano.
In quale tempo terreno? Si può situarlo nel periodo in cui la terra era ancora tutta unita, era Pangea prima che tutto “si scollasse”, allora ho iniziato il mio cammino.

Coord.: Ma i tuoi genitori, fratelli, amici, discepoli ecc.. sono appartenuti alla tua stessa cultura?

Stewo: No, ed è giusto così, perché sono gli incontri che si appartengono non le culture.
La provenienza è la più disparata e tutti guadagnano spiritualmente proprio dall’incontro con persone che hanno cultura e grado evolutivo diverso.
Ognuno inconsciamente apporta il suo vissuto, le sue esperienze plasmate dalla sua cultura e dalla sua educazione, la sua sensibilità ed emozionalità, il suo pensiero e i suoi sentimenti e questa è una ricchezza inestimabile, un patrimonio che non si lascia scappare, chi è evoluto.
Gli adepti che viaggiano ad un livello superiore, non hanno tempo da perdere per interessi e cose molto comuni, incontrano nelle loro incarnazioni momenti preziosi e validi scelti, persone già mature per un cammino evolutivo alto e con queste si impegnano e in sostanza decidono di reincarnarsi per svolgere compiti che gli competono e che hanno scelto.

Coord.: Allora prima di reincarnarsi si ha possibilità di scelta?

Stewo: Prima della discesa in terra, l’anima ha la capacità di poter valutare e pilotare il momento di scendere. Entro un certo limite può scegliere e questa è una cosa molto bella, perché ha la possibilità di “ragionare”, di riflettere sugli impegni che dovrà assumere in terra, in base alle esperienze dell’ultima incarnazione.
Valuta le cose che sono andate e quelle che no, stabilisce gli obiettivi che dovrà raggiungere.
Però, siccome tu hai percorso già un pezzo di strada in senso positivo o negativo, i tuoi obiettivi li puoi raggiungere solo ripercorrendo questa strada. Allora la scelta è in parte condizionata dal passato, dalle persone che ti circondano e che saranno lì quando ti reincarnerai.
In un certo senso la scelta ti riporterà sempre dai tuoi, è molto difficile potersi allontanare e dire: - Io faccio questo e dopo farò quest’altro. Lo possono dire e fare solo alcuni spiriti liberi che già in vita non sono legati a nulla e a nessuno, anche se sono condizionati dal loro karma; questo consente loro di muoversi con grande libertà esteriore.
Invece, chi in terra è stato ben inserito in una rete di rapporti e relazioni abbastanza fitta e sostanziosa, può scegliere, ma di poco e comunque in un certo senso è condizionato dalla scelta delle persone che lo circondavano e che hanno maggiore bisogno di essere sostenute.
Laura dice che Stewo sta lavorando per proseguire il lavoro già avviato con i suoi allievi in terra, sta acquisendo del materiale importante che influenza e influenzerà il loro lavoro nelle maniere più diverse.

N.B. Stewo in vita ha operato per lunghissimo tempo, circa 60 anni, a contatto con giovani e meno giovani diffondendo i 5 fondamenti basilari di ogni seria disciplina esoterica: la autoconsapevolezza, la accettazione di sé e degli altri, la comprensione, il perdono e l’amore cosmico, la grande “energia solare” capace di vivificare l’esistenza e di esaurire il proprio karma gettando semi per un futuro destino molto positivo.

Coord.: Di conseguenza la vita seguente a questa sarà sempre influenzata dal nostro passato karma e quindi non saremo mai liberi?

Stewo: Ciò che hai seminato, raccogli, ma il modo di lavorare, cioè la coltivazione dei semi gettati nel campo dipende da te, mi spiego: tu sei libero di usare tutti gli accorgimenti tecnici per ottenere il massimo rendimento dal tuo campicello, come invece lo puoi lasciare incoltivato e alla mercé delle forze non controllate dell’ambiente.
Questo per dirti che una certa libertà di scelta ce l’hai. Sta infatti, nell’affrontare le vicissitudini della vita con gli atteggiamenti e i comportamenti, con le idee e i giudizi, con l’entusiasmo o l’indifferenza che decidi di assumere e di usare.
E’ come dire: devo andare da Roma a Bologna per necessità. Posso andarci seguendo un itinerario turistico o il più diretto possibile, posso usare l’aereo, il treno o l’auto e la moto, solo o in compagnia. In realtà ho diverse possibilità di scelta per realizzare questo impegno. Sono almeno in questo libero di scegliere, come del resto in molte altre circostanze della vita.

Coord.: Ci rincontreremo?

Stewo: Sì, perché praticamente la scelta è stata mia, il passaggio è stato il mio e non per caso, era già stabilito da tempo; infatti, sto costruendo il proseguimento di questa attività con i miei discepoli, che dura nel mondo fisico da più di 60 anni e che sarà sempre la stessa, nel senso che evolverà di continuo su uno zoccolo forte già creato.
Dice Laura che lui sta lavorando tanto e altrettanto devono fare i suoi allievi sviluppando fiducia, scambi importanti senza mai perdere l’entusiasmo e le direttive. Questa è una realtà che vale per tutti, in senso positivo e negativo: la vita in terra in tutti i suoi aspetti, cioè nelle relazioni e nei rapporti di ogni genere crea legami affettivi, di lavoro, di amicizia ma anche di opposizione e di contrasti, che immancabilmente richiedono di essere ripresi e perfezionati in bene.
Prosegue Stewo: quindi il rincontro con chi siamo stati uniti nelle stesse intenzioni, negli affetti, nell’amicizia o nel lavoro oppure con chi non siamo riusciti in questa vita a stabilire rapporti consapevoli e sereni, è sicuro per tutti, è la legge del karma che esige questi rincontri che ci permettono in tutti i sensi di crescere.
Ecco perché vi esorto a mai tralasciare una persona che è quasi sempre attirata per ragioni karmiche. Solo spiriti elevati si permettono di incontrare o lasciare chi decidono loro e per ragioni molto sottili che sfuggono ai più.

CAP.3 [da Il Destino Umano]: L'impulso cristico e Legge del Karma e Reincarnazione

CAPITOLO 3
L’IMPULSO CRISTICO
e la LEGGE del KARMA e della REINCARNAZIONE

Origine dell’impulso cristico

Quando si parla della legge del karma occorre tenere presente un evento della massima importanza per il pianeta terra: la discesa della più alta entità solare del Cristo in Gesù di Nazaret, il più perfetto strumento umano adatto ad accoglierlo.
La sua infinita forza di amore, tramite l’evento del Golgota, si è trasfusa particolarmente nelle coscienze degli uomini, dove è ancora assopita, ed ha vivificato la legge karmica consentendo ad ogni individuo, se lo vuole, di sperimentare la sua unica possibile libertà ed eternità, compenetrando di energia di amore ogni manifestazione ed evento della sua vita.
E’ da considerare di estrema importanza il fatto che in questo periodo “dell’anima cosciente” anche la volontà, la saggezza, la conoscenza esoterica e ogni aspetto culturale dovranno essere compenetrati di forza amore, come lo sono la fede e la compassione.
Se una persona che segue un sentiero di conoscenza esamina obiettivamente i risultati ottenuti spiritualmente professando una delle dottrine dei grandi maestri del passato: Buddha, Krishna, Pitagora, Mani, Lao Tzè ecc…. capirà che nessun loro insegnamento può reggere al confronto della grandiosa ed unica esperienza di realizzazione che si può sintetizzare nella frase: “Non io agisco, ma il Cristo in me” e nell’altra simile: “ Non io amo, ma l’energia amore dell’Io Sono fluisce per mio tramite sulle creature del mondo incondizionatamente”. Ormai si è consapevoli che la saggezza del passato è stata di preparazione al grande avvenimento cosmico del Golgota.
Chi sperimenta realmente tale forza impersonale e universale, riesce a trascendere, a disciogliere e a riassorbire nella sua risvegliata coscienza tutte le essenze egoiche che corrispondono ai vari Ego psicologici che formano l’entità uomo.
Tutte le esperienze che una persona può fare nel suo vivere quotidiano a contatto con la realtà sensibile e nei suoi pensieri, sentimenti ed emozioni, improntati a tale energia cosmica di amore, possono ritenersi senza alcun dubbio, le nuove cause di un radioso futuro destino e di un miglioramento dell’attuale, seppur doloroso e pesante.
Se la legge del Karma non avesse avuto il benefico influsso dell’impulso cristico, non sarebbe consentito agli individui più maturi di trascendere i loro Ego per innalzarsi alla forza del pensare e del creare viventi, espressione diretta dell’impulso cristico. Chi vive con spontanea e naturale continuità tale esperienza impersonale di amore cosmico, sforzandosi il più possibile di non lasciarsi contaminare dagli istinti, impulsi e desideri dei suoi Ego personali, rafforza notevolmente il rapporto con se stesso, cioè con la sua rinnovata coscienza, stabilendo una relazione più intima e vigorosa con la legge del Karma, che diviene strumento molto efficace di una crescita personale forte e duratura; ma specialmente capirà ed userà l’aspetto più attivo ed efficace dell’energia cristica: il perdono, che spezza la catena delle connessioni karmiche e discioglie ogni egoità.

Il perdono: forza liberatrice dal karma

Nasce la domanda: come si inserisce la forza del perdono nella legge del karma?
Innanzitutto è necessario spiegarne il significato più profondo e sostanziale: perdonare non vuol dire soltanto non vendicarsi o non reagire malamente a certe azioni né sostituire a certe reazioni violente e aggressive modi gentili e garbati, se poi nella mente e nel cuore persistono sentimenti di rifiuto e risentimento, di fastidio, astio e disgusto.
Il vero significato di perdono è contenuto nell’etimologia della parola: per-donare, cioè donare attraverso, al di là dei torti subiti e dei sentimenti feriti di qualche Ego particolare, donare malgrado ciò, stima e affetto, considerazione e fiducia, comprensione e benevolenza.
Il perdono in sé esige anche la cancellazione totale dell’offesa e il ripristino della condizione serena e normale della coscienza prima dell’offesa ricevuta. Infatti, chi perdona non dovrebbe identificare l’offensore con l’errore, la mala azione commessa; ciò richiede una reale capacità di comprensione verso il colpevole, perché è contrario al vero spirito del perdono dimenticare o annullare gli aspetti positivi umani e apprezzabili del colpevole, che sono la più vera espressione del suo Io.
Chi invece conserva risentimento, rancore e desiderio di vendetta, è vittima di se stesso, perché non riesce a controllare le forze più basse che si insinuano istintivamente e subdolamente nella sua coscienza spingendolo alla vendetta. Tali sentimenti e impulsi indistinti lesionano e distruggono l’energia vitale profonda e l’equilibrio totale dell’individuo.
Risulta, infatti, da indagini eseguite a livello psicofisicomentale da medici e ricercatori specie delle medicine alternative, che spesso la causa di gravi malattie che distruggono l’organismo (tumori ecc..), è da ricercarsi in continui e costanti stati d'animo di rabbia, di astio e di vendetta contro persone o contro la vita; i sentimenti di odio o di malanimo creano l’effetto boomerang, ottenendo il duplice risultato di danneggiare seriamente chi li emette e chi li riceve.
Sarebbe invece importante e costruttivo vivere fino in fondo l’esperienza del perdono sviluppando con serena e obiettiva imparzialità la consapevolezza delle probabili cause, da ricercarsi anche nelle precedenti vite (karmiche), che hanno provocato l’offesa.
E’ molto saggio, infatti, porsi una domanda quando riceviamo un’offesa: “Sono proprio del tutto innocente ed estraneo anche nel profondo inconscio?” Noi ce la poniamo e spesse volte la risposta non è assolutamente affermativa, perché avvertiamo un sottile e nascosto coinvolgimento che sfugge alla coscienza nel momento della rabbia o del dolore.

Effetti positivi del perdono

Ora è molto importante capire come l’azione del perdono influisca sul karma individuale e altrui e quanto sia altrettanto rilevante riparare immediatamente ad un torto o ad una offesa fatta verso qualcuno, quindi il perdono attivo.
Chi perdona spezza realmente con il suo atteggiamento interiore e comportamento esteriore ogni concatenazione karmica con chi lo ha offeso sia in questa che nella successiva esistenza, esercita quindi un’azione liberatoria in quanto rafforza il rapporto con l’energia amore (comprensione), registrando al contempo un atto di stima e rispetto improntato all’amore.
Chi commette la mala azione prima o poi riceverà il giusto correttivo, interiore o esteriore, dalle diverse situazioni della vita e non sarà risparmiato dagli effetti karmici per pareggiarla, ma chi perdona registra nel suo libro dell’avere effetti benefici e positivi, al pari di quelle azioni compiute con amore disinteressato e libero.
Il perdono e l’amore sono le reali emanazioni dell’impulso cristico, che permea di sé il pianeta terra e particolarmente la legge del karma, permettendo agli uomini di volontà di vivere compenetrati totalmente nell’energia cosmica di amore; solo così si realizza l’ideale della fratellanza.
Nel buddismo i vari Ego dell’uomo devono essere annullati, disciolti nel Nirvana, per liberare mente corpo e anima da passioni, brame e desideri che li occupano nella esistenza terrena. Con l’esperienza: “Non io agisco, ma il Cristo in me” l’individuo che la vive, si unisce in piena indipendenza, libertà e autonomia allo spirito dell’umanità intera con tutta la potenza dei suoi Ego, penetrando nella forza attiva dell’Io Sono; in ogni attimo può trasfondere nei suoi pensieri, sentimenti e azioni l’energia creativa pensante che vuole fluire liberamente in ogni manifestazione della vita.

L’evoluto dell’Età Cosciente

Chi è giunto a tale livello, può considerarsi un vero evoluto che, rispetto a qualsiasi altro evoluto e maestro di altre dottrine, ha come una “marcia” in più, nel senso che, al di là di tutte le possibili virtù e poteri, attitudini e capacità, è penetrato nell’energia creativa pensante, fonte inesauribile di ogni possibile facoltà e attributo umano e divino, reale emanazione dell’IO Sono.
Ciò è possibile ad ogni uomo che lo voglia, perché l’energia cristica pervade la terra e l’intera umanità permettendole di sperimentare la sua vera libertà, identità e dimensione eterna.
Sapendo quanto è difficile affrontare e percorrere un percorso evolutivo dopo l’abbandono della coscienza mediocre, abbiamo messo a disposizione una serie di strumenti indispensabili per facilitare il cammino di crescita. Tali strumenti dovrebbero essere sapientemente praticati ed usati da chi vuole “vivere” come individuo desideroso di innalzarsi alla sua vera identità e coscienza reale e non di continuare ad essere “vissuto”. Essi permettono inoltre di vedere aldilà della percezione sensoriale limitata, ingannevole e illusoria e di raggiungere il giusto equilibrio fra la mente e il cuore.