LA MIA REALTA’
Il rapporto con la mia realtà quotidiana può cambiare in maniera totale e costruttiva se mi sforzo di realizzare quanto uno scrittore francese, A. Dumas padre, scrisse in uno dei suoi romanzi: “Idealizza la realtà e materializza i tuoi ideali”.
Cerchiamo di capire cosa significano i due concetti: il primo, “idealizza la realtà”, si può adattare in funzione riflessiva al contatto quotidiano con la realtà personale; mi spiego: quando si parla del destino personale o karma, per non essere astratti ma per mantenere un saldo rapporto con la realtà quotidiana, ci si deve riferire necessariamente a quell’insieme di eventi, situazioni e rapporti personali sul piano materiale che creano sentimenti di paura, ansia e sofferenza o gioia, serenità e soddisfazione: l’eterno alternarsi di emozioni, pensieri e sentimenti che costituiscono l’essenza del vivere umano quotidiano.
Nessuno può sfuggire naturalmente al gioco, al meccanismo talvolta perverso, talaltra favorevole e buono della vita quotidiana; si può dominarlo e controllarlo solo se si capisce la regola sottile e invisibile che lo fa muovere, è questa: in ogni evento, situazione e rapporto è nascosta una forza arcana e meravigliosa che non vuole altro che essere capita, compresa e amata, la saggezza cosmica, l’amore impersonale che lavora a favore dell’individuo che la incontra con lo scopo di fargli amare la sua realtà, espressione del suo karma. In poche parole, se ci si attiene concretamente ai fatti che capitano senza travisarli con la fantasia cioè con quel sottile desiderio che manipola ciò che è obiettivo e dimostrabile per ottenere ciò che sta a cuore, ci si accorge che anche certe situazioni che sembrano inaccettabili e insostenibili alla fine diventano sopportabili, non solo, ma insegnano anche a capire il senso delle cose, attraverso la consapevolezza, che acquistano significati diversi per ogni persona e situazione.
Infatti è per questo che occorre capire una verità essenziale e liberatrice: la realtà quotidiana non va aggirata, scartata o evitata anche se molto pesante, perché riporta a chi la vive le occasioni per esercitare la sua capacità creativa, la sua capacità di accettazione e quindi la possibilità di sviluppare la consapevolezza, la sicurezza che sono alcuni degli obiettivi ultimi del nostro cammino terreno. Tale è l’aspetto yin, secondo la filosofia cinese del Tao.
Non sono né devono rimanere solo parole o semplici acquisizioni di idee e concetti queste semplici verità, specie l’accettazione della propria realtà, l’amore per la propria vita, qualsiasi essa sia e la consapevolezza del sottile meccanismo con cui si manifesta e si compie il senso della propria realtà. Se ci si esercita in tale campo di battaglia quotidiano nell’accettazione del karma interiore ed esteriore, si riesce ad idealizzare la realtà, perché quando analizzo con consapevolezza i miei problemi e li avvolgo con la mia energia mentale, io li rendo idee, concetti e pensieri oltre che sentimenti ed emozioni ed allora mi viene più facile trovare il modo di impostare la loro soluzione.
Così si passa inavvertitamente alla realizzazione della seconda parte dell’aforisma:
“materializza i tuoi ideali”, come?
Quando riconosco la mia voglia di uscire da una determinata situazione che mi affatica e mi fa soffrire, se decido di agire, io in realtà cerco di realizzare e concretizzare e quindi di materializzare le mie idee, i miei ideali, come ad esempio la pazienza, la comprensione, l’accettazione, il rispetto, la libertà in comportamenti, atteggiamenti e azioni reali che sono i mezzi per uscirne. Tale è l’aspetto yang secondo il Tao.
Il mio collega o compagno o figlio o chicchessia mi fa vivere una situazione dolorosa e incresciosa, di sofferenza o fastidio? Bene, io cerco di creare una occasione, un evento, in cui manifestare e applicare la mia pazienza, comprensione…..
Questo significa materializzare i propri ideali, per lo meno è il primo gradino;
poi possono seguire altri gradini o livelli e qualità di realizzazione: la creatività artistica,
l’artista materializza in parole, immagini e suoni, pensieri ed emozioni; la creatività conoscitiva, nei diversi campi dalla scienza, filosofia, religione alla tecnica e oltre; la creatività umanitaria e sociale, tutto ciò che riguarda l’assistenza e il miglioramento delle condizioni di vita umane ….Praticamente la creatività umana spazia in tutto ciò che è accessibile all’intelligenza e alla pratica degli uomini.
Di questi tempi sarebbe più che sufficiente vivere con piena consapevolezza e accettazione la propria quotidianità, perché è il più grande atto di amore che si possa fare verso se stessi, è l’occasione unica e irripetibile per creare il capolavoro della propria vita e non è uno scherzo.