venerdì, maggio 02, 2008

[Da"A Lezione da Stewo"] Postfazione

POSTFAZIONE


Lettore o lettrice, mi sento in dovere di comunicarti il risultato di questa, sotto certi aspetti, travolgente esperienza: avere a disposizione uno “strumento”, come Stewo, capace di chiarire tutti i dubbi, di risolvere i problemi più difficili di conoscenza, non ti fa più sentire solo, anzi, ti dà carica ed entusiasmo facendoti vedere la tua vita positivamente insieme con gli altri.

Sì, perché il suo aiuto serve a farti capire le cose, a darti il giusto stimolo per avviarti sulla via dell’autorealizzazione con a fianco i tuoi “compagni di cordata”, ma questa la puoi raggiungere solo con la tua esperienza da vivere sulla tua pelle: nessuno si deve sostituire alla tua volontà di fare, di costruire e di realizzare .

Però, un conto è avanzare tra le vicende della vita al buio, un altro è sapere ciò che ti aspetta, specie nell’aldilà, che incute paura a tutti. Stewo in questo compito è una eccellente e sicura guida.

Tutti noi del gruppo siamo diventati più sicuri, più coraggiosi, più decisi nel fare da quando abbiamo capito certi “segreti”, che hanno abbattuto il muro che ci separa illusoriamente anche dai nostri defunti, facendoci capire il meccanismo meraviglioso della vita.

La nostra mente si è aperta verso infiniti orizzonti di indagine: tutto il visibile e l’invisibile merita di essere conosciuto e amato.

Il nostro cuore si è aperto alla inesauribile energia di amore cosmico, ne è nata una fratellanza con il resto del creato, ma specie con gli esseri umani, che riscalda pensieri, sentimenti e azioni. A tutti si è accesa una stimolante volontà di utilizzare il tempo per conoscere, per sperimentare ed amare; sembra che tutto, anche le più piccole cose, nascondano un mistero da scoprire con entusiasmo.

Mi meraviglierei se ciò non accadesse, perché il vero scopo della conoscenza è aprire la mente e il cuore ad una lenta ma inarrestabile trasformazione di se stessi (nemmeno la morte può arrestare l’avanzata verso la perfezione evolutiva).

Ci sentiamo diversi da prima, più ottimisti e positivi, più disponibili a capire noi stessi e gli altri, affermiamo la vita e sentiamo alleata la morte, non più come lo spauracchio sventolato davanti agli occhi degli ignoranti e dei paurosi.

Spero vivamente che anche tu, lettore o lettrice, possa arricchirti di questa bella esperienza, considerando la lettura di questo libro come una tappa fondamentale del tuo cammino: il momento della verità sul significato della vita e della morte e l’inizio di un serio e più convinto lavoro per capire, comprendere e amare te stesso e gli altri.

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