venerdì, febbraio 09, 2007

CAP.6 ["A Lezione da Stewo"] Lotta tra forze demoniache e forze angeliche

CAPITOLO VI

La lotta fra le forze demoniache e le forze angeliche


I componenti del gruppo in diverse occasioni incontrano impedimenti di vario genere, materiali e spirituali, che ritardano o addirittura annullano impegni e possibilità di incontri per comunicare con Stewo. Sembra una malia, quando si stabilisce di fare una riunione per scambiare esperienze che hanno il fine di stimolare o approfondire la conoscenza, sorgono da ogni parte ostacoli esteriori che bloccano questi momenti altamente costruttivi per la crescita personale.
Allora ho rivolto questa domanda:

Ma perché spesso si incontrano tanti ostacoli, talvolta insormontabili, alle riunioni di gruppo, alle attività che stimolano la conoscenza?

Laura dice che Stewo vuole parlare delle forze demoniache e di quelle angeliche.
Innanzitutto le forze demoniache tentano sempre di disgregare i gruppi dove si parla dei segreti e dei processi spirituali, sono energie negative capaci di creare problemi pratici e fisici influenzando anche il corpo. Dall’altra parte, ci sono le forze angeliche, le energie pure positive che si distinguono in gerarchie (vedi teologia cattolica e il Paradiso dantesco): più l’energia è vicina al Cristo-Luce, più può tutto ma meno è vicina a noi uomini.
L’angelo si avvicina al Cristo rimanendo illeso, perché è una energia vitale, pura e perfetta, luminosa.
Le schiere angeliche, che sono più vicine a noi, possono intercedere tra l’energia pura assoluta, il Cristo-Luce e l’umanità e ci insegnano ad amare e a diventare una cosa sola con il tutto, perché anche noi possiamo divenire energia pura e allora il benessere di uno è veramente il benessere di tutti, il male di uno è il male di tutti, in quanto ci diminuisce di forze, di potenza allontanandoci dalla fonte assoluta, il Cristo.

Coord.: Come si fa a comunicare con queste gerarchie angeliche e ad entrare nella loro energia?

Stewo: Oggi, negli anni 2000, è importante cercare di raggiungere la fonte di energia fondamentale mantenendo integrità di corpo e di mente (gli orientali hanno ragione a curare molto il pensiero, la forza mentale, perché è quella che preserva anche il corpo fisico) e sviluppando l’amore attivo, la comprensione, l’accettazione e la consapevolezza. Particolarmente occorre elevarsi con purezza di intenti e calore nell’azione.
Ma sono anche importanti i rapporti umani, il parlare e il passaggio di energia positiva da una persona all’altra (ecco la ragione del gruppo); il fluire di questa energia è qualcosa che resta nel fisico per giorni e mesi.
Le energie negative demoniache, invece, si inseriscono nel gruppo con l’intento di disgregarlo facendo nascere conflitti, incomprensioni e difficoltà di relazione con l’unico scopo di frammentare l’energia, rallentando così l’estensione del bene universale. Esse sono il male universale ed eterno.

Coord.: Come si presentano queste forze oscure?

Stewo: Sono entità fisiche vere e proprie, sono persone che camminano, che parlano e che relazionano, ma viste allo sguardo medianico sono orrende e capaci di tutto, pur di ottenere il loro scopo: la disgregazione dei gruppi, la diffusione della paura, della negatività, del caos e del disordine. Suscitano simpatie ed antipatie viscerali, invidia e gelosia, i soliti giudizi cattivi e taglienti che alla fine consumano la capacità di sopportazione e allontanano.
Ti si avvicinano e ti tentano. La parte oscura di queste persone, strumenti delle forze demoniache, non si vede.
Chi ha poteri di veggenza e sensibilità, ha dei presentimenti, intuisce che questa persona è negativa e si sente male alla sua presenza ma non riesce mai a scorgere quanto è fondo il suo potenziale di male.
Stewo dice a Laura:- Guarda quanto ti sono vicine, ti camminano accanto, sono la vostra ombra; quando però la vostra energia è forte e potente, allora indietreggiano, stanno lontane ma sempre pronte ad avvicinarsi quando la vostra difesa si indebolisce.
Allora hanno potere e forza, la debolezza umana le rafforza e le fa crescere e loro sanno di essere entità forti, di essere la contropartita densa spessa e pesante del bene e mettono paura:- Guardale! Dice Stewo.
- Sono orrende, mettono veramente paura- conferma Laura- tanta paura.
- Ma cosa possono fare?
- Tutto, perché hanno il potere di fare tutto, se tu hai timore; quando temi di non poter fare o avere una cosa, che un qualcosa non si verifichi, in quella circostanza ti piegano giocando con te: te la danno, poi te la tolgono e poi te la ridanno, illudendoti e facendoti perdere la concentrazione e il controllo sulle energie che contano. Sono quasi sempre vincenti, perché è l’uomo che decide nelle situazioni, è arbitro: esse mettono soltanto degli ostacoli, suscitano dubbi e pongono quesiti, offrendoti delle ricompense grosse e preziose per invogliarti.
Se tu vuoi veramente una cosa, puoi scendere a patto con queste entità anche involontariamente; ti concedono il godimento di ciò che desideri, una cosa splendida, un benessere immenso, una soddisfazione magnifica, ma ti hanno già comprato a prezzo alto. Nell’immediato può sembrare niente, però subito dopo cominci a pagare il loro tornaconto, il loro interesse: la tua perdita di serenità, di sicurezza, di forza e di libertà mentale.
Se tu non paghi, ti schiacciano, ti fanno stare male, perché possono influenzarti in quanto tu, non avendo equilibrio, cadi in balia di forze strane che possono provocarti anche danni al corpo e stai sempre peggio.

Coord.: Stewo diceva sempre che il teatro della lotta fra queste entità diaboliche e angeliche è la nostra coscienza e chiamava quelle demoniache, Arimaniche e Luciferiche, e quelle angeliche, forze cristiche. E’ giusta questa distinzione?

Stewo: Sì, sono loro e hanno un preciso compito: quelle demoniache, di creare ostacoli, infliggere danni, creare paure e disorientamento, di suscitare il dolore, l’insicurezza e il caos. Più riescono in questo intento, più stanno bene e più guadagnano come “punteggi” per andare avanti; stanno bene, quando tu stai male.
Quelle angeliche, al contrario, quello di aiutare, di proteggere, creando sicurezza e fiducia in un ordine giusto, nella giustizia divina, fanno sentire tutti uniti, come fratelli appartenenti allo stesso mondo.

Coord.: Cosa dobbiamo fare per contenere e contrastare questa influenza sempre vicina e costante delle forze demoniache?

L’azione fondamentale da fare costantemente è mantenere fissa la mente agli insegnamenti di base: la consapevolezza, l’accettazione, la comprensione, il perdono e l’amore attivo, oltre alla fratellanza e all’unione, specie nel gruppo.
Queste qualità devono essere esercitate da tutti e continuamente, per rafforzarvi contro gli attacchi quotidiani di queste forze che non si lasciano sfuggire alcuna occasione per guadagnare il loro tornaconto, tentando e giocando con la mente umana.
Occorre poi pregare, rivolgendovi alle forze angeliche, perché vi diano la forza e la luce capaci di illuminare il cammino evolutivo e di tenervi saldi come gruppo, che è una concentrazione di energie molto più forte della singola persona.
Ogni volta che il gruppo si unisce, si crea un fluire di energie, un cerchio concentrico di forze che si muovono e vi fanno da schermo, da campana, da muraglia dentro cui siete salvi.
Le forze demoniache vi attaccano e se disgregano il gruppo, guadagnano dieci, cento volte, per loro è un guadagno immenso.
Queste entità, prosegue Stewo, hanno quel preciso compito da svolgere nella loro esistenza extrasensoriale, che esauriscono nel momento in cui non avranno più capacità di attecchire nell’animo umano, come fanno ora seminando la paura, la disgregazione, la confusione e il non senso.
Nel momento in cui il bene, la consapevolezza e la comprensione trionfano nell’uomo, Arimane e Lucifero perdono.
Quando ognuno capirà che il suo bene è quello dell’altro, in quel momento nascerà nell’animo umano quella grande forza, che limiterà il potere e l’azione delle entità malvagie.
E’ vero che il bene e il male esisteranno all’infinito, ma è anche vero che le entità malefiche dovranno avere una “riconversione”.
Stewo fa vedere a Laura alcune entità demoniache e le dice che ne esistono più brutte, che sono il marcio che più marcio non c’è.
Ma queste entità tendono a scremarsi, perché più si avvicinano all’umano, più in fondo diventano più umane anche loro, in quanto riescono a capire certe sensazioni, emozioni e motivazioni; allora subiranno questa conversione, perché verrà loro concessa la capacità di poter rifare una scelta. Ma la scelta si rivela perdente; infatti amano la ricchezza, sono impostate sulla scorrettezza e sul male, mentre il bene poi trionferà sempre.

Coord.: Perché le entità angeliche sono diverse e qual è la loro funzione?

Stewo chiede a Laura: - Ti sei mai chiesta perché nelle situazioni difficili hai sempre trovato qualcuno pronto a darti una mano? Qualcuno ha inviato a te messaggeri angelici.
E Laura: - Che differenza c’è fra queste entità angeliche vicino a me, a noi e quelle lontane? e ce ne sono di più forti e importanti?
Stewo: - Certo, ce ne sono di fortissime e importantissime che tu non puoi vedere, che occhio umano non può sopportare. Esporre il tuo corpo a queste energie così potenti, significherebbe accecarti e bruciarti.

Coord.: Mi viene di pensare che l’uomo è inserito in questo gioco fra entità buone e cattive proprio per capire cos’è libertà e amore. Dobbiamo quindi avere un senso di gratitudine verso queste entità, perché ci fanno vivere e capire il meccanismo per arrivare ai grandi obiettivi evolutivi?

Stewo: Per progredire ci vuole il contrasto, l’uomo è un piccolo perno in un meccanismo immenso che mette paura a vedersi.
Le entità sopraddette spingono l’uomo mettendolo alla prova, ma la scelta, il libero arbitrio nelle decisioni sono sempre dell’uomo. Queste ti provocano, ti stimolano ma ci sono sempre le forze del bene che ti sorreggono nella scelta. Se però scegli il male, più facile, più conveniente nell’immediato e più sicuro, te ne rendi conto subito e puoi tornare indietro, perché ti accorgi che quella possibilità la devi superare comunque, ma è un perdere tempo il tornare indietro, che ritarda notevolmente il tuo progredire, il tuo camminare.

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Mario RAMPONI
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