lunedì, aprile 02, 2007

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.X Effetti delle energie pensiero o preghiere sui Trapassati

CAPITOLO X

Effetti delle energie pensiero o preghiere sulla condizione dei trapassati

I partecipanti a questi incontri praticano tutti la preghiera in senso esoterico, cioè la trasmissione a distanza di energie positive (telementazione) ai viventi e ai trapassati.
Verificare gli effetti di questo passaggio di forze sui vivi è facile, in quanto è possibile domandare all’oggetto di queste trasmissioni i risultati; è invece più difficile verificarli sui trapassati, anche se si può avvertire la condizione spirituale del defunto proprio attraverso la preghiera.
E’ nata quindi la necessità di domandare a Stewo quali sono realmente gli effetti di queste trasmissioni mirate verso i defunti:

Quando inviamo le energie positive al trapassato, ne alleggeriamo le sofferenze nel kamaloca o purgatorio e risvegliamo anche in lui le qualità che gli trasmettiamo: ad esempio, la consapevolezza, la comprensione, l’accettazione, la fede, la speranza? Le preghiere mirate a questo scopo, ottengono questi effetti?

Stewo: Sì, sicuramente, perché sono forze, flussi energetici mirati. Chi invia e chi riceve, sono coscienti di queste carenze che devono essere colmate e creano fra loro un ponte attraverso cui passano le energie, dal più forte al più debole, in modo da colmare le carenze.
La situazione che si viene a creare, uno che ha bisogno di aiuto e l’altro che lo dà, permette un miglioramento proporzionale all’intensità energetica impiegata.
Particolarmente si avvantaggiano quelle anime trapassate indecise, cioè che non prendono mai posizioni precise, nelle difficoltà non sanno mai che fare né scegliere e delegano agli altri le loro scelte.
Questi individui sono i più bisognosi e per loro le preghiere mirate servono molto, soprattutto a prendere coscienza di quello che sono e che vogliono essere, superando quello stato di indecisione che potrebbe durare anche nelle vite successive.
Le preghiere o trasmissioni di energie devono essere tante e forti, per influire sulla qualità della vita futura e per spingere l’anima al miglioramento strutturale. Per avere maggiore efficacia, prosegue Stewo, dovrebbero essere fatte “a catena” e da persone forti mentalmente (l’esercizio continuo rafforza le potenzialità) con la certezza che tutto ciò che pensiamo e che elaboriamo con forza nel nostro pensiero potenzialmente può verificarsi.
Comunque queste energie positive o preghiere aiutano tutti, i vivi e i non vivi, sono quindi molto importanti ed efficaci, non solo per contattare il trapassato, ma anche per rafforzare l’energia globale universale a cui tutti possono attingere, rendendola più forte e viva. Danno poi una maggiore spinta ai trapassati ad essere attivi, a fortificare i lati deboli del carattere e creano e potenziano quelle qualità che erano assenti o poco sviluppate in vita. Ad esempio, se un trapassato è stato carente in vita di consapevolezza e di capacità di accettazione, di comprensione e di fiducia, il vivo, che gli trasmette le sue energie, formulando il pensiero giusto, può colmare queste carenze trasmettendogli lo stimolo e la forza per sviluppare la consapevolezza, la accettazione ecc…
Quindi, pensare bene o male una persona viva o defunta, elaborando uno schema mentale per essa con energia, significa aiutare a crescere o distruggere le potenzialità di un individuo. Provare per credere.

Coord.: Siccome ciò che pensiamo potenzialmente può verificarsi, allora possiamo pianificare la nostra vita o pur avendo prestabilito un cammino, abbiamo possibilità di scelta e di decisione, cioè in una certa misura il “libero arbitrio” ? Ce ne hai già parlato, ma vorremmo ancora qualche spiegazione.

Stewo: Il pensiero corretto è questo: non abbiamo tutto pianificato nella nostra vita nei particolari minimi dal momento del concepimento, ma sin dalla nascita siamo accompagnati come da una “carta stradale del nostro progresso evolutivo” in cui sono segnati i punti di partenza e quelli di arrivo, legati alle decisioni e alle esperienze che abbiamo scelto di fare prima di reincarnarci (numerologia e astrologia leggono questi itinerari). Le strade sono molte e di diverse difficoltà per arrivare in un punto, perciò rimane a noi la scelta della via da seguire, ma tutte portano allo stesso obiettivo: pagamento o riscossione karmica, l’esperienza scelta si deve fare, non si scappa.
Tuttavia ogni strada rappresenta un importante aspetto dell’esperienza finale che condiziona la nostra vita e quando ci troviamo al bivio, la scelta di quel momento ha un importante significato.
La capacità di decisione risiede nella mente generatrice profonda: se ti fissi su una determinata cosa da fare, vuol dire che nel tuo subconscio (karma) vuoi fare quel tipo determinato di esperienza e alla fine si verifica la condizione per viverla.
Dovete fare molta attenzione a questa legge delle affinità: se pensi una situazione in negativo, questa può verificarsi, se pensi una situazione in positivo, anche questa può avvenire.
Le energie vi coinvolgono sempre ma occorre tenere d’occhio quelle negative o malvagie che arrivano prima, che vi circuiscono, vi avvolgono e tendono a spingervi per le vie più spiacevoli. Sta a voi fare una cernita delle persone che frequentate, delle ideologie che seguite, degli atteggiamenti e dei comportamenti che assumete: è qui “il libero arbitrio” nella sua forma più semplice ed efficace, è la scelta ai bivi lasciati in sospeso, perché l’uomo deve fare esperienza e vivere per crescere, ciò che guadagna in terra gli permette di avanzare e progredire anche nell’aldilà.
Mi spiego con un esempio: se devo arrivare a Piazza San Pietro in Roma partendo da Firenze, seguo la via migliore per me: posso metterci un giorno, due giorni, dieci giorni e arrivare a destinazione tranquillo, riposato e forte con tutte le mie energie e riservarmi delle ore per farmi una passeggiata godendomi il panorama oppure arrivare stanco morto in pochissime ore o dopo più tempo, dopo aver sbagliato più volte strada, o bagnato per il diluvio che in quel momento sta cadendo. In estate o in inverno, in primavera o in autunno, a piedi o in bicicletta, in macchina, in treno o in aereo: sono tutte mie scelte possibili.
Occorre aggiungere alla libertà di scelta un altro fattore che comporta dei guadagni personali: il rischio, più si rischia e più si guadagna in tutti i sensi.
L’abbuono, il guadagno deriva dall’impiego di energie, in specie a favore del prossimo aiutandolo a crescere. Ritornando all’esempio, se per giorni mi sono fermato a parlare molto tempo con degli amici e particolarmente con uno che aveva bisogno di aiuto, io ho acquistato un guadagno in quanto mi sono sacrificato e ho consumato energia. Questa motivazione per la scelta ai bivi è molto valida; più bivi ci sono nella vita, più possibilità di crescere ci sono, però si deve essere sempre in grado di dosare le proprie forze. Il rischio è giusto ma deve essere ragionato, perché qualche volta si tenta un investimento che richiede più energie della riserva a disposizione e non è condiviso da altri, allora la batosta, il fallimento è grosso.
Si deve sempre fare un calcolo preciso delle proprie potenzialità. Molte volte, infatti, si viene ingannati dalle situazioni e si rischia di cadere in grosse prove sproporzionate ed inganni.
Dovete soprattutto fare attenzione ai “vampiri energetici” che girano intorno a chi sprigiona forza e sicurezza per succhiare energia con mille artifici.
Il vostro è un mondo che divora, che distrugge perché tutti hanno il loro scopo da raggiungere e dove c’è competizione ma manca la coscienza sviluppata che il bene dell’altro è anche il proprio bene, la gente si approfitta, consuma e ammazza per un niente.
Ci sono famiglie in cui per questioni di eredità succede di tutto, perché non esiste coscienza che, se uno decide di cedere qualcosa a un altro, è perché questo ha più bisogno. I legami parentali o di amicizia servono ad alleviare difficoltà e problemi: tra parenti ed amici dovrebbe essere più facile risolvere certi problemi, specie se i legami sono forti e sinceri, è un modo di sviluppare comprensione e azione d’amore.
Ma se una persona ha coscienza che spiritualmente siamo tutti individui indipendenti ed autonomi, come mondi a sé stanti, può considerare padre, madre, fratello, sorella o figlio, una persona con cui non ha alcun legame di sangue, anzi in futuro, ma già qualcuno lo fa, sarà questa la condizione ideale: ognuno si sceglierà il fratello o il parente desiderato per affinità spirituali, instaurerà con chi gli pare un rapporto di armonia spirituale o sentimentale. Si arriva lentamente al concetto reale di famiglia allargata.
Come avviene attualmente nel rapporto d’amore: quando uno si innamora, è disposto a sopportare anche grossi stravolgimenti nella propria vita, lo fa per realizzare un rapporto di armonia e di scambi energetici superiore a quello di sangue.
Più i legami si vivono con determinazione, coraggio e consapevolezza, più essi diventano un pozzo energetico al quale attingiamo e nel quale tendono a convogliare le energie comuni. Infatti, è difficile trovare una persona cattiva, malvagia vicino ad una buona, perché le energie simili si attraggono. Se avviene il contrario, cioè che un buono viva vicino ad un cattivo, è per ragioni karmiche di evoluzione, generalmente il buono deve rafforzarsi nella sua tendenza al bene.

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