lunedì, giugno 04, 2007

[DA:"A lezione da Stewo" CAP. XIV Grandi guide viventi dell'Umanita'

CAPITOLO XIV

Le grandi guide viventi dell’umanità

Il coordinatore formula domande su argomenti che probabilmente non interessano a chi si avvicina per la prima volta ai segreti dell’aldilà. Tuttavia non nascono da semplice curiosità ma dall’esigenza di avere conferme e chiarezza su certe verità della tradizione esoterica.
Le risposte ci portano a conoscenza di “misteri profondi” che hanno sempre protetto le guide “nascoste” dell’evoluzione umana nel loro lavoro a servizio degli uomini.
Qualsiasi opinione si abbia in proposito, un dato è certo, che le forze del bene lavorano in segreto per aiutarci a crescere; esse assumono la figura delle Grandi Guide, alcune palesi a tutti, altre sconosciute ai più.

Coord.: Come fa il Dalai Lama ad essere sempre aggiornato e a crescere spiritualmente, se appena trapassato subito si reincarna? E’ da credere che sia lui il Bodisattwa* destinato a diventare fra 2 o 3 mila anni il Maitreya Buddha?

Stewo: La risposta è no. Il Dalai Lama è un’entità ad un alto livello di spiritualità, per sua scelta deve sempre guidare ed essere presente fra i suoi fedeli, ma va inteso come momento di amore e compassione. Egli rappresenta tutta la conoscenza profonda e l’esperienza dell’amore compassionevole, come lo sono e lo possono diventare quelle persone che raggiungono un certo livello di purezza; è come setacciare l’oro dalla sabbia, più stretto è il setaccio più rimane metallo prezioso.
Questo vale per quelle persone che hanno una levatura di sentimenti, pensieri e volizioni molto alta, (anche Stewo è da annoverare sicuramente fra questi spiriti elevati, dice Laura).
Il Dalai Lama sperava di diventare il Bodisattwa dell’amore, perché nei suoi progetti pre-vita aveva stabilito di diventarlo, ma non ce la farà, anche perché i tempi sono limitati.
Non è lui il Bodisattwa dell’amore, ma si reincarnerà dopo il suo trapasso molto rapidamente e diventerà un braccio destro grosso di questa entità che ormai è stata scelta da moltissimo tempo per svolgere questa importante missione.
Il Dalai Lama l’aveva già chiesto, ci spera e ci crede ancora; nel suo intimo vuole che le menti dei suoi fedeli credano in lui, perché una grossa volontà di massa catalizza e affretta i tempi di realizzazione.
Lui sperava che gli venisse concessa questa grande opportunità, che potrebbe anche meritare ma non ce la farà, forse in un lontano futuro.

* nota: il Bodisattwa è una entità elevatissima spiritualmente, che ha una funzione di guida per l’umanità per un lungo periodo svolgendo un’altissima missione ma in segreto.

Coord.: Noi sappiamo da fonti esoteriche che il vero Bodisattwa dell’amore è Joshua Ben Pandira; dove si trova e chi è?

Stewo conferma che è lui il Bodisattwa dell’amore, vive in un luogo imprecisato dell’oriente, che solo pochissimi conoscono, con altre grandi entità che non dobbiamo pensare troppo vicine al nostro mondo, troppo alla mano a livello pratico.
Sono fonti di energia che stimolano e spingono tante piccole energie sparse nel mondo e sono difficilmente accessibili. Il Bodisattwa, quando lascerà temporaneamente le spoglie umane per poi reincarnarsi a tempo debito, sarà incompreso dalla generazione in cui è vissuto. Dopo la sua morte verranno individuati in una cerchia molto ristretta i suoi scritti e i suoi seguaci, come è stabilito dalla più profonda e occulta legge.
Diventerà ormai per sua scelta karmica fra qualche millennio il Maitreya Buddha e, fino a quando non si trasformerà in questa altissima entità, vivrà in un elevatissimo livello spirituale, non toccato dal consumismo, dalla vita quotidiana, dalle malattie fisiche e psichiche, non a contatto con il mondo. Vivrà una vita che per gli umani è una non vita.

Alcuni componenti del gruppo hanno rivolto delle domande a Stewo su una entità spiritualmente molto importante, che nel XIV secolo ha fondato il movimento esoterico dei Rosacroce: Christian Rosenkreuz (Cristiano Rosacroce). Anche questa entità, come il Dalai Lama, è costantemente presente sul piano fisico ma assolutamente in incognito, si fa conoscere solo attraverso le opere dei suoi allievi che pubblicavano, fino all’altro secolo, i risultati del loro lavoro ogni 100 anni. La sua azione spirituale e i contenuti della sua dottrina e saggezza sono stati divulgati nei primi decenni del ‘900 dal filosofo esoterico Rudolf Steiner in molte sue pubblicazioni.
Diversi partecipanti del gruppo sono rosacruciani di formazione e conoscono bene gli aspetti esoterici della saggezza rosacruciana e per questo vogliono avere delucidazioni e conferme sulla vera identità ed azione di C. R. (Stewo ha confermato e ampliato la conoscenza di questo spirito elevatissimo, perno essenziale del meccanismo universale esoterico cristiano occidentale).

Coord.: Che rapporto ha Stewo con Cristiano Rosacroce?

Innanzitutto Stewo dice di conversare spessissimo con questa entità ( Stewo in vita già aveva rapporti con lui a livello energetico molto forti ed efficaci e gli si rivolgeva, come tramite, per aiutare persone a risvegliare la coscienza e a sviluppare fede in se stessi, consapevolezza, comprensione e accettazione per risolvere i propri problemi). Parlano di segreti molto grossi che racchiudono il significato profondo e misterioso della vita, la sua essenza. Il loro linguaggio è essenziale e talmente difficile e occulto che farlo intendere a noi vivi equivale a parlare arabo o cinese ad un italiano.
Comunque Stewo conferma a chi avesse ancora qualche dubbio, che la strada della consapevolezza e della comprensione, dell’accettazione, del perdono e dell’amore attivo, che i suoi seguaci e allievi continuano a praticare in vita, è quella giusta ed è bella, perché permette di fare cose grosse e importanti.: l’essenziale –dice- è non dimenticare mai gli insegnamenti di base e praticarli, perché sono quelli che rafforzano l’Io allargando sempre più l'orizzonte della coscienza permettendo così una sicura autorealizzazione.

Coord.: Quale grande entità del passato si è reincarnata in lui?

Laura dice che Stewo ha fatto indagini lunghe e delicate per sapere con precisione quale entità si è reincarnata, già dal lontano XIV secolo, nella persona di Cristiano Rosacroce.
Il risultato di questa ricerca ha dato un esito insperato ed entusiasmante: è l’apostolo Paolo venuto a Roma, dove è stato martirizzato e dove ha svolto, oltre che in altri luoghi del vecchio mondo, la sua missione di riunire le anime sotto l’impulso del messaggio cristico. Ha lavorato moltissimo seguendo tutte le fasi dello sviluppo del cristianesimo alle origini: la preparazione, la nascita, la crescita e il dopo evento della morte e della resurrezione del Cristo.
Paolo ha durato molto in vita lavorando in maniera concreta e solida e camminando verso la sua futura missione: quella di continuare a diffondere il messaggio cristico dalla fine del medioevo fino ai nostri giorni e oltre.

Coord.: Noi pensavamo che l’entità reincarnata in C. R. fosse Giovanni l’Evangelista.

Stewo: No, Giovanni non ha avuto, per suo specifico Karma, la possibilità di lavorare così intensamente sul piano fisico come Paolo, ma è stato la sua guida spirituale, l’ispiratore occulto nel senso di aver fatto capire il significato profondo universale della vita e del messaggio del Cristo in terra.
Quindi Cristiano Rosacroce è stato la grande entità di Paolo vissuta al tempo del Cristo in simbiosi con il Cristo stesso e ne ha condiviso il suo destino fino all’ultimo, proseguendo poi in maniera ininterrotta attraverso le reincarnazioni. E’ come una rigenerazione fisico-spirituale, come se fosse una parte importante ed essenziale di Lui.
Infatti, nelle reincarnazioni successive a quella di apostolo è stato sempre una figura portante e fondamentale spiritualmente nel cristianesimo, sempre pronta sacrificare la propria vita; in parecchie occasioni, dice Stewo, è stato sul punto di morire, perché molto perseguitato.
Nella reincarnazione in Cristiano Rosacroce è riuscito ad attirare subito quelle anime che erano vissute durante la vita e la predicazione del Cristo-Gesù, quelle persone che si erano avvicinate anche marginalmente, ma con grande sensibilità all’evento del Cristo e sono quindi diventate rosacruciani.
Sono legate tra loro dall’amore, dal donarsi reciprocamente, come del resto facevano ai tempi dei primi cristiani, in cui la vita era una gara alla sopravvivenza per il benessere dell’altro: predicazione, comunione e armonia erano le forze che tenevano uniti i primi cristiani e quindi anche i primi rosacruciani, che però, secondo le esigenze dei nuovi tempi, coltivavano anche la conoscenza gettando le basi della nuova scienza (alchimia e astrologia=chimica e astronomia). Sono persone accomunate dal ricordo inconscio di avere partecipato all’evento di Palestina, al sepolcro, alla resurrezione e di essersi subito riuniti, facendo comunione anche dei beni spirituali e materiali e poi di essersi sparsi nel mondo per diffondere l’esperienza viva del Cristo. Anche da rosacruciani hanno attraversato tantissime peripezie dovute alla incomprensione comune della loro dottrina, ma hanno sempre mantenuto il segreto su questa loro origine ed esperienza.
Ora Paolo-Cristiano Rosacroce continua ad emettere potenti influssi spirituali nel senso evolutivo adeguato ai nostri giorni, tanto forti che viene continuamente contrastato dalle forze demoniache, che però perdono terreno dinanzi alla sua forza.

Coord.: Come si manifesta il suo aiuto?

Stewo: Cristiano Rosacroce ha intessuto nel mondo fisico una vasta rete di personaggi che si rifanno a lui, ai suoi insegnamenti ma nella dimensione dell’aldilà è un perno molto importante per le decisioni di reincarnazione. Agisce contemporaneamente nelle due dimensioni: la fisica e la spirituale.
Infatti, sceglie le anime che si reincarneranno pronte a seguire una certa logica, quella della realizzazione interiore in funzione di un aiuto al prossimo (anime mature per vivere il messaggio cristico). Per questo è anche un grosso consigliere: nell’aldilà consiglia le anime, nei confronti delle esperienze che subiranno, se accettarle o evitarle; infatti, è inutile iniziare un cammino, se si è in grado di farne con le proprie forze solo un 50% o meno, quindi suggerisce di rafforzare maggiormente le proprie energie e risorse.
Presiede anche un consiglio di spiriti molto elevati che hanno dietro le spalle grosse esperienze, per cui aiutano e si impegnano affinché il meccanismo del bene non si inceppi mai, mirano all’armonia del meccanismo. E’ per questo che Cristiano Rosacroce ha ispirato e inviato individui in tutte le epoche con l’incarico di mantenere dinamico e armonico questo enorme meccanismo universale, il suo è un impegno fondamentale potente e quotidiano.

Coord.: Come si fa a sentire quotidianamente la sua presenza e in quale sfera interiore ti aiuta, se glielo chiedi?

Stewo: Nella sfera sensitiva, cioè tu puoi pregare o leggere qualcosa di suo o di grande significato spirituale e invocarlo e lui ti si presenta nel pensiero e nei sentimenti.
E’ uno spirito sempre presente nel lavoro quotidiano di coloro che lo seguono per crescere evolutivamente; questi non hanno più bisogno di chiedere il suo aiuto, perché ad un certo punto nel loro inconscio, si è come attivato un meccanismo che li guida nel loro lavoro quotidiano, per diventare individui autonomi, indipendenti e fortemente impegnati nel diffondere amore e perdono, consapevolezza, comprensione e accettazione.
E’ la guida spirituale per una completa realizzazione interiore, ma pretende che tu ti metti in gioco e che sviluppi la massima comprensione e sia attivo nel creare armonia, verità e giustizia. Lui ti aiuta a diventare strumento cosciente e consapevole stimolandoti e sostenendoti ma mai sostituendosi a te, è più che un angelo custode.

Coord.: Abbiamo sentito parlare di un’entità legata a Cristiano Rosacroce indicata con il nome esoterico di Maestro Gesù. Chi è, dove vive e agisce?

Stewo: Era un discepolo di Cristiano Rosacroce, chiamato così esotericamente per il modo in cui è stato contattato, per la purezza e il contenuto del suo messaggio (cristico).
Siccome il maestro ha un grosso compito di unione di forze a livello psicomentale, ha bisogno di un diretto messaggero, di un braccio destro che deve diffondere messaggi d’amore puro, di comprensione e di carità.
Il suo maestro se ne serve (se così si può dire) per ispirare coloro che cercano di capire il cristianesimo aiutandoli ad elaborare la interpretazione delle dottrine cristiane e lo invia come supporto alle grandi figure spirituali viventi facendo loro comprendere il significato dell’evento di Palestina.
E’ quindi un’alta entità che vive periodicamente in terra, naturalmente in incognito, svolgendo la sua particolare missione spirituale che ha dei contenuti veri, che non vanno mai persi di vista, è come una figura di luce pura che cammina. Cristiano Rosacroce è molto provato e sofferente, ha bisogno di questa energia pura e viva come di un sostegno.

Coord.: C’è differenza tra il sapere dei vecchi Rosacrociani, cioè degli alchimisti astrologi e naturalisti medioevali e quello dei Rosacrociani dei nostri tempi?

Stewo ribadisce il pensiero che in realtà siamo sempre le stesse persone e i personaggi che sono stati importanti nella storia passata, lo sono sotto altre forme anche oggi.
Esiste una sottile connessione fra i Cavalieri Templari, la protezione del Santo Sepolcro, la ricerca del Santo Graal, la edificazione delle cattedrali gotiche della Francia e in parte della Germania meridionale e Giovanna D’arco.
In Francia i Cavalieri Templari vennero incarcerati tutti nella stessa torre, se pur in secoli diversi, dove venne imprigionata anche Giovanna D’arco; la giovinetta acquisì la veggenza proprio in quel luogo dove soffrirono i cavalieri che toccarono il Santo Sepolcro e le terre sante.
Esiste anche un invisibile legame fra i Templari e i Rosacroce, sono sempre gli stessi individui alla ricerca, anche se con modalità diverse, della fonte di energia universale, che per i Rosacroce è l’amore, la luce e l’essenza di tutte le altre sostanze, ma non è oro né argento né piombo o rame, è il grande “panneggiamento” nel cosmo e l’armonia reciproca fra azione e pensiero nell’uomo, di cui i metalli sono il simbolo.
E’ chiaro che il sapere dei Rosacroce attuali è sempre lo stesso nella sua essenza, i contenuti non sono diversi, ma sono perfettamente adattati al nostro tempo nelle forme.
Parlare ora di gerarchie angeliche non è più necessario come nel passato, ma ricercare la fonte di energia cosmica sì, come?
Attraverso l’integrità del corpo-mente, cioè la ricerca del pensiero puro che protegge e vivifica il corpo e la mente e lo sviluppo e l’applicazione della forza amore che discioglie, come il mercurio degli alchimisti, tutti gli stati di decomposizione e degenerazione fisica e morale.

Coord.: Esiste ancora qualche Rosacroce di vecchio stampo e dove?

I Rosacroce raggiungevano questo stato di purezza e di autorealizzazione con gli esperimenti nel loro laboratorio, ma erano esperimenti che coinvolgevano non solo le facoltà di osservazione e di analisi a livello naturalistico, ma soprattutto il cuore, la mente e il corpo.
Quando facevano un esperimento tutta la loro interiorità era attivata e quel che avveniva negli alambicchi corrispondeva a processi interiori di purificazione, di amore divino e di sacrificio universale.
Esistono ancora Rosacrociani in Francia, in Germania e sicuramente un po’ sparsi nel vecchio continente e anche in Italia.
Il Rosacrociano attuale non vive più appartato nel suo laboratorio ma in mezzo alla gente, bada molto a purificare il suo pensare, sentire e volere e mira a passare la sua energia attraverso i dialoghi con le persone. Considera il fluire di energia da una persona all’altra (importante perciò l’attività di gruppo) la forza positiva che permane addirittura per mesi e può risvegliare la coscienza, ciò che temono le forze negative, che invece tendono a spezzettare e a frantumare i gruppi, per ritardare il processo di unione all’energia universale (il Cristo) e rallentare così l’estensione del bene universale, perché loro sono il male eterno.

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