lunedì, giugno 04, 2007

[Da"A lezione da Stewo] CAPITOLO XIII

CAPITOLO XIII

Volontà e libera scelta nei rapporti interpersonali


E’ sorta una discussione fra i componenti del gruppo sulla possibilità di usare la volontà e la libertà di scelta per andare incontro a quelle persone, che per ragioni karmiche sono poco propense a camminare con le proprie forze sulla via della trasformazione interiore, perché impigliate in prove ed esperienze molto dure e negative che non riescono a superare da sole.
Una parte dei presenti insiste sulla necessità di impegnarsi a fondo proprio verso queste persone particolarmente sofferenti e impossibilitate a migliorare, se non spinte con decisione e forza e uso di molte energie. L’altra parte, invece, è dell’idea di superare e tralasciare quelle persone difficili, per dedicare forze nuove a chi è in grado di accettarle e farle fruttificare.
Le posizioni sono quasi opposte, in quanto denotano due diversi modi di porsi di fronte alle richieste della vita: l’impegno assoluto per risolvere le “cause perse” e la volontà di ricercare sempre nuovi incontri, per creare nuovi legami e gettare nuovi semi.
Allora si è rivolta una domanda a Stewo per definire, secondo una logica libera da interessi e opinioni umane troppo personali, il giusto comportamento nei rapporti personali:

E’ tempo sprecato rivolgersi a persone negative, chiuse e incapaci di migliorarsi? E’ bene usare il libero arbitrio e la volontà per andare incontro a qualcuno?

Stewo è stato molto esplicito: - Ad alcuni di voi piace andare incontro alle cause perse, quelle cioè che non trovano soluzione, che non danno niente, se non pochissime soddisfazioni.
E’ saggio usare un 50% del proprio potenziale energetico per rivolgerlo a quelle persone che sono pronte a fare salti da canguro e l’altro 50% per stimolare quegli individui, che hanno bisogno di un milione di calci per solo spostarsi.
Dovete stare attenti a non dare le cosiddette “perle ai porci” cioè a non sprecare troppe energie per situazioni poco soggette a mutamenti positivi.
Esiste senz’altro il libero arbitrio, guai se ci privassimo di questa libertà di scelta ma porto un esempio: se capisci che quella porta su cui hai sbattuto mille volte la faccia non si apre, la volta successiva, prima di sbatterci, bussa, altrimenti ti farai male.
Voglio dire che occorre bene valutare una situazione: se c’è un minimo di speranza di apertura, bene, se è invece una situazione karmica che deve essere affrontata, perché la persona in questione ha un debito da saldare, allora va aiutata, ma bisogna anche guardarsi intorno verso altre persone e situazioni che consentono di esplicare la propria energia al massimo e con risultati.
Quando si tratta di rapporti karmici, cioè di quei rapporti che per quanto si faccia per evitarli, ti stanno sempre davanti, è bene impegnarsi ma senza annientarsi, anche se si capisce che è una causa suprema, si guadagna sempre qualcosa superando difficoltà, false rappresentazioni e sfondando dei limiti. Però il guadagno karmico è poco rispetto a quello che si otterrebbe, se ci si rivolgesse a persone che accolgono, a giovani pronti ad apprendere e a farne frutto.
Bisogna sempre impegnarsi metà e metà, perché si possa crescere molto.
Mi raccomando di scoprire sempre le forze negative che hanno il compito di ostacolare il raggiungimento dell’amore e della comprensione globale fatta vita, che noi abbiamo scelto di realizzare. Perciò bisogna molto sorvegliare gli incontri con quelle persone votate al non impegno, alla completa anarchia mentale e spirituale, che, secondo la loro natura, chiedono inconsciamente aiuto all’aldilà per avere energie negative; queste combattono bene contro chi costituisce il perno di un ingranaggio per romperlo del tutto.
Quindi difendetevi dal pericolo di essere catturati da queste persone negative, che sono dei veri e propri vampiri, che succhiano energie, fanno perdere potenza alla mente, credito alla propria persona. Non tralasciate, invece, quella gente che è più pronta ad essere aiutata e stimolata.
Il rischio è quello di perdere un grosso quantitativo di energie, che servono per percorrere un determinato cammino.

Coord.: Cosa ci consigli per mantenere sempre attive e positive le nostre energie fisiche e mentali?

Stewo: Quando vi trovate in situazioni difficili a contatto con persone negative, è saggio fare dei compromessi: rinunciare alle cose marginali, di poco conto, ma sfondare gli ostacoli per raggiungere obiettivi importanti.
Certi obiettivi ve li dovete imporre anche contro la vostra volontà, ma li dovete raggiungere ad ogni costo.
Gli impegni presi sono come promesse di raccolti molto rigogliosi.
Comunque, si tratti di persone negative o positive, bisogna tenere conto del fatto che le entità negative lavorano sia sul piano fisico, creando ostacoli sia sul piano psichico minando la mente; suscitano sempre problemi per far credere che la decisone presa è complicata.
Allora, costi quel che costi, bisogna rinunciare al superfluo per non perdere l’essenziale, occorre combattere per realizzare i propri progetti. Il rischio è grosso, perché queste entità negative nel vivere quotidiano tendono ad ostacolarvi e a fermarvi: meno energie positive ci sono, meno reincarnazioni di un certo livello ci sono fra gli uomini, più è facile per loro avere una umanità amorfa da sbattere a destra e a sinistra, diventando loro il modello di vita, la non vita.
Quando scegliete di aiutare e applicate con volontà e forza il libero arbitrio, in questo caso rivolto al positivo, va sempre bene, si vince con sacrifici ma anche con soddisfazione dovuta al superamento di molti ostacoli.
Ma non perdete mai di vista il gruppo, inteso non solo fisicamente come insieme di persone, anche due, che si incontrano negli stessi intenti, ma soprattutto di menti tese agli stessi obiettivi, animate da forze positive.

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