martedì, ottobre 02, 2007

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.II: Cause karmiche di alcune malattie" (Parte2)


PARTE 2: CAUSE KARMICHE DI ALCUNE MALATTIE


Coord.: Si dice che queste persone, i nani, siano cattive e godano del male altrui, perché?

Stewo: Si cerca sempre di giustificare la loro reale cattiveria come una reazione negativa alla loro deturpante menomazione, ma in realtà quella cattiveria loro ce l’hanno nel profondo già da vite e per la legge del karma se la portano dietro fino a quando non nascerà in loro una spinta alla redenzione e la consapevolezza delle loro colpe. Nella successiva incarnazione comunque porteranno i segni in positivo nel corpo e nella mente, perché la sofferenza e il dolore sopportati sono stati il saldo del debito karmico e nello stesso tempo un abbuono, un guadagno sulla via evolutiva. Questa è una realtà, credetemi, veramente consolante e aperta con speranza al futuro.

Coord.: Come si spiegano quelle condizioni psicofisiche di alcuni individui al limite tra uomo e animale o vegetale?

Stewo: La condizione al confine tra l’uomo e l’animale e/o il vegetale è l’effetto, la conseguenza karmica di comportamenti violenti, aggressivi e fortemente lesivi della dignità e del rispetto umano; è gente che ha fatto stragi, è nata, cresciuta e si è fortificata solo per uccidere, violentare e brutalizzare essere umani.

Hanno perduto tutto, eccetto la memoria della coscienza, cioè nella loro durissima esperienza hanno barlumi di coscienza di quello che stanno subendo e soprattutto della condizione opposta, dello stato di normalità o di bellezza, che potrebbero avere o essere e che non sono e non hanno.

Per essi ogni cosa, ogni condizione è migliore della loro e questo è terribile, perché è come se avessero vicino tante persone bellissime e loro fossero rimasti lo “sgorbietto” della situazione, come coscienza e capacità, oggetto di commiserazione o di scherno.

Sono pagamenti molto duri per loro e per le persone legate da vincoli di parentela che li concepiscono, li accettano e li assistono.

In genere le persone che ruotano intorno a loro hanno coscienza molto elevata o la acquisiranno subito nella vita successiva, in quanto hanno sviluppato comprensione e accettazione che le fanno progredire.

Ci sono anche individui che accettano passivamente, perché per la loro evoluzione hanno scelto quel tipo di esperienza come ripiego, che frutta però sempre un guadagno evolutivo.

Coord.: Da quali correttivi karmici derivano queste situazioni: malattie che durano tutta la vita o soltanto alcuni periodi e malattie potenziali che non si sviluppano mai (c’è gente che, sieropositiva da molto tempo, non svilupperà mai l’AIDS, ma ha sempre questa spada di Damocle sulla testa) ?

Stewo: L’esistenza è una continua prova per progredire verso la perfezione fisica e mentale, regolata dalla legge del karma e della reincarnazione. Potrebbe trattarsi di persone che pensano materialisticamente senza alcuna fede, coinvolte senza speranza nei processi quotidiani della loro esistenza.

La malattia le mette di fronte a continue prove che richiedono fiducia in se stesse e autoconsapevolezza; se lo capiscono e attuano queste richieste che il karma suscita in loro, acquistano grandi meriti e abbuoni per le vite successive, ma se ignorano queste istanze, si ribellano e non accettano la loro condizione, ritardano l’evoluzione fino a quando non supereranno questo gradino.

Avere invece una malattia per un periodo della vita: una paralisi per alcuni anni, un coma da cui si esce dopo un lungo periodo o disfunzioni più o meno debilitanti, vuol dire che nelle vite precedenti sono stati risolti gravi problemi, ma sono rimasti alcuni spigoli da smussare che comportano i pagamenti karmici relativi; il fatto di distribuirli nell’arco della vita dipende dalla decisione personale prima di reincarnarsi: si può preferire di vivere bene la giovinezza e la maturità e meno bene la vecchiaia.

Sono quindi pagamenti karmici limitati e in genere accettati; certo dipende anche dal tipo di danno che si deve riparare: avere una grossa limitazione nell’adolescenza è più pesante che averla in età matura: per un ragazzo cadere in coma per lungo tempo a 20 anni è più dura che per un adulto, che ci va a 50 anni.

Per quanto riguarda le malattie latenti da una vita, come per esempio l’anemia, le si deve a pagamenti generazionali (karma di famiglia) che si trasmettono per via ereditaria o familiare.

In questi casi si ottiene un doppio guadagno, perché si aiuta qualcun altro, si porta la croce di un’altra persona che ha sbagliato per noi.

Non siamo noi che abbiamo deciso, però si crea la condizione per cui chi eredita questa malattia latente, allevia la sorte di chi ha sbagliato dividendo e assumendo una parte del suo bagaglio.

E’ come se il responsabile del grosso errore genetico dicesse, prima di incarnarsi: - - Tu e io abbiamo qualcosa in comune, apparteniamo alla stessa famiglia (in senso lato), per me è gravoso portare tutto il peso di questo errore, ne vuoi un pezzo anche tu?

Il guadagno è buono, sia per la persona che accetta automaticamente, sia per il responsabile, che viene alleviato di questo peso con un atto di solidarietà. Si accetta per solidarietà una anomalia caricandosi di una parte di angoscia.

Se la persona che ha commesso l’errore generazionale riesce a distribuire parti della sua malattia a diversi individui, che sono sani e forti e che non avranno mai la malattia conclamata, durante l’incarnazione non avrà la malattia, ma sarà sempre più o meno coscientemente a loro debitore.

Ci sono poi anime che hanno uno stesso problema di malattia, per cui devono scontare in vita alcuni pagamenti karmici non troppo pesanti, che però permettono un miglioramento.

In questo caso decidono di affrontare l’esperienza in coppia, in armonia, sono quindi pagamenti karmici di coppia.

Avvengono generalmente con l’incontro di due individui che hanno geneticamente una tara; come mai fra tante persone al mondo due persone aventi la stessa malattia genetica si incontrano e si innamorano?

Queste si scelgono, perché hanno lo stesso problema e devono vivere le stesse problematiche per cui decidono di farlo insieme, non solo, ma quando si incontrano in vita concepiscono un figlio con la stessa malattia genetica. Si forma quindi una “squadra” impegnata in pagamenti karmici: ognuno decide di dare qualcosa, insieme si fanno forza e insieme decidono di attuare questo piano di pagamento, per questo si combinano incontri.

Ci sono anche persone tarate che, pur avendo costantemente la spada di Damocle sulla testa, superano psicologicamente il problema, conquistano compagne bellissime con cui procreano figli bellissimi, pur essendo loro dei mostri; sono persone opposte che si compensano, perché hanno superato i canoni standardizzati di bellezza riuscendo a stare tranquillamente insieme, a volersi bene e a crescere insieme. Anche alcuni sieropositivi riescono a vivere normalmente con rispetto e amore, superando atteggiamenti e comportamenti errati, basati solo sull’esaltazione della giovinezza e della bellezza come unici valori della vita. Accettarsi come si è, per loro significa vincere la paura di questa malattia mostruosa e vivere positivamente.

Coord.: Se una donna sa che il figlio che aspetta è malato e anormale e provoca l’aborto, come paga karmicamente?

Stewo: Il pagamento karmico dipende dalla struttura psico-mentale della donna: in alcuni casi, già il sopportare lo stato di gravidanza e provocare l’aborto, è un grosso pagamento karmico e può essere psicologicamente distruttivo per la donna (l’anima che viene uccisa nel feto sapeva di avere un inizio ed una fine molto vicine). Non si può quindi condannarla, perché c’è stata un’accettazione come pagamento karmico di questa pseudo maternità, che comincia e finisce lì con quel tipo di episodio, l’aborto, che però ha risvolti traumatici e talvolta crudeli.

Ci sono donne che abortiscono con disinvoltura molte volte e altre, che non gliela fanno nemmeno una volta e ne escono devastate psichicamente e fisicamente anche da un aborto spontaneo. In questo caso il pagamento karmico è quello che doveva avvenire, il trauma psicologico.

Nel caso di quelle donne “terribili” che abortiscono senza scrupoli, senza morale e rispetto della vita, la responsabilità è grossa, perché nella pratica di quell’atto si sprigionano solo energie negative e si uccidono anime che avevano scelto di scendere in terra. Perciò essendo rifiutate, sono costrette a ritornare indietro, per attendere una successiva chiamata per reincarnarsi. Infatti, non tutte queste anime rifiutate, per così dire, hanno scelto come pagamento karmico di entrare in un corpo fisico per uscirne poi rapidamente con l’aborto. Quindi l’aborto sistematico è semplicemente devastante!!



Nessun commento: