CAPITOLO V
Il significato di alcune grandi realizzazioni umane e
testimonianze del divino
Le grandi realizzazioni umane, come le piramidi, la sfinge, le mura ciclopiche o i grandi templi orientali, hanno acceso la fantasia e la curiosità in tutti i tempi fra tutti gli uomini sensibili alla ingegnosità e alla bellezza delle opere artistiche.
Non vogliamo sapere chi le ha costruite, la loro storia ma semplicemente che significato possono avere tutte queste meravigliose creazioni del genio umano nella lunga storia del progresso degli uomini.
Come è riuscito l’uomo a creare queste opere, che cosa significano e dove si vuole arrivare, vi domanderete.
Lo scopo dell’uomo del passato, del presente e del futuro è stata e sarà il raggiungimento della perfezione, la realizzazione di un’idea di benessere fisico, inteso come felicità, completezza, unione con il divino, che è in noi e che si manifesta, esteriormente nella bellezza del creato e interiormente come compiutezza, culmine ideale di un qualcosa di irraggiungibile, indipendentemente da dove siamo, da cosa siamo e da quello che facciamo.
E’ proprio insito nella natura umana il bisogno e lo sforzo di raggiungere uno stato di armonia completa totale, mentale e fisica che si compendia nella parola, amore.
In realtà sono tutte opere, quelle sopra elencate, realizzate ai loro tempi, come simbolo del raggiungimento di questo stato di armonia e di benessere e sono legate alla storia di generazioni di popoli che avevano raggiunto il picco nella loro crescita, costruendo qualcosa di sbalorditivo; poi per legge di natura, la parabola è scesa degenerandosi o esaurendosi.
Anche la nostra civiltà sta arrivando a culmini strepitosi di conquiste e invenzioni, poi sicuramente ci sarà la discesa; è come se si percorresse, sempre su piani diversi, una curva parabolica in cui esiste un inizio, un punto centrale e una discesa, per poi riprendere sulla base di altre premesse, il percorso evolutivo.
Ogni civiltà ha dato un massimo di splendore e poi si è ricominciato da capo un altro ciclo indipendentemente dal fatto che il significato ultimo di quella civiltà sia stato positivo o negativo, bello o meno bello.
Nella preistoria le palafitte e le grotte decorate con segni sacri erano il massimo della bellezza per chi allora le costruiva o decorava; nell’antico Egitto le piramidi erano il massimo contributo all’uomo-dio, il faraone, ed erano belle come lo erano i templi greci e romani. Agli inizi della nostra civiltà moderna erano affascinanti, per fare un esempio significativo, le opere artistiche del ‘400 italiano ma attualmente l’orgoglio creativo potrebbe manifestarsi con mille creazioni del genio umano in tutti i campi, fra cui la rete universale di Internet, che collega tutto il mondo in tempo reale o le esplorazioni spaziali che hanno praticamente ridotto l’universo a dimensioni umanamente raggiungibili o la conquista della chiave per curare le malattie genetiche con la realizzazione del progetto Genoma.
Attualmente l’uomo è caduto nella trappola del successo ad ogni costo, per saziare l’egoismo e il desiderio di potere e voler fermare il tempo per raggiungere l’immortalità; ricercarla nella vita mortale è un grande errore, significa non aver capito che la vita terrena è la scuola per raggiungere l’immortalità dello spirito, che si manifesta tutta nell’aldilà, e solo in parte nel regno delle cose caduche e transitorie dell’al di qua.
Si parla sempre di Atlantide, il continente scomparso in cui l’umanità aveva raggiunto livelli di civiltà molto alti, che rasentavano la perfezione: desideriamo sapere se è veramente esistito.
Stewo: Atlantide è veramente esistito e la sua scomparsa è stato un pagamento karmico comune, la fine di un pezzo di storia dell’umanità in crescita, in formazione; da esso sono nate le nostre civiltà, dalle antiche orientali alla nostra occidentale.
La sua civiltà ha percorso tutta la curva parabolica giungendo a livelli di alta perfezione: Atlantide era bella, in Atlantide si stava bene, lì l’umanità aveva percorso tutti i gradini dell’evoluzione, poi, raggiunto l’apice e secondo la legge naturale evolutiva, è decaduta, è scomparsa dando origine alle civiltà orientali, tibetana, cinese, antica indiana ecc..
La nostra, che ha come scopo lo sviluppo della comprensione, della consapevolezza e del pensiero cosciente, quando avrà raggiunto il massimo del livello, si trasformerà in un’altra civiltà i cui protagonisti saremo sempre noi, ma ripartiremo dalle premesse gettate dalla precedente.
Così è stato per gli uomini di Atlantide e per tutti i grandi popoli seguenti e noi siamo i loro figli.
Ci sono nella storia umana, specie in quella relativa alle religioni dell’antico e del nuovo testamento, testimonianze, eventi, simboli e ricordi di miracoli che creano delle grosse incognite per la conoscenza razionale di fronte alle quali l’uomo riflette, resta attonito per la loro grandezza e il loro significato profondo e coinvolgente.
Coord.: Noi vorremo qualche delucidazione sul significato reale di alcuni di questi eventi e di queste testimonianze.
Stewo: Nella storia esistono grossi misteri e grossi interrogativi che racchiudono significati nascosti e affascinanti: per esempio, l’Arca dell’Alleanza, il candelabro dai 7 bracci, la Sacra Sindone, il calice del Santo Graal, il Santo Sepolcro, i miracoli del Nuovo testamento, di Lazzaro ecc… per citare i più conosciuti.
Sono tutte testimonianze della potenza spirituale che inginocchia l’uomo dell’epoca presente. Di fronte a queste manifestazioni di eventi miracolosi e al ricordo di oggetti particolari, gli uomini sensibili rimangono in sospeso, concentrati sul significato di queste grandissime espressioni di spiritualità, la storia sembra fermarsi.
Ma alcune di queste reliquie che attraggono e suscitano il senso religioso non si ritrovano più, perché distrutte dalle stesse energie spirituali che a suo tempo le generarono: l’Arca è stata fusa, il Santo Graal era di legno, il Santo Sepolcro probabilmente non è quello indicato dalla tradizione, perché le cose col tempo cambiano, si modificano.
Siete voi uomini legati alla terra che volete fermare il tempo rimanendo legati a quei simboli che hanno perso in parte il loro significato e il loro valore nel tempo.
Ma ciò che l’uomo può fare per rafforzare la sua spiritualità, per stimolare la ricerca della perfezione e conquistare mete sempre più alte conformi allo spirito del tempo, è attivarsi e risvegliare in sé, in armonia con i tempi, quella stessa forza spirituale che sta dietro quegli eventi: che significa la ricerca del Santo Graal? Il risveglio della consapevole volontà di venire a contatto, di trovare in se stessi il perfetto, manifestazione del divino; questa è stata e sarà sempre l’aspirazione più profonda della mente e del cuore umano. Ora occorre rafforzarla.
E il telo della Sacra Sindone? Il suo inestimabile valore non è solo quello della reliquia in sé, sulla cui autenticità si discute ancora, ma lo stimolo a ricercare nella propria coscienza quella immensa ed inesauribile energia universale, che si è incarnata nel Cristo avvolto, dopo la crocifissione, nel sudario.
Se volete capire i veri significati di alcuni eventi della storia umana e di alcune tradizioni, li dovete rivivere nella vostra coscienza e se farete ciò vi congiungerete alle inesauribili energie spirituali, che sono il vero motore degli eventi umani e cosmici, del progresso e dello sviluppo dell’umanità. Se vi aprite con il cuore alla immensa energia universale, che sta dietro a tutte le espressioni di spiritualità umana di ogni tempo, coglierete il vero significato essenziale di ogni cosa e di ogni evento al di là di tutte le sottili disquisizioni dell’intelletto umano, che spesso allontanano dalla realtà.
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