domenica, novembre 11, 2007

[Da"Il Destino Umano"] LA FANTASIA MORALE

LA FANTASIA MORALE
Una concreta possibilità par arricchire di significati,
contenuti e prove la monotona e ripetitiva vita quotidiana
La fantasia morale è uno strumento indispensabile per chi, insoddisfatto della propria esistenza monotona e ripetitiva, priva di stimoli e mediocre di qualità, senta la viva esigenza di darle un senso trasformando se stesso per ricercare e costruire la vera propria identità.

Come?
Sviluppando in un primo momento la consapevolezza di essere vissuto totalmente dalle due logiche ostacolatrici, contrarie alla giusta crescita evolutiva: quella che considera unica realtà i processi del mondo fisico materiale e quella che considera, al contrario, unica realtà la impalpabile interiorità dell’uomo, trascurando il mondo sensibile.
Quando, esercitando l’autosservazione e quindi l’autoconsapevolezza, si diventa sempre più spettatori obiettivi e lucidi, imparziali e distaccati di quanto si agita nella propria interiorità (agglomerato indistinto di forze egoiche che viene comunemente considerato l’unico Io), allora è possibile realmente scoprire la vera identità, risvegliandone la coscienza.
Per usare tale strumento in tutte le situazioni quotidiane, è necessario conoscerlo nella sua intima essenza in modo da poterlo impiegare nel senso più costruttivo ed efficace; infatti, la sua capacità stimolatrice e vivificatrice è tale da riuscire a sciogliere complessi, frustrazioni, conflitti e sensi di colpa e di impotenza che l’individuo mediocre privo di identità e coscienza, sperimenta come conseguenza della sua ignoranza e della falsa impostazione verso se stesso e la vita.
Sono molto pochi coloro che riescono a rimuovere con un lavoro consapevole su se stessi quel complesso di errate rappresentazioni che per errata educazione moralistica hanno inconsciamente e supinamente accettato ed altrettanto pochi i consapevoli che il loro destino o karma è la reale conseguenza di quanto pensarono ed agirono in precedenti vite.
A conferma di questa realtà karmica è doveroso evidenziare la identica risposta di tanti grandi maestri, saggi e geni che dinanzi alla domanda, che discepoli e altre persone per curiosità rivolgevano loro: “Chi sono? o chi sono stato?”, hanno sempre risposto: “Tu sei la conseguenza di ciò che fosti”. Se così non fosse, considerando, secondo il modo comune di ragionare, la vita unica e irripetibile dalla nascita alla morte, senza la legge del karma, sarebbero da giustificare tutte le possibili ed immaginabili reazioni e ribellioni “alla divinità e alla sua giustizia”. Viceversa, la totale accettazione consapevole del proprio karma, qualsiasi esso sia, e della reincarnazione, consente ad ognuno di spiegare in modo concreto, completo ed esauriente tutti i diversi destini delle razze, dei popoli e dei singoli individui.
Premesso ciò, possiamo affermare senza timore di essere smentiti, che ignorare la legge del Karma e della reincarnazione e la incapacità di usare al momento giusto lo strumento della fantasia morale, come gli altri strumenti, per agevolare il risveglio della nuova coscienza, precluderebbe qualsiasi avanzamento evolutivo e soprattutto ogni possibilità di vivere liberamente e creativamente la propria vita. Infatti, la coscienza mediocre vissuta dalle opposte potenze dell’ostacolo non offre alcuna possibilità di trasformazione, all’infuori dell’uso di questi strumenti consapevoli; sarebbe tragico se non fosse dato all’umanità mediocre un tale aiuto evolutivo.

Cosa è in realtà tale strumento?
La fantasia morale è una energia mentale attiva e cosciente, capace di creare una nuova moralità; chi vuole agevolare la crescita dei suoi ego, deve seguirla sostituendola alla moralità corrente falsa, ipocrita e repressiva. Essa permette di accettare il proprio karma, anche se molto pesante, con la certezza di poterlo modificare e modellare nei suoi aspetti più profondi, rendendolo pieno di significati e di validissime occasioni e pretesti per superare le tante “prove” ad esso legate.
E’ lo strumento capace di offrire nelle più diverse situazioni e condizioni ad un individuo cosciente della conflittualità dei suoi Ego, le occasioni per superare i propri limiti facendogli al tempo stesso sperimentare una molteplicità “di ruoli e personaggi”, che gli consentirà di uscire dalla sua prigione e di risorgere dallo stato di morte psichica e dalla apatia, dalla demotivazione e dalla indifferenza.
Chi tende all’evoluzione dovrebbe vivere le esperienze del quotidiano non quale fine, bensì come mezzo valido per evolversi conoscendo se stesso e le proprie reazioni agli eventi e modificandosi secondo il modello ideale che volta per volta la sua immaginazione o fantasia morale gli suggerisce per sollevarsi da tutto ciò che è riduttivo e limitato, monotono e ripetitivo, dandogli la possibilità di vivere quanto il karma gli invia come concrete prove per il rafforzamento nella nuova coscienza risvegliata.
Chi usa lo strumento della fantasia morale, entra automaticamente nella logica dell’essere o dell’amore, in quanto si solleva su tutte le influenze ostacolatrici considerandole solo valide prove da superare indispensabili per la sua crescita; in fondo è l’ispiratrice e la stimolatrice di ogni idea da concretizzare, perché afferra con rapida intuizione quanto è indispensabile sperimentare in quel momento per evolvere.
Tale nuovo atteggiamento suggerito ed ispirato dalla logica dell’essere, può fare acquistare a chi lo voglia, la vera ed unica identità e coscienza da cui far scaturire una nuova moralità.

Modalità di uso della fantasia morale

Come funziona?
In ogni situazione la fantasia morale suggerisce l’atteggiamento più idoneo per viverla in piena libertà senza alcun condizionamento. Portiamo degli esempi: sei in fila ad uno sportello per pagare un debito di cittadino, bollette per servizi o tasse; ti trovi imbottigliato nel traffico urbano nelle ore di punta e pensi con ansia e preoccupazione al ritardo accumulato per un appuntamento importante; sei attaccato nelle tue convinzioni più profonde da persone insensibili e ignoranti in ufficio o di fronte a chi conta molto per te senza poter reagire; sei abbandonato dalla persona più cara da cui dipendi sentimentalmente: come ti comporti istintivamente?
Sicuramente avvertirai impazienza e fastidio, ansia e preoccupazione, odio e impulso alla ribellione; ebbene, proprio in tali situazioni, abbiamo citato le più banali e comuni, la fantasia morale può venirti in aiuto: devi importi con determinazione e con amore la “prova” del superamento dell’impazienza e dell’impulso a reagire aggressivamente. Come? Nella tua mente, coscientemente per tua deliberata volontà figurati di essere il “grande saggio” o il “santo” o il “maestro” o “l’iniziato” che di fronte a qualsiasi evento accetta e sorride, non perde tempo in critiche o recriminazioni, supera “la prova”, controllandosi e dominando tutte le reazioni consce ed inconsce; esce di conseguenza più forte, più determinato e volitivo dalla apparente esperienza negativa oppure se non sei all’altezza di entrare nel ruolo del grande saggio, recita la parte del rivoluzionario, del ribelle scatenandoti, purché te lo imponga come ruolo da recitare per tua volontà e libera scelta.
Imparerai molto dalle tue reali capacità di reazione, quando rifletterai dopo l’esperienza passando in rassegna il tuo comportamento.
Grazie a tale tecnica le cosiddette sconfitte o esperienze negative possono trasformarsi in vere opportunità costruttive, in quanto risvegliano nuove forze che altrimenti sarebbero rimaste inoperose: chi, infatti, vuole progredire, dovrà trasformare in positive tutte le qualità e le tendenze negative (rivelate dalla numerologia, vedi degli stessi autori, Numerologia per la nuova era, Xenia ediz. già citato). Impugnando la tecnica della fantasia morale, potrà muoversi in una sfera psicomentale molto più reale di quella illusoria e ingannevole, limitata e riduttiva sperimentata dai più; in tale dimensione potrà attingere a quel pensare creativo e vivo che rende liberi.
Se poi non ha una forte volontà e immaginazione, può venirgli in aiuto una tecnica di sperimentazione che si rifà al poeta e scienziato W. Goethe, espressa nell’aforisma: “muori e diventa”, che significa trasformare continuamente se stessi dando agli Ego psicologici un’ampia possibilità di sperimentare nel quotidiano (palestra di vita) diversi aspetti del carattere, diversi e mutevoli modi e ruoli di comportamento, tali da far risorgere chiunque da strati di prostrazione e depressione, ristagno e morte psichica e apatia.

Come?
Per chi si trova in uno stato di stanchezza psichica, di demotivazione profonda, crediamo per lunga e diretta esperienza, che un modo sicuro di reagire potrebbe essere quello di decidere di fare qualcosa, qualsiasi cosa: una telefonata ad un amico/a, preparare un piatto appetitoso, fare sesso oppure decidere di leggere, di scrivere le proprie esperienze, ascoltare musica o ancora immedesimarsi nei problemi altrui senza pretendere nulla in cambio, (esperienza che veramente arricchisce e distoglie dai problemi personali illusori), purché si diventi un personaggio nuovo, vivo e determinato, mosso dall’istinto di vivere con piacere le proprie esperienze, la vita.
Da tale vivere intelligente e saggio scaturisce la concreta esigenza di una nuova moralità più aderente alla vita, creativa di valori più profondi che vanno oltre i tradizionali scontati e ipocriti.
Da tale esercizio costante e continuo nasce la coscienza di Supergiudice Imparziale che suggerisce via via agli Ego i giusti atteggiamenti da assumere nelle diverse situazioni, talvolta trasgressivi rispetto alla comune morale ovvia e repressiva.
La coscienza risvegliata suggerirà questa riflessione: “in questo momento in cui sperimento un grande dolore a causa dei miei limiti e difetti, che il karma colpisce per correggermi, vado risorgendo totalmente nell’energia creativa della fantasia morale in modo da penetrare in ruoli e personaggi, ignorati fino a quel momento”; dunque la forza della fantasia morale nasce dalla sorgente inesauribile della energia pensante creativa che può stimolare a vivere qualsiasi difficile situazione o evento o rapporto poco gratificante, secondo il modo più opportuno e costruttivo per agevolare la crescita personale.

Ulteriori effetti della tecnica
Con la pratica di tale tecnica non si modificheranno subito gli eventi, le situazioni o le richieste karmiche, ma cambierà il rapporto con quegli Ego, che se non sublimati e trasformati in forze positive, saranno la causa di un futuro destino del tutto identico, se non peggiore di quello che si vorrebbe ad ogni costo cambiare e migliorare.
Il mediocre sperimenta sconfitte o vittorie a seconda della remissione o del guadagno morale o materiale che riceve dagli eventi o semplicemente se saziano le brame dei suoi Ego senza illuminarle alla luce della consapevolezza; chi tende all'evoluzione considera vera vittoria quando riesce a controllare e a dominare tutte le reazioni consce ed inconsce dei suoi Ego alle esperienze quotidiane e sconfitta, quando non riesce a fare ciò, lasciandosi sopraffare e condizionare dagli eventi.
Infatti, è possibile disciogliere le false rappresentazioni che fanno soffrire gli Ego solo immergendosi e compenetrandosi nella risvegliata coscienza dove ogni dolore, ogni problema esistenziale e ogni condizionamento si illumina e si compone pienamente.

Applicazione della fantasia morale
Le possibilità di applicazione della fantasia morale sono praticamente infinite; pertanto riteniamo utile riportare altri esempi perché sia possibile comprenderne più a fondo il funzionamento: molte persone si lamentano della scadente qualità dei loro rapporti sentimentali, sono deluse, inappagate e insoddisfatte perché si sentono incapaci di plasmarli secondo i loro più profondi desideri; ognuno vorrebbe essere amato e accettato, capito e stimato dal proprio partner come se ciò fosse un suo diritto; specie la donna più identificata all’aspetto emotivo-sentimentale (yin), porta in sé tale falsa rappresentazione che la spinge a proiettare all’uomo la coscienza yang (maschile) che lei dovrebbe risvegliare e sviluppare in se stessa per rendersi indipendente e autosufficiente almeno spiritualmente. Proprio in tali condizioni occorre vivere quegli ideali che la fantasia morale suggerisce; allora si avrà la netta sensazione che la qualità alle cose la attribuiamo noi con la nostra volontà e con il nostro amore.
Ogni “coscienza risvegliata” non pretende di essere amata, possiede in sé per conquista la massima certezza e vuole che la forza-amore fluisca incondizionatamente tramite lei; sono gli Ego a voler essere amati e considerati, non la coscienza identificata all’energia di amore. E’ molto importante prendere consapevolezza di questo fondamentale errore di impostazione per evitarne altri che comprometterebbero il rapporto con se stessi.
Si può trarre una prima conclusione: tutti i rapporti sentimentali impostati con il proposito di trarne vantaggi troppo egoistici senza far fruttare l’accettazione, la comprensione e la volontà di crescere insieme, sono destinati a fallire perché non resistono agli attacchi, alle prove cui il karma sottopone le coppie, a meno che queste non vogliano continuare il rapporto con falsità e ipocrisia per convenienza.
Infatti, sempre più si nota la fine ineluttabile di relazioni sentimentali, anche di lunga durata, non appena alle prime difficoltà di dialogo si spezza quel tenue filo che le tiene in vita, spingendo i partner alla separazione, all’indifferenza; le cause sono profonde e gravi: mancanza di responsabilità, tendenza ad evadere dalle difficoltà, che in ogni caso, se non affrontate e superate, si ripresenteranno e soprattutto una totale immaturità di coppia nel gestire un rapporto consapevolmente.(vedi Amore e Sessualità consapevoli, L’età dell’Acquario ediz. dello stesso autore)
Per capire quali cambiamenti fare nel comportamento reciproco di coppia per stabilire un rapporto valido, si può ricorrere alla Scienza Numerologica, che è in grado di stabilire quali sono le richieste karmiche individuali in un determinato periodo della vita e quindi, quali cambiamenti apportare alla relazione.
Basta che un partner sviluppi una maggiore comprensione e vera capacità di accettazione dell’altro, disciogliendo qualche Ego testardo, troppo rigido ed egoista per riuscire a risanare il rapporto deteriorato; la riaccettazione dell'altro per proprio volere, per volontà di amore ricrea l’intesa ristabilendo l’equilibrio infranto. Possono avvenire dei prodigiosi cambiamenti tali da risvegliare nuovi impulsi capaci di agevolare la crescita interiore proprio di quel partner che avrebbe per debolezza interrotto il legame.
Molte sono le possibilità che la fantasia morale può offrire ispirando qualsiasi altro “ruolo” con il preciso scopo di riaccendere nel partner nuove forze creative capaci di coinvolgere l’altro in ruoli diversi.
Tale processo creativo, se vissuto con impegno e convinzione, permette di spazzare via ogni limite e residuo di coscienza mediocre e di sperimentare tutte le sfumature della forza-amore.
Chi deluso del suo/a partner, ma desideroso di rinsaldare una relazione in pericolo mettesse in pratica quanto abbiamo consigliato, siamo certi che oltre a sperimentare un nuovo senso di rinascita e una volontà di dare nuova vita e significato al rapporto deteriorato, proverebbe anche gioia per la sua nuova capacità di trasformazione e per la riaccettazione consapevole dello stesso rapporto.
Basterebbe entrare nel ruolo di fratello, di amico, di padre, di consigliere o di maestro o di chi semplicemente prova gioia nel dare disinteressatamente o per la donna, di sorella, di amica di madre ecc.. per stabilire un nuovo rapporto di qualità capace di fruttare la reciproca crescita personale.
La forza della fantasia morale è tale da rivitalizzare gli stati d’animo ristagnanti, piatti e demotivati, dando nuovo vigore a quanto si è cristallizzato nel tempo per abitudine e, se intelligentemente, impugnata può produrre cambiamenti creando nuove cause di un più favorevole karma presente e futuro: infatti, spinge ad accettarsi senza riserve, a comprendersi e ad amarsi, condizione essenziale e indispensabile per poter comprendere, accettare ed amare chi per limite di coscienza, si considera differente, avverso ed estraneo.
Se un individuo impostasse la vita in modo da sperimentare quotidianamente la realtà e l’efficacia dell’aforisma goethiano: “muori e diventa”, potrebbe allargare i suoi orizzonti risvegliando la coscienza reale, perché rinnovandosi attimo per attimo, nel suo divenire, discioglierebbe tutte le influenze ostacolatrici che provocano il senso di morte interiore e ristagno creativo, demotivazione, impotenza creativa e pigrizia; passerebbe ad uno stato di coscienza superiore, che, aiutata dalla fantasia morale, trasforma la propria esistenza e il proprio karma; è un continuo risorgere nella forza del pensiero vivente che, a differenza di ogni altro pensare umano, rende liberi e indipendenti da tutto e da tutti, poiché nulla pretende per sé, se non di concretizzarsi in forme creative.
La pratica della fantasia morale non deve impedire di far fronte a tutti quei doveri e impegni che il quotidiano esige, sarebbe altrimenti una vera evasione dalle richieste karmiche; viceversa, se ben usata con intelligente e consapevole misura, può stimolare e suggerire il giusto atteggiamento verso qualsiasi richiesta dell’attimo presente, arricchendolo ed elevandolo a “simbolo vivente”, di prova densa di significati per tutti gli Ego che formano l’entità umana. Ogni evento, ogni situazione anche insignificante, deve trasformarsi in pretesto-occasione per sviluppare facoltà nuove o potenziare quelle già acquisite, ciò perché ogni Ego venga agevolato nella sua attività partecipe dando il meglio di sé.
Chiunque lo voglia e sia maturo, può stabilire un fiducioso rapporto con se stesso e con il mondo circostante rendendosi di conseguenza strumento efficiente delle forze cosmiche che si esprimono nella forza amore tramite quel pensare vivente, creativo e attivo che per sua natura cosmica trascende ogni limitato ed egoistico pensare, sentire volere e agire umani.
Da molteplici segni è facile capire che si vive “nell’epoca dell’anima cosciente”: tutti si sentono coinvolti e intrappolati nella lotta quotidiana contro tutto e tutti, iniziando dai rapporti più stretti personali e sociali senza ideali e valori saldi ed efficaci cui appoggiarsi. Si sente tuttavia nelle persone più mature un fermento indefinibile che risveglia soprattutto una profonda esigenza di conquistare l’indipendenza interiore, la fiducia in se stessi, la spinta verso una più libera sperimentazione, specie in quelli, che seguendo una morale repressiva, hanno dovuto reprimere i desideri istintivi di vita dei loro Ego. Questi, trascurati e repressi, risorgono con prepotente vitalità, perché esigono sperimentarsi per riconoscersi e riconquistare una piena autonomia, delusi e stanchi di vivere in una “prigione” comune le cui sbarre sono comportamenti, atteggiamenti, rappresentazioni e valori privi di una propria identità e originalità.
Tali forze egoiche naturali premono e agognano di venire saggiamente guidate da una coscienza superiore, perciò è indispensabile e urgente il risveglio del Supergiudice Imparziale che è una tenue ma sicura proiezione umana della più elevata coscienza eterna, essenza reale di ogni creatura.
Perciò chi vuole agevolare la sua crescita evolutiva dovrà farsi consapevole di se stesso, delle sue potenzialità e limiti e sviluppare la comprensione verso tutto ciò che per suo limite considera estraneo, diverso, nemico ecc…potrà così ritrovare la sua identità e coscienza perdute diventando spettatore dell’attività caotica dei suoi Ego e trasformarsi, tramite l’uso della fantasia morale, in guida infallibile, maestro, padre, consigliere ed amico degli stessi.
Nascerà un nuovo rapporto che nessun mediocre può concepire: la coscienza lucida e obiettiva che guida gli Ego in un percorso evolutivo esigendo la concreta realizzazione del proprio compito karmico.
Prima conseguenza positiva: chi si fa capace di usare la fantasia morale, può debellare e disciogliere quel complesso di frustrazioni egoiche, di impotenza, di sfiducia, di paure e impedimenti consci ed inconsci che si trasformano, se non rimossi, in cause di malattie; come seconda conseguenza, avrà la certezza di seguire “il senso della vita”, di sentirsi tutt’uno con la legge del karma operante in quanto ha prodotto in sé il cambiamento, la trasformazione voluti dalla stessa legge.
Lao-Tze, fondatore del taoismo, a riguardo sentenzia: “Io giungo senza camminare, io prendo senza tendere le mani”, ciò vuol dire che ognuno deve conquistarsi la serena condizione interiore di pienezza e di positività realizzativa avendo cura di sciogliere in ogni istante le negatività nel sentire, pensare ed agire che possono ritardarne la concretizzazione sul piano sensibile.
Cause profonde dello squilibrio psicofisicomentale
Abbiamo constatato che la insoddisfazione, la demotivazione, la delusione che accompagnano molte persone nella giornata, nascondono cause molto profonde che è indispensabile scoprire e disciogliere per mantenere un perfetto equilibrio psicofisicomentale.
Una di queste è senz’altro dovuta al fatto che la maggioranza degli individui mediocri evade dalle richieste del proprio karma (moltissimi ignorano che cosa sia) cioè dai doveri che la vita in tutti i suoi aspetti impone oppure per eccessivo calcolo contamina l’attimo presente.
Da ciò la necessità di passare in rassegna ogni sera il contenuto della giornata per scoprire, oltre agli eventi positivi, anche gli errori, le azioni che hanno ferito gli altri in modo da riparare al più presto al danno con altrettanta forza d’amore; ciò eviterà il conseguente pareggio karmico in vite successive. Chi si è risvegliato alla coscienza di Supergiudice esprime approvazione o disapprovazione per quanto pensano e agiscono i suoi Ego durante il giorno.
Può ritenersi fortunata la persona che in ogni attimo può dare il suo massimo contributo alla richiesta karmica, ricorrendo alla fantasia morale che le suggerisce momento per momento l’atteggiamento, il ruolo, l’idea giusta da concretizzare, senza contaminare o condizionare il suo agire con le influenze delle forze opposte all’evoluzione; solo in tal modo, a fine giornata, potrà diventare consapevole di aver vissuto l’eterno in sé e quindi sentirsi pienamente soddisfatto, felice e realizzato totalmente.
Chi tende all’evoluzione, a vivere da attivo, dovrà sempre più sperimentare tali processi descritti, se vorrà trovare la sua vera libertà e la coscienza dell’eternità.
Non è purtroppo concesso di vivere tale esperienza a coloro che sono pigri per tendenza, apatici, annoiati e demotivati o evadono dalle varie richieste che l’attimo presenta; questi sentiranno sicuramente il peso del loro esistere e il continuo rimorso inconscio per quanto non fanno, l’impotenza e la frustrazione, la sconfitta e il ristagno, la paura e la ribellione perché incapaci di esplicare il loro compito evolutivo e di modificare le forze negative dei loro Ego in positive.
Basterebbe autodeterminarsi nel compiere azioni anche insignificanti per risorgere interiormente, per calarsi nei panni di un personaggio amato, in un ruolo desiderato ed agire di conseguenza per frantumare tutti i possibili contenuti addensati nell’inconscio e aprirsi al senso della vita che scorre irripetibile inesorabilmente.
Sta alla libera volontà di ognuno impugnare la fantasia morale per modificare la sua esistenza, quindi il karma presente e futuro; quanto il mediocre considera unica realtà, è per il risvegliato un’illusione perché sa per esperienza che ciò che egli immagina con totale impegno, con slancio creativo e vive intensamente, è più reale di ogni realtà percepibile con i cinque sensi, perché la forza dell’immaginazione, della fantasia morale lo innalza alle dimensioni dove quanto vuole e vive è realtà assoluta.
Ognuno in sintesi può diventare l’attore che desidera essere o trasformarsi nel ruolo che vorrebbe vivere nella vita e contemporaneamente in spettatore lucido e obiettivo dei suoi processi interiori; oppure diventare l’abile regista capace di guidare, di consigliare ed assistere con saggezza e massima comprensione ogni Ego nel suo sperimentare abbandonando la limitata coscienza mediocre, per entrare in un rapporto cosciente con i suoi molteplici Ego psicologici diventandone maestro, consigliere e guida amorevole.
Ciò è possibile solo se si risveglia la nuova coscienza di Supergiudice Imparziale e si usa la fantasia morale per innalzarsi in quelle dimensioni in cui sarà possibile realizzare obiettivi e aspirazioni.
Da questa magica operazione dipende il reale sviluppo evolutivo in perfetta armonia con la legge del Karma.

Esercizi
I seguenti esercizi fanno capire meglio come applicare lo strumento della fantasia morale nei diversi casi: 1) Rapporti sentimentali: è molto frequente provare stanchezza e incapacità creativa, incomprensioni e fastidio, desiderio di riacquistare la propria indipendenza e libertà per non sopportare le tensioni quotidiane; se tali sensazioni e impulsi sono forti, c’è pericolo che un legame anche di una certa qualità vacilli e rischi di rompersi; vediamo come si può riportarlo ad un livello soddisfacente e sempre più sicuro: cerco innanzitutto di crearmi con la mia fantasia o immaginazione un personaggio speciale, un eroe (tratto dal mio inconscio o dalle mie letture), pieno di mille risorse perché sa trovare per ogni situazione, anche negativa e difficile, la formula giusta per trasformarla in positiva; poi lo visualizzo fortemente e cerco di penetrare nel suo ruolo assumendo un certo comportamento: mai stanco, sempre disponibile verso l’altro/a, libero e indipendente e capace di trovare in ogni momento la giusta azione serena e piena d’amore.
Tale tipo di esercizio può essere applicato anche all’attività lavorativa, quando si incontrano difficoltà e contrasti, apatia o ribellione e insofferenza: con la immaginazione mi figuro di essere un lavoratore pieno di energie che usa a proprio vantaggio, come se fossi io il proprietario o il responsabile diretto dell’attività che solitamente devo svolgere; perciò lavoro con lena con interesse e piacere assumendo un ruolo attivo e creativo.
Se si ha il coraggio di provare, si noteranno concreti, positivi e soddisfacenti risultati che influenzeranno notevolmente la qualità della vita e spingeranno a trasformarsi cambiando atteggiamento verso i comportamenti istintivi karmici che limitano e appesantiscono la vita quotidiana. Ci si sente risorgere a nuova vita, più consona ai nostri intimi desideri di progresso e miglioramento.
A dimostrazione di ciò, ricordiamo il caso di una persona amica, che per una serie di circostanze karmiche negative, si è trovata in carcere improvvisamente senza avere commesso alcun reato (come risultato al processo), per 425 gg rinchiuso in una cella con 6-8 detenuti in attesa di giudizio per reati più vari. Disperazione più assoluta (non sono valse preghiere, meditazioni, formule di autoterapia per recuperare un certo equilibrio) per la limitazione ingiustificata della propria libertà e per il modo traumatico dell’arresto in pubblico.
Tuttavia la persona ci ha confidato nelle sue lettere dal carcere di aver trovato l’unico modo validissimo per recuperare il suo equilibrio( per non impazzire!) nell’esercizio della fantasia morale: in alcuni momenti della giornata, si immaginava fuori, libero in grado di godere delle cose e dei piaceri cui era abituato( è un viveur), il mangiare, il sesso, gli spettacoli teatrali, le gite e il suo lavoro libero e creativo, come se fosse realmente ritornato alla sua vita normale.
L’aspetto più interessante di tale vicenda è che ha capito per esperienza che sono più reali i pensieri e le immagini create coscientemente che la concreta realtà quotidiana.
Tale strumento è ottimo anche per vivificare e movimentare la monotona e ripetitiva esistenza quotidiana; è sufficiente seguire le stesse modalità per gli aspetti precedentemente spiegati e adattarle a tutte le situazioni, circostanze e rapporti che si vivono giorno per giorno.
Provare per credere!!

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