mercoledì, dicembre 12, 2007

[Da"Il Destino Umano?"] L'AUTOREALIZZAZIONE: un'altra via

L'AUTOREALIZZAZIONE, “UN'ALTRA VIA"

Una via concreta di grande valore evolutivo capace di trasformare chi è maturo
in strumento attivo del pensare creativo e della legge del karma

E’ una via di realizzazione interiore adatta a coloro che non sentono alcuna attrazione o interesse per la conoscenza esoterica o per le varie religioni e dottrine, perché indifferenti o educati al pensiero scientifico, cioè a quell’insieme di concetti e rappresentazioni “dimostrabili”, che non sempre però spiegano esaurientemente e soddisfacentemente la realtà psicofisica e spirituale dell’uomo, con l’insieme delle sue problematiche interiori, lasciando aperti molti interrogativi. Le risposte ai fondamentali quesiti sul valore della vita e sul significato individuale delle esperienze che si incontrano nel cammino di crescita personale, suscitano un senso di sicurezza e di serenità, perché illuminano la realtà psichica, ove esiste come velata e nascosta la spiegazione dei fenomeni e dei processi psicofisici dell’essere-uomo, microcosmo riflesso nel macrocosmo.
A chi è consigliata questa “altra via”
Gli individui che non hanno tempo di studiare e di interessarsi a quella conoscenza, che ha come fine la risposta ai problemi dell’essere, troveranno in questa via una reale possibilità di autorealizzazione indipendentemente dalle richieste che la legge del Karma rivolge loro, richieste che sempre impegnano l’individuo nella lotta quotidiana per l’esistenza materiale o per la ricerca di una sicurezza interiore, per affrontare con consapevolezza tutte le prove della vita.
Questa è una “via” adatta allo sviluppo dell’anima cosciente, siamo nell’età dell’Acquario, come richiedono i nuovi tempi e sintetizza al massimo gli insegnamenti essenziali di tutte le vie iniziatiche antiche più idonee a risolvere i problemi dei nostri giorni. Se verrà seguita e sperimentata con continuità, potrà favorire nella realizzazione di sé e dei propri ideali evolutivi, tutti coloro che si sentono distratti e impossibilitati a studiare, a meditare e a seguire pratiche e riti vari.
L'umanità è e verrà sempre più colpita da eventi catastrofici naturali, da crisi economiche e politico-militari, da situazioni sociali difficili, da guerre malattie ed epidemie, dal terrorismo e da una martellante informazione a livello planetario con notizie sconvolgenti (basta ascoltare telegiornali o leggere quotidiani) che tendono ad offuscare le coscienze mediocri e in parte anche quelle risvegliate; istillano il dubbio che possa esistere una ragione, e una spiegazione di ogni evento tragico, una Giustizia superiore ed un fine per il caos generale per tutti gli eventi disumani sconcertanti e scioccanti.
Nasce quindi una vitale esigenza di rafforzare le difese immunitarie non solo fisiologiche ma soprattutto psichiche e mentali.
Le capacità per l’immunità psicospirituale
Indipendentemente dal compito evolutivo che ognuno volente o no deve svolgere, occorre sviluppare ed esercitare almeno tre capacità, se si vuole salvare il minimo di identità di coscienza, per sentirsi umanamente realizzati.
La prima, l’acquisizione della consapevolezza, cioè la conoscenza di sé (non importa se all’inizio si presenta piena di difetti e carenze, guardiamo alle potenzialità!!, legate all’agglomerato di Ego) e del proprio compito evolutivo da svolgere (numerologia e astrologia possono aiutare al suo riconoscimento).
La seconda, l’autentica e attiva capacità di comprensione e accettazione, non solo di se stessi ma di eventi, situazioni, rapporti e persone, che per ignoranza vengono considerati avversi e nemici sempre negativi, contrari ed estranei.
La terza, analisi critica di tutte le percezioni sensoriali che condizionano rapporti interpersonali e giudizi sul mondo circostante, influenzati dal karma individuale.
Queste tre capacità, richieste dal Karma generale dei nostri tempi, dovranno diventare, non solo esperienza personale, ma punti solidi di riferimento nella vita psichica e mentale di ognuno, se si vuole evitare lo spegnimento di quel barlume di coscienza continuamente attaccato dalle forze dell’ostacolo che offuscano le certezze spirituali.
Un segno abbastanza positivo e confortante tra i tanti negativi che inquinano le sane coscienze, è la constatazione che una fitta schiera di persone, anche mediocri, consapevoli della loro impotenza a risolvere le tante problematiche esistenziali, sono spinte dall'istinto di autoconservazione e dal bisogno di certezze interiori alla ricerca affannosa di rimedi per la soluzione di tali problemi in se stesse, nello sviluppo di potenzialità individuali, perché deluse dall’illusorietà dei valori esteriori: ricchezza e potere, possesso e benessere economico.
L’altra via
Questa "via", che poco a poco stiamo esponendo, non apparirà affatto utopica né tanto meno astratta nemmeno a coloro che hanno di se stessi l'alta opinione di essere dei concreti, con i piedi a terra.. Le sue istanze prendono ispirazione, forma e contenuto dalla stessa Legge del Karma che guida il destino dei singoli, dei popoli, delle razze e dell'universo intero, sia esso manifesto ed immanifesto in continuo divenire.
Per sviluppare la dinamica di questa via prenderemo le mosse da un particolare aforisma, che dice: “Uomo, vivi ogni attimo dando il tuo massimo contributo ad ogni richiesta che il Karma t'invia, con amorevole e consapevole disinvoltura per amore dell'azione stessa, senza contaminarne la sua essenza eterna, senza alcun condizionamento e senza evadere dinanzi alle richieste troppo pesanti”.
Vivere l’attimo senza contaminarne l’essenza eterna, senza evadere dalle richieste, senza lasciarsi condizionare dalle influenze delle potenze dell’ostacolo, come recita l’aforisma, significa vivere con pienezza il presente, disciogliendo pentimenti, rimorsi e condizionamenti dal passato e vincendo la sottile tentazione di proiettarsi nel futuro, per scusare la propria impotenza e incapacità presente.
Solo così sarà concesso di ritrovare la vera libertà interiore e di sperimentare il senso dell’eterno che annulla la separatività, nel tempo e nello spazio (non è solo una esperienza mistica) penetrando nello stato di coscienza in cui tutte le problematiche umane assumono il loro giusto valore senza condizionare la vita psicomentale.
Per comprendere più a fondo il significato dell’aforisma, occorre richiamare l’attenzione su alcuni aspetti del vivere quotidiano, campo di applicazione di questo strumento, che tutti indistintamente devono affrontare.
Ogni mattina uomini o donne, ragazzi o ragazze, vecchi o bambini, devono per naturale esigenza compiere una serie di azioni rivolte al proprio corpo fisico: lavarsi, radersi la barba, truccarsi, vestirsi e fare colazione, prime e indispensabili necessità; poi uscire, guidare o prendere mezzi pubblici, intrattenersi con persone per lavoro o per studio o per obblighi sociali, telefonare ecc… azioni quasi sempre ripetitive, compiute con scarsa consapevolezza dell'atteggiamento che si assume nel farle.
Si mangia a casa o fuori in fretta, distratti pensando ad altro, anche quando si fa sesso spesso lo si fa per abitudine senza un certo impegno, calore e creatività, proiettati verso altre esperienze; si finisce col perdere contatto con se stessi e con l’altro. Nasce l’alienazione.
Se tutto questo agire fosse osservato dal Supergiudice Imparziale, scaturirebbe un duro giudizio che sarebbe all'incirca questo: “ Povero individuo! Assente, non consapevole di essere vissuto e sventolato al pari di una marionetta, senza identità e coscienza, totalmente offuscato da forze che ancora non è in grado di conoscere”. Pesanti gli effetti: non è in grado di riconoscere il significato di eventi anche gravi e condizionanti la propria vita e di cogliere al volo le occasioni importanti, tali da dare nuovi significati all’esistenza; non dà importanza alle esperienze vissute, che analizzate ed esaminate con cura esprimono messaggi e informazioni sui propri Ego psicologici per trasformarli positivamente.
Infatti, è diffusa questa abitudine: dopo aver vissuto una qualsiasi esperienza, si cancella ogni ricordo della medesima, si dimentica, si oblia per paura di ritornarci su, quanto, viceversa, si dovrebbe analizzare ed esaminare con il preciso intento di scoprire alcuni aspetti di se stessi, i vari Ego che formano ogni entità umana. Tale tendenza generale a non "autosservarsi" da Supergiudici Imparziali preclude ogni minima crescita ed impedisce di scoprire la molteplicità di ostacoli ed impedimenti consci ed inconsci ad una totale apertura e partecipazione alla vita.
Come attuarla?
Cosa fare per iniziare a percorrere questa via semplice ed efficace di autorealizzazione?
Suggeriamo all'inizio di continuare a fare tutte le azioni che normalmente si compiono quotidianamente, ma subito dopo qualche istante passarle in rassegna, vagliarle, comprenderle, illuminarle, e quindi, giudicarle a confronto di un modello di azione perfetta, esente da ogni possibile contaminazione in modo da scoprirne il senso, il limite e l'appartenenza a una o all'altra opposta logica dell'ostacolo: logica del possesso o dell’accrescimento egoico o della rinuncia.
E' necessario provare e riprovare incessantemente fino al punto che l'autosservazione diventi una vera tendenza, una piacevole abitudine acquisita.
Nell'osservare quanto si svolge nella propria sfera interiore quale attività dei propri ego psicologici, nel diventare consapevoli delle loro spinte ad agire con l'interesse di ottenere vantaggi materiali o un accrescimento egoico dall'azione compiuta o viceversa, nel preferire la rinuncia ad agire, si risveglia quel Supergiudice Imparziale, quel Supertestimone che già in sé esprime una nuova risvegliata coscienza, vera identità di ogni individuo.
A questo punto possono nascere delle domande che portano a delle riflessioni: perché la maggior parte degli individui, quando la sera si preparano per dormire, alla fine delle loro attività si sentono scontenti, insoddisfatti, spesso pieni di ansie e tensioni, rimorsi, ecc. ecc. ? Perché moltissimi giovani si drogano o si stordiscono nell'ascoltare musiche ossessive o correndo con le auto o le moto ad alta velocità?
Ognuno potrà essere in grado di scoprirlo, se azionerà il meccanismo dell’autoconsapevolezza risvegliando la sua vera identità assopita. Ad una indagine obiettiva scoprirà sempre presenti nella sua sfera psicomentale, le due spinte ostacolatrici: quella che si rivolge alla fisicità prendendo per fine tutti quei processi, che la logica dell'avere suggerisce: pensieri comportamenti, atteggiamenti adatti ad ottenere vantaggi materiali o quella opposta che spinge ad agire con il preciso fine di sentirsi accresciuti egoicamente oppure a rinunciare all’azione per debolezza o per paura di delusione.
L'essere umano è il campo di questa immane e continua battaglia e se vorrà vincerla dovrà per forza di eventi risvegliarsi prima e poi rafforzare la sua nuova coscienza di Supergiudice Imparziale per non essere "vissuto", dominato e condizionato dalle forze negative. Perciò la sua insoddisfazione, la sua scontentezza, il suo senso di non realizzazione, l’ansia e la paura ecc…rivelano allo sguardo cosciente delle carenze: evasione dalle diverse richieste e responsabilità che l'attimo gli richiede quale strumento del Karma o azione per ottenere, costi quel che costi, i frutti materiali o morali della sua attività; perciò, ogni individuo dovrà tramite l'autosservazione scoprire le cause del suo malcontento.
Il modo più efficace e concreto per dissolvere il malcontento è proprio la consapevolezza che risveglia la coscienza e la progressiva capacità di disidentificazione dagli Ego che compongono la psiche umana.
Ostacoli più comuni a vivere l’attimo presente
Purtroppo si deve fare una dura constatazione: la maggior parte delle persone non riesce a vivere totalmente l'attimo presente né tanto meno ad analizzarlo, perché si lascia condizionare dal suo passato (in quanto non vive il presente) o si proietta nel futuro, per sfuggire alla sua incapacità di dare il suo massimo contributo e, per massimo contributo, si intende un agire tanto disinteressato e distaccato dai frutti che ne possono scaturire, quanto pieno di entusiasmo e finalizzato ad una crescita personale.
Questa "via", tra le tante possibili che ogni individuo può percorrere, non richiede altro che una continua e costante presenza di sé a se stessi, una capacità di controllo e dominio sui vari Ego Psicologici. Ciò non significa che il Supergiudice Imparziale risvegliato, debba reprimere o soffocare impulsi, istinti e forze egoiche, (sarebbe un grande errore) ma solo guidarli, disciplinarli, e soprattutto stimolarli a dare il meglio di se stessi. Qualora gli Ego non riuscissero ad assumere un giusto atteggiamento nel compiere una loro azione, (ciò succederà molto spesso), è importante che il Supergiudice obiettivo prenda coscienza delle possibili carenze ed imperfezioni del loro agire, e dopo l’azione le metta a confronto con l'immagine o il quadro mentale di un agire perfetto, esente da macchia, libero da ogni contaminazione da parte delle due logiche, per dare all'Ego implicato nell'azione, il giusto esempio ed insegnamento capace di correggerlo.
Ciò non può che procurare una immensa e serena armonia e rafforzare questo nuovo rapporto stabilito tra coscienza risvegliata ed Ego Psicologici da educare e guidare, sempre più simile a quello tra maestro e discepolo, padre e figlio, consigliere e amico, guida e principiante, per dare agli Ego una reale possibilità di "sperimentazione", specie là dove il Karma non offre le occasioni e le condizioni adatte e favorevoli.
In misura che il suddetto rapporto si approfondisce e quindi gli Ego vengono sublimati nella propria coscienza, si avrà la sensazione reale che sia il Supergiudice Imparziale in ogni attimo a decidere di agire per Amore dell'azione e non dei frutti che ne possono scaturire e a manifestarsi come il vero strumento esecutore della Legge del Karma. Ciò non significa perdere la propria individualità per delegarla al Sé Superiore dipendendone, ma rafforzarla in modo da identificarsi nella nuova coscienza. Chiunque si trovi nelle condizioni Karmiche adatte a percorrere questa "via di autorealizzazione" non suggerita dalla conoscenza esoterica, dovrà farsi capace di cancellare dalla sua mente quanto ha potuto accumulare di detta conoscenza: rivelazioni, messaggi e insegnamenti.
Egli dovrà solo ed unicamente cercare nel profondo della sua psiche e della sua mente di stabilire un fiducioso, costruttivo e funzionante rapporto con se stesso da dove attingere nei momenti di grazia impulsi, motivazioni e ideali costruttivi.
Questa "via di autorealizzazione", esaminata attentamente alla luce della Legge del Karma e della reincarnazione, è da ritenersi perfettamente valida, perché chi la segue deve concentrare ogni suo sforzo per dare in ogni attimo il migliore contributo possibile alle varie richieste che riceve; ciò gli permetterà di saldare i debiti contratti in precedenti vite che il Karma ripresenta tramite eventi, situazioni e vari rapporti con persone e cose (quanto si riceve e si dà, è in stretto rapporto con tutto ciò che si pensò e si fece) ed inoltre gli consente di creare "nuove cause" di un migliore destino.
Chi ha compreso la tecnica della legge karmica sarebbe uno stolto, se sciupasse una quantità infinita di attimi, occasioni che non ritornano più, per immettere nuovi impulsi per fare azioni libere per suo volere (autodeterminazione) o per amore dell'azione stessa. Come si può pretendere di avere un Karma migliore senza creare le giuste cause, senza una reale trasformazione e crescita degli Ego Psicologici che vengono continuamente corretti dall'azione del Karma?
L'atteggiamento giusto d'assumere verso la vita e verso se stessi non può che essere ispirato e stimolato da tre ben distinte forze cosmiche che si manifestano nell’intimo di ogni essere umano: il principio superiore (spirito), la forza Amore (anima) e la forza del pensare vivente o volontà (corpo), che corrispondono alla triplicità o legge ternaria della vita (Pitagora), espressione della Monade Divina che regola la vita della natura, dell’uomo e dei mondi.
Considerazioni e riflessioni
Si sono prese le mosse per sviluppare la dinamica di questa via di autorealizzazione dall’aforisma: “Vivi l’attimo presente dando il meglio di te”; ce ne sono altri che possono con altrettanta efficacia risvegliare e stimolare in chiunque lo voglia l’atteggiamento più idoneo per agevolare tale autorealizzazione, cioè per divenire sempre più strumenti consapevoli e attivi di quella forza vivente che si esprime in queste parole di profonda saggezza al di là di tutte le Considerazioni sull'autorealizzazion ce ne sono altri che possono, con altrettanta efficacia, risvegliare e stimolare in chiunque lo voglia il giusto atteggiamento pi idoneo per agevolare tale autorealizzazione. Aale influenze ostacolatrici e al di là di quanto possono ispirare le varie dottrine e religioni, predicate da autorità esterne.
Chi è realmente maturo ed interessato, deve solo mirare a diventare strumento attivo e consapevole della forza che si è espressa in tali aforismi, deve compenetrarsi in essa, viverla totalmente, respirarla e mai lasciarsi distogliere ed ingannare da quelle sottili e subdole forze, che fanno credere purtroppo di aver pienamente realizzato quanto si è solo appreso attraverso libri o insegnamenti di persone; spesso è facile incontrare in vari circoli "cosiddetti esoterici" persone assolutamente mediocri che s'illudono di essere state grandi "individualità" a giustificazione della loro pochezza.
Un altro aforisma, che sicuramente suscita un costruttivo ed efficace atteggiamento per operare su di sé e sugli altri in perfetta armonia con il karma individuale e collettivo, dice: “Uomo idealizza costantemente tutto quanto ti viene incontro, tutto quanto penetra in te attraverso la "via dei sensi" (la realtà materiale) e concretizza in azioni corrispondenti "la forza del tuo pensare vivente” (ideali).
E ancora:” Uomo, muori e diventa incessantemente, tu vivi solo in misura che risorgi in ogni istante su tutte le forze negative che filtrano la tua mente”.
Queste due ultime massime di saggezza sono le molle che spingono chiunque abbia volontà di crescere sentendosi attivo, creativo pieno di iniziative, a materializzare i suoi ideali, le sue idee nel quotidiano e a idealizzare quanto di deludente, di carente incontra in tutte le più diverse situazioni e condizioni cominciando dai rapporti sentimentali.
Perciò, se si vuol migliorare il proprio Karma ed evitare di sperimentare la morte dell'anima, la disoccupazione interiore, la paura e la demotivazione, la noia, la pigrizia e l'apatia, l'indifferenza ecc. si dovrà penetrare ed afferrare la forza del pensare vivente e compiere per libera scelta qualsiasi azione anche la più insignificante, per diventare strumento attivo o, se ci si sentirà più maturi e pronti, si potranno immettere in ogni attimo azioni libere da ogni possibile contaminazione e quindi da ogni attaccamento ai frutti che ne possono scaturire, siano essi materiali o morali.
Non hanno importanza alcuna i credo religiosi, dottrinali e morali, ciò che importa è la fiducia in sé, da cui parte la volontà di concretizzare e materializzare il proprio contenuto morale, e la positività, l’ottimismo che evidenziano e valorizzano gli aspetti positivi, anche minimi, che meritano di essere riconosciuti e vissuti.
Ripetiamo ancora una volta che la forza contenuta in tali aforismi, se realizzati, è sufficiente a trasformare totalmente chiunque lo voglia in degno strumento di quelle forze cosmiche suaccennate; chi segue questa "via" non sente affatto alcuna esigenza di acquisire la conoscenza esoterica; egli sa per esperienza diretta che ogni acquisizione della medesima, se non si traduce in esperienza vissuta, se non si concretizza in azioni corrispondenti, diventa una forza dispersiva, anche se è in grado di creare le giuste rappresentazioni sulla vita.
Consigli e suggerimenti
Per percorrere tale via di autorealizzazione con naturale disinvoltura, occorre imprimere nella mente e tenerla costantemente viva e presente, una realtà ormai riconosciuta anche da una buona parte della comune opinione: l’individuo è l'unico responsabile, l'unico artefice di quel karma che sperimenta sistematicamente dalla mattina alla sera, sia di quello che incontra sul piano materiale: eventi, situazioni, condizioni incontri rapporti…. sia dell'altro sul piano morale o spirituale: capacità, attitudini, qualità atteggiamenti, comportamenti…. per cui, secondo quanto abbiamo rivelato sulla Legge del karma, tutto ciò che un individuo pensa, sente, vuole ed agisce, viene registrato nell'invisibile libro del suo karma sulle colonne del dare e dell'avere.
Da tale verità (fondamento essenziale della conoscenza esoterica accettata anche da coloro che pensano che l’individuo si faccia da solo) scaturisce una constatazione: che l’essere umano è schiavo, dipendente e debitore alla vita per quanto riguarda il suo passato (precedenti incarnazioni per chi crede alla reincarnazione o qualità del carattere negative per gli altri) ma può diventare al tempo stesso artefice e signore del suo avvenire; la via di autorealizzazione ne è uno strumento molto valido ed efficace, in quanto può creare le cause di un destino ottimale.
Il problema da affrontare, però, è quello di poter riparare e pagare i debiti della vita, cioè di chiudere giornalmente la partita del dare e dell’avere in pareggio nei rapporti con gli altri, nei doveri verso il lavoro, nelle responsabilità quotidiane, in poche parole di pareggiare il karma.
L’idea di pareggiare ed esaurire il karma rischia di bloccare l’iniziativa creativa, perché può diventare ossessiva, non è giusto; nel contesto quotidiano ci sono momenti in cui la persona attiva e consapevole può fare azioni libere che creano nuovo karma positivo al di là di ogni condizionamento.
Come pareggiare ed esaurire il Karma?
Alle domande che sovente ci vengono rivolte: “Come si possono pareggiare gli effetti negativi di cause generate in precedenti esistenze? Come saldare i vari debiti materiali che abbiamo contratto verso persone con le quali si era precedentemente in rapporto?
Rispondiamo che esiste in questo senso una unica possibilità: l'accettazione totale e consapevole di quanto ogni attimo ti richiede tramite eventi, situazioni e vari rapporti. L’accettazione consapevole che non è affatto passiva rassegnazione dinanzi all'incalzare delle varie prove, richiede una capacità di controllare e dominare tutte le possibili reazioni consce ed inconsce dei vari Ego ai vari eventi e richieste del Karma. Solo accettando con serena consapevolezza e pacatezza si possono saldare i vari debiti contratti in vite precedenti.
Chi viceversa si ostina e si ribella e non accetta quanto gli viene incontro nella sua vita e si sforza di modificare gli eventi e le persone a suo piacimento, sciupa inutilmente delle energie e indebolisce la sua vera identità ed il rapporto con se stesso, inoltre aggrava il suo fardello Karmico in quanto rafforza il suo Ego ribelle quale strumento di una o dell'altra logica dell'ostacolo.
L'accettazione consapevole risveglia in chi la sperimenta una molteplicità di forze costruttive e benefiche e soprattutto un reale rafforzamento della nuova coscienza di Supergiudice Imparziale nei riguardi dei suoi Ego Psicologici.
Prove di accettazione consapevole
Riteniamo utile portare un esempio di giusto comportamento di fronte ad una delle prove più difficili: la disoccupazione, che scatena e risveglia reazioni consce ed inconsce dei vari Ego colpiti e ridotti, dinanzi alla totale impotenza, frustrazione e dolore, invidia e sfiducia che il disoccupato sperimenta spesso passivamente, affondando in uno stato di prostrazione, depressione e pessimismo. In tale situazione è di somma importanza, per evitare la totale distruzione della propria limitata e vissuta coscienza, porsi quale Spettatore obiettivo e lucido, desto e distaccato, di fronte a quanto si svolge nella propria interiorità. E' indispensabile assistere a quanto si agita in se stessi, attraverso l'esercizio dell'autosservazione consapevole.
Si possono sperimentare, dipende dalle qualità caratteriali, l'autodistruzione, la morte animica, la follia e la disperazione, la più violenta ribellione, l'odio e la vendetta o sentirsi blasfemi contro quelle false concezioni e rappresentazioni di Dio, e con tutto ciò sperimentare che una parte di sé assiste desta, presente a tutto il marasma interiore. Solo in questo caso si è superata la "prova" e gli effetti sono: un risorgere interiore nella speranza, nella fiducia in sé, un diventare altro, che assiste come spettatore e Supergiudice, alle lotte degli Ego scatenati, un identificarsi nella vera identità e coscienza: questo è il risveglio della nuova coscienza che permetterà il superamento di qualsiasi prova karmica.
Consapevoli di questa nuova energia, che innalza notevolmente il livello evolutivo dalla coscienza mediocre alla schiera di coloro che tendono all'evoluzione o di quelli che hanno potuto "risvegliarsi" in una nuova coscienza, si sarà sempre più capaci di trasfondere nell'attimo presente un agire senza attaccamento o dipendenza dai frutti morali o materiali, un agire per proprio volere in piena libertà d'intenti o per amore dell'azione.
La via di autorealizzazione e superamento del karma
Questa è la via di autorealizzazione più concreta e reale che consente l’esaurimento del karma passato e la formazione del karma futuro positivo.
Gli individui così risvegliati si possono sentire parte integrante dell’umanità più cosciente, perché capaci di trattare ogni loro simile con il massimo dell’accettazione, della comprensione e dell’Amore.
In tale sperimentare consapevole questi processi interiori è riposto il grande segreto della cessazione ed esaurimento di qualsiasi "Karma presente"; con l’agire azioni libere dalle influenze delle due potenze dell'ostacolo, quindi fatte per proprio volere o meglio per Amore dell'azione stessa senza attaccamento alcuno alle conseguenze, si registrerà sulla partita dell'avere, nel grande Libro Invisibile del Karma, quanto verrà "restituito” tramite la stessa legge nella futura esistenza. Tutti coloro che pensano ed agiscono senza la minima consapevolezza che tutto il loro sentire, pensare ed agire viene registrato dalla Legge del karma o dell'Equilibrio, debbono considerarsi strumenti senza identità e coscienza propria. E' augurabile che al loro risveglio di coscienza comprendano il male che hanno potuto creare agli altri e a loro stessi con le azioni compiute a "ruota libera" senza controllo e consapevolezza.
Chi ha maturato in tale senso attraverso lo sperimentare interiore, ha trasceso e sublimato i suoi Ego psicologici, trasformandosi in strumento libero e creativo a tal punto da vivere la esperienza: “Non io agisco, non qualche mio Ego, per avere certezze, ma la forza amore fluisce tramite me sul mondo incondizionatamente”.
Non c’è bisogno di etichettare questa esperienza come cristiana o di altra dottrina o religione, è l’esperienza principe di ogni giusta e seria via evolutiva che trascende il bisogno di insegnamenti, conoscenze particolari, è una via di realizzazione cosciente concreta e validissima perfettamente adeguata alle richieste dei tempi nuovi: l’età dell’acquario.
Molte sono le persone diventate consapevoli che la cultura esteriore, il sapere nozionistico ed ogni altra cultura, sia essa esoterica, umanistica, scientifica o religiosa, presa come fina a se stessa, allontanano sempre più dalle realtà e verità soprasensibili, perché distolgono dallo stabilire un reale rapporto con l'energia pensante, con la fonte inesauribile di tutti i possibili attributi umani, se non sono riscaldati dalla forza del cuore, cioè se non diventano linfa del proprio essere.
Infatti, è nostro dovere e compito ripetere che, se la conoscenza non viene concretizzata in viva esperienza vissuta, crea una pericolosa scissione nella coscienza individuale: una parte che conosce e s'illude di aver trasformato in esperienza il conosciuto e un'altra parte egoica che rimane scettica indifferente e ridotta, senza speranza di crescere, perché non si sforza di realizzarla. Questo è il grande pericolo che rischia quella grande schiera di pseudoesoterici militanti nelle varie associazioni, comunità o gruppi di lavoro esoterico. Spesso, purtroppo molto spesso, le loro comunicazioni spontanee allo sguardo obiettivo e consapevole di una persona evoluta sono da considerarsi intelligenti, astute e subdole proiezioni di menti che in fondo temono il vuoto, il nulla e la morte interiore; si attaccano a delle illusorie ed ingannevoli verità, perché non si sforzano di trasformarsi, mettendosi in gioco. Il vero e spassionato ricercatore di verità è in grado di scoprire le più sottili ed intelligenti influenze della potenza Luciferica.
L’obiettivo finale di questa via di autorealizzazione mira a far cessare ogni affannosa ricerca al di fuori di se stessi e a far scoprire nelle profondità dell’essere, potenzialità, pregi e capacità che per ignoranza e pessima impostazione ricevuta, si ignora completamente di possedere e che pazientemente esercitate danno serenità, sicurezza e uno scopo alla vita.
Non possiamo perciò che consigliare e stimolare ogni individuo a vivere l'attimo presente dando il massimo contributo possibile senza evadere dalle varie richieste, occasioni irripetibili offerte dal karma, per compiere azioni libere da ogni interesse troppo egoistico morale o materiale.
Quando ciò non è possibile, che si diventi perlomeno consapevoli di quanto non è ancora possibile fare, paragonando le attuali azioni imperfette ad un modello di perfezione che tentando e ritentando si spera di realizzare.
Tale comportamento porta a vincere la propria battaglia e a trasformarsi in strumento attivo del più alto ideale evolutivo: accettare, comprendere ed amare i propri Ego, per renderli liberi e sublimarli fino a trascenderli ed assorbirli quali essenze nella coscienza risvegliata, per accettare comprendere e amare il prossimo di cui ogni individuo "risvegliato" sa di esserne parte integrante ed essenziale.
E’ una lotta e una condizione scomoda ed inquietante per tutti i mediocri, che sono afferrati e quindi resi strumenti inconsci di una o dell'altra opposta potenza dell'ostacolo, ma se l’individuo impegnato in questa conquista sviluppa sempre più consapevolezza del suo stato, riuscirà a raggiungere la sua meta. Infatti, è importante capire a quale logica dell’ostacolo si è maggiormente esposti: se alla logica dell’avere e del possesso (potenza arimanica), in quanto la vita attuale spinge al raggiungimento della ricchezza e del benessere, del potere e del comando attraverso speculazioni e attività illecite, calcolo e guadagno ad ogni costo e coinvolge maggiormente uomini e donne di potere e non solo: politici, industriali, uomini dell’alta finanza, personaggi dello spettacolo e dello sport; oppure alla logica dell’accrescimento egoico (potenza luciferica) molto comune fra quelle persone alla ricerca di riconoscimenti, meriti e approvazione, stima ed elogi per sentirsi “qualcuno”, pronti a fare azioni improntate a falso idealismo, a falsa spiritualità convinti di essere nel giusto, a differenza di quelli coinvolti nella “materialità”.
Noi tutti più o meno risentiamo degli influssi delle due logiche che si combattono sul campo di battaglia della psiche e della mente umane con effetti che, secondo la legge del karma, vengono registrati sulla colonna “del dare”, nel senso che ci costringono a pensieri, sentimenti e azioni non improntate all’amore e alla consapevolezza. Chi invece segue il sentiero dell’autorealizzazione, ne è pienamente cosciente; più si addentra nella conoscenza di sé, più si autosserva con obiettività e con sano “umorismo”, sereno e lucido, più si permette di criticare qualsiasi atteggiamento e comportamento con bonaria accettazione e comprensione, anziché con lo scetticismo stroncatorio dei falsi profeti, dei critici moralisti e dei benpensanti in cerca di riconoscimenti e dei protagonisti della storia del momento e maggiormente trova in sé la forza e l’entusiasmo di agire con spontanea e sana disinvoltura, in armonia anche con gli ideali evolutivi del tempo in cui vive. Può anche osservare tali persone protagoniste e sicure di sé, quando sono sulla cresta dell’onda ma che, quando la ruota della loro fortuna (del loro karma) gira facendo loro perdere la posizione di potere, si ritrovano poveri esseri senza nemmeno la consapevolezza di essere stati vissuti e sventolati, senza identità e coscienza, come marionette da un burattinaio a loro sconosciuto.
Per esemplificare un giusto atteggiamento verso se stessi e la vita, è importante riflettere e capire il profondo significato di un pensiero di Leonardo da Vinci, già analizzato precedentemente: “Stolto colui che si getta nella mischia, stolto colui che si astiene dal vivere nella mischia, saggio colui che vive nella mischia consapevole e circoscritto”. Il nocciolo della massima è riposto nelle due ultime parole, consapevole e circoscritto in cui si concentra il senso della via di autorealizzazione: consapevolezza di essere coinvolti nella realtà sensibile, nella sfera del mondo materiale, teatro degli scontri quotidiani di interessi e brame, desideri e aspirazioni concrete, che non devono essere scartati come valori opposti allo spirito, alla crescita evolutiva, ma usati come strumenti, non fini a se stessi, ma come mezzi e “prove” per crescere e sviluppare la propria identità e dimensione, cioè “lo spirito circoscritto” che crea sicurezza interiore.
Con tale atteggiamento la realtà sensibile, esteriore acquista il giusto valore come campo di lavoro, come “mischia” dove la volontà e la mente si rafforzano perché stimolate ad una continua “autosservazione”, unico mezzo che consente di penetrare nella dimensione di Supergiudice Imparziale, capace di scoprire la vulnerabilità, la fragilità dei propri Ego ad affrontare le “prove della vita” sul piano materiale e spirituale.
Ritirarsi, quindi, nella roccaforte dell’Io per paura, circoscriversi per sdegno contro i mali della società non approda ad effetti concreti ed efficaci, solo la consapevolezza dell’autoanalisi, la fiducia in sé e la volontà di amore sono i validi strumenti dell’autorealizzazione.
Esercizi
Le possibilità di esercizi sono infinite, quanti gli attimi che viviamo quotidianamente; tuttavia, è consigliabile scegliere durante la giornata alcune occasioni per sperimentare la richiesta e la realizzazione dell'attimo presente. Occorrono fantasia morale, autodeterminazione, libera scelta per cogliere l’idea e una capacità di concretizzarla in azioni.
I campi di applicazione sono tanti: il lavoro, lo sport, l’arte e particolarmente i rapporti sentimentali e personali, la crescita personale ecc…
Esempi di esercizi: 1) in un rapporto sentimentale, in una situazione di contrasto, mi sforzo di controllare e dominare le reazioni consce ed inconsce di aggressione e di critica, di ribellione, fastidio e paura, vivo l’idea di chi crea armonia, serenità ed equilibrio, facendo trionfare la comprensione e l’amore per libera scelta: mi realizzo nella forza amore nella coscienza superiore.
2) In una situazione lavorativa, difficoltà di iniziare, dubbi e incertezze o ribellione ad ordini e imposizioni, con coraggio e fiducia prendo la decisione più giusta al momento e mi sforzo di portarla a termine con convinzione ed entusiasmo senza calcoli o pretese eccessive: la conclusione sarà una positiva esperienza di vittoria su me stesso e sull’ambiente che mi circonda;
3) lo stesso esercizio si può fare anche riguardo ad un problema di crescita personale: volontà, iniziativa e decisione rapida, entusiasmo e capacità di concretizzazione non devono mancare per sentirsi alla fine realizzati con sforzi e sacrifici ma soddisfatti.

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.VI - Il Rapporto di Amore nella Coppia

CAPITOLO VI

Il rapporto di amore nella coppia

Uno dei problemi più sofferti e difficili a risolversi, il banco di prova della comprensione, della accettazione e dell’amore, è il rapporto di coppia. Dovunque ci si rivolga, si vedono coppie in crisi di identità, alla ricerca disperata di un po’ di armonia e di pace anche familiare.
Cosa si nasconde dietro queste esperienze, dure e deludenti che creano scontento e bruciano la gioia di vivere ed amare?

Coord.: Parlaci quindi del rapporto di coppia.

Stewo: Il legame di coppia è la combinazione ideale e più favorevole a grossi pagamenti o riscossioni karmiche e quando nascono dei figli, diventa una costruzione a forma di labirinto di un destino comune pieno di responsabilità.
E’ un grosso pagamento karmico perché il karma il più delle volte, per raggiungere i suoi scopi, illude e convince uno dei due o tutt’e due, mentalmente, psicologicamente e fisicamente, che l’altro è la persona migliore del mondo, che possiede le qualità migliori del mondo e che senza si potrebbe impazzire; se si arriva a questo stadio, il coinvolgimento è totale, il pagamento è presente e non ammette vie di fuga.
Ma esiste un termine del pagamento o della riscossione karmica, quando avvengono rotture inspiegabili e si continua la vita di emozioni e sentimenti in altri legami.
Tuttavia il grande amore, una volta incontrato, non finirà mai, resterà sempre; soltanto cambiando partner si affievolisce la memoria delle emozioni, degli impulsi, dei sentimenti, si indebolisce il ricordo di quelle esperienze a favore di altre più immediate sensazioni che prendono il sopravvento.
E’ comunque una evoluzione del rapporto con se stessi e con la forza-amore, l’altro diventa il pretesto per questo cambiamento richiesto dalla coscienza più profonda.
Quando il legame si spezza, è perché si passa oltre, spesso non dipende da voi e vi chiedete come mai sia avvenuta questa rottura; vi trovate come intessuti in un disegno a forma di labirinto in cui si intersecano sensazioni, sentimenti e desideri di nuove costruzioni. Chi accetta di spezzare più legami durante una unica vita, è come se accelerasse i processi di cambiamento e di rinnovamento.
Nelle amicizie avviene la stessa cosa; perdere un’amicizia non significa cancellarla del tutto ma affievolirne la memoria, perché magari si deve qualcosa a qualcun altro, dimenticando il ricordo di sensazioni, emozioni e sentimenti che nutrono un legame.
Se si dovesse soffrire in maniera troppo forte per un legame spezzato, non si crescerebbe mai, l’amore deve sposare la libertà pur avendo l’aspetto più umano, egoistico, che esige controllo e ti fa volare basso coinvolgendoti totalmente con la passione e il desiderio di possesso.
Se invece si vuole volare alto, allora prima bisogna crearsi degli alibi basati su ragionamenti “logici”, che fanno perdere la memoria del rapporto vecchio per iniziarne uno nuovo e avanzare, crescere e ampliare le proprie esperienze.
Nell’inconscio si comincia a dire: - Quella cosa fatta da lui/lei non la tollero, non me la sarei mai aspettata; non mi stimola più, non è più interessante, certe cose non vanno, quello che prima ci univa non ci lega più ecc… (questi argomenti valgono pure per interrompere un’amicizia).
In questo modo si sceglie un cammino più impegnativo, più alto, perché è molto più comodo non tagliare un legame di coppia (scelta karmica), anche se non si è più innamorati, è più facile trasformarlo in un rapporto di amicizia. Ci sono persone che preferiscono andare avanti così come amici, per non soffrire e altri, invece che si mettono in discussione, in gioco, soffrono di più e più volte ma alla fine maturano e capiscono che l’amore è soprattutto una ricerca continua di equilibrio ed armonia, di bellezza nel proprio intimo, prima di arrivare ad uno stato di coscienza “superiore” in cui “l’altro è te stesso”. L’amore è soprattutto il rapporto fiducioso con se stessi, per far nascere il giusto atteggiamento di amore verso tutto e tutti.
Allora in quello stato di coscienza tutte le lotte, le ricerche cessano di colpo e cade il senso di separatività dall’altro; capisci le ragioni karmiche che ti hanno spinto ad incontrare certe persone, che ti hanno fatto soffrire, per raggiungere la pace con te stesso e la fusione con l’energia cosmica di amore.
Questa esigenza non è ancora attuata da molti, è sentita ma non vissuta con sofferenza e impegno; ecco perché le coppie durano poco e si gioca al risparmio per non mettersi in discussione.

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.V- Il significato di alcune grandi realizzazioni umane

DA “ A Lezione da Stewo” :
CAPITOLO V

Il significato di alcune grandi realizzazioni umane e
testimonianze del divino

Le grandi realizzazioni umane, come le piramidi, la sfinge, le mura ciclopiche o i grandi templi orientali, hanno acceso la fantasia e la curiosità in tutti i tempi fra tutti gli uomini sensibili alla ingegnosità e alla bellezza delle opere artistiche.

Non vogliamo sapere chi le ha costruite, la loro storia ma semplicemente che significato possono avere tutte queste meravigliose creazioni del genio umano nella lunga storia del progresso degli uomini.

Stewo: Le piramidi egizie e azteche, i moai dell’isola di Pasqua, le cattedrali romaniche e gotiche e tutte le altre opere di ingegneria artistica, frutto di poche menti creative in civiltà e in tempi diversissimi, rappresentano la testimonianza che qualcuno è sicuramente arrivato oltre, ha raggiunto un traguardo di perfezione, di bellezza, di armonia e di benessere. La sfinge, le sette meraviglie del mondo, le mura ciclopiche, i templi greci e orientali hanno del miracoloso, ma il miracolo più grande resta la creatività umana, manifestazione di vita.
Come è riuscito l’uomo a creare queste opere, che cosa significano e dove si vuole arrivare, vi domanderete.
Lo scopo dell’uomo del passato, del presente e del futuro è stata e sarà il raggiungimento della perfezione, la realizzazione di un’idea di benessere fisico, inteso come felicità, completezza, unione con il divino, che è in noi e che si manifesta, esteriormente nella bellezza del creato e interiormente come compiutezza, culmine ideale di un qualcosa di irraggiungibile, indipendentemente da dove siamo, da cosa siamo e da quello che facciamo.
E’ proprio insito nella natura umana il bisogno e lo sforzo di raggiungere uno stato di armonia completa totale, mentale e fisica che si compendia nella parola, amore.
In realtà sono tutte opere, quelle sopra elencate, realizzate ai loro tempi, come simbolo del raggiungimento di questo stato di armonia e di benessere e sono legate alla storia di generazioni di popoli che avevano raggiunto il picco nella loro crescita, costruendo qualcosa di sbalorditivo; poi per legge di natura, la parabola è scesa degenerandosi o esaurendosi.
Anche la nostra civiltà sta arrivando a culmini strepitosi di conquiste e invenzioni, poi sicuramente ci sarà la discesa; è come se si percorresse, sempre su piani diversi, una curva parabolica in cui esiste un inizio, un punto centrale e una discesa, per poi riprendere sulla base di altre premesse, il percorso evolutivo.
Ogni civiltà ha dato un massimo di splendore e poi si è ricominciato da capo un altro ciclo indipendentemente dal fatto che il significato ultimo di quella civiltà sia stato positivo o negativo, bello o meno bello.
Nella preistoria le palafitte e le grotte decorate con segni sacri erano il massimo della bellezza per chi allora le costruiva o decorava; nell’antico Egitto le piramidi erano il massimo contributo all’uomo-dio, il faraone, ed erano belle come lo erano i templi greci e romani. Agli inizi della nostra civiltà moderna erano affascinanti, per fare un esempio significativo, le opere artistiche del ‘400 italiano ma attualmente l’orgoglio creativo potrebbe manifestarsi con mille creazioni del genio umano in tutti i campi, fra cui la rete universale di Internet, che collega tutto il mondo in tempo reale o le esplorazioni spaziali che hanno praticamente ridotto l’universo a dimensioni umanamente raggiungibili o la conquista della chiave per curare le malattie genetiche con la realizzazione del progetto Genoma.
Attualmente l’uomo è caduto nella trappola del successo ad ogni costo, per saziare l’egoismo e il desiderio di potere e voler fermare il tempo per raggiungere l’immortalità; ricercarla nella vita mortale è un grande errore, significa non aver capito che la vita terrena è la scuola per raggiungere l’immortalità dello spirito, che si manifesta tutta nell’aldilà, e solo in parte nel regno delle cose caduche e transitorie dell’al di qua.

Si parla sempre di Atlantide, il continente scomparso in cui l’umanità aveva raggiunto livelli di civiltà molto alti, che rasentavano la perfezione: desideriamo sapere se è veramente esistito.

Stewo: Atlantide è veramente esistito e la sua scomparsa è stato un pagamento karmico comune, la fine di un pezzo di storia dell’umanità in crescita, in formazione; da esso sono nate le nostre civiltà, dalle antiche orientali alla nostra occidentale.
La sua civiltà ha percorso tutta la curva parabolica giungendo a livelli di alta perfezione: Atlantide era bella, in Atlantide si stava bene, lì l’umanità aveva percorso tutti i gradini dell’evoluzione, poi, raggiunto l’apice e secondo la legge naturale evolutiva, è decaduta, è scomparsa dando origine alle civiltà orientali, tibetana, cinese, antica indiana ecc..
La nostra, che ha come scopo lo sviluppo della comprensione, della consapevolezza e del pensiero cosciente, quando avrà raggiunto il massimo del livello, si trasformerà in un’altra civiltà i cui protagonisti saremo sempre noi, ma ripartiremo dalle premesse gettate dalla precedente.
Così è stato per gli uomini di Atlantide e per tutti i grandi popoli seguenti e noi siamo i loro figli.
Ci sono nella storia umana, specie in quella relativa alle religioni dell’antico e del nuovo testamento, testimonianze, eventi, simboli e ricordi di miracoli che creano delle grosse incognite per la conoscenza razionale di fronte alle quali l’uomo riflette, resta attonito per la loro grandezza e il loro significato profondo e coinvolgente.

Coord.: Noi vorremo qualche delucidazione sul significato reale di alcuni di questi eventi e di queste testimonianze.

Stewo: Nella storia esistono grossi misteri e grossi interrogativi che racchiudono significati nascosti e affascinanti: per esempio, l’Arca dell’Alleanza, il candelabro dai 7 bracci, la Sacra Sindone, il calice del Santo Graal, il Santo Sepolcro, i miracoli del Nuovo testamento, di Lazzaro ecc… per citare i più conosciuti.
Sono tutte testimonianze della potenza spirituale che inginocchia l’uomo dell’epoca presente. Di fronte a queste manifestazioni di eventi miracolosi e al ricordo di oggetti particolari, gli uomini sensibili rimangono in sospeso, concentrati sul significato di queste grandissime espressioni di spiritualità, la storia sembra fermarsi.
Ma alcune di queste reliquie che attraggono e suscitano il senso religioso non si ritrovano più, perché distrutte dalle stesse energie spirituali che a suo tempo le generarono: l’Arca è stata fusa, il Santo Graal era di legno, il Santo Sepolcro probabilmente non è quello indicato dalla tradizione, perché le cose col tempo cambiano, si modificano.
Siete voi uomini legati alla terra che volete fermare il tempo rimanendo legati a quei simboli che hanno perso in parte il loro significato e il loro valore nel tempo.
Ma ciò che l’uomo può fare per rafforzare la sua spiritualità, per stimolare la ricerca della perfezione e conquistare mete sempre più alte conformi allo spirito del tempo, è attivarsi e risvegliare in sé, in armonia con i tempi, quella stessa forza spirituale che sta dietro quegli eventi: che significa la ricerca del Santo Graal? Il risveglio della consapevole volontà di venire a contatto, di trovare in se stessi il perfetto, manifestazione del divino; questa è stata e sarà sempre l’aspirazione più profonda della mente e del cuore umano. Ora occorre rafforzarla.
E il telo della Sacra Sindone? Il suo inestimabile valore non è solo quello della reliquia in sé, sulla cui autenticità si discute ancora, ma lo stimolo a ricercare nella propria coscienza quella immensa ed inesauribile energia universale, che si è incarnata nel Cristo avvolto, dopo la crocifissione, nel sudario.
Se volete capire i veri significati di alcuni eventi della storia umana e di alcune tradizioni, li dovete rivivere nella vostra coscienza e se farete ciò vi congiungerete alle inesauribili energie spirituali, che sono il vero motore degli eventi umani e cosmici, del progresso e dello sviluppo dell’umanità. Se vi aprite con il cuore alla immensa energia universale, che sta dietro a tutte le espressioni di spiritualità umana di ogni tempo, coglierete il vero significato essenziale di ogni cosa e di ogni evento al di là di tutte le sottili disquisizioni dell’intelletto umano, che spesso allontanano dalla realtà.

domenica, novembre 11, 2007

[Da"Il Destino Umano"] LA FANTASIA MORALE

LA FANTASIA MORALE
Una concreta possibilità par arricchire di significati,
contenuti e prove la monotona e ripetitiva vita quotidiana
La fantasia morale è uno strumento indispensabile per chi, insoddisfatto della propria esistenza monotona e ripetitiva, priva di stimoli e mediocre di qualità, senta la viva esigenza di darle un senso trasformando se stesso per ricercare e costruire la vera propria identità.

Come?
Sviluppando in un primo momento la consapevolezza di essere vissuto totalmente dalle due logiche ostacolatrici, contrarie alla giusta crescita evolutiva: quella che considera unica realtà i processi del mondo fisico materiale e quella che considera, al contrario, unica realtà la impalpabile interiorità dell’uomo, trascurando il mondo sensibile.
Quando, esercitando l’autosservazione e quindi l’autoconsapevolezza, si diventa sempre più spettatori obiettivi e lucidi, imparziali e distaccati di quanto si agita nella propria interiorità (agglomerato indistinto di forze egoiche che viene comunemente considerato l’unico Io), allora è possibile realmente scoprire la vera identità, risvegliandone la coscienza.
Per usare tale strumento in tutte le situazioni quotidiane, è necessario conoscerlo nella sua intima essenza in modo da poterlo impiegare nel senso più costruttivo ed efficace; infatti, la sua capacità stimolatrice e vivificatrice è tale da riuscire a sciogliere complessi, frustrazioni, conflitti e sensi di colpa e di impotenza che l’individuo mediocre privo di identità e coscienza, sperimenta come conseguenza della sua ignoranza e della falsa impostazione verso se stesso e la vita.
Sono molto pochi coloro che riescono a rimuovere con un lavoro consapevole su se stessi quel complesso di errate rappresentazioni che per errata educazione moralistica hanno inconsciamente e supinamente accettato ed altrettanto pochi i consapevoli che il loro destino o karma è la reale conseguenza di quanto pensarono ed agirono in precedenti vite.
A conferma di questa realtà karmica è doveroso evidenziare la identica risposta di tanti grandi maestri, saggi e geni che dinanzi alla domanda, che discepoli e altre persone per curiosità rivolgevano loro: “Chi sono? o chi sono stato?”, hanno sempre risposto: “Tu sei la conseguenza di ciò che fosti”. Se così non fosse, considerando, secondo il modo comune di ragionare, la vita unica e irripetibile dalla nascita alla morte, senza la legge del karma, sarebbero da giustificare tutte le possibili ed immaginabili reazioni e ribellioni “alla divinità e alla sua giustizia”. Viceversa, la totale accettazione consapevole del proprio karma, qualsiasi esso sia, e della reincarnazione, consente ad ognuno di spiegare in modo concreto, completo ed esauriente tutti i diversi destini delle razze, dei popoli e dei singoli individui.
Premesso ciò, possiamo affermare senza timore di essere smentiti, che ignorare la legge del Karma e della reincarnazione e la incapacità di usare al momento giusto lo strumento della fantasia morale, come gli altri strumenti, per agevolare il risveglio della nuova coscienza, precluderebbe qualsiasi avanzamento evolutivo e soprattutto ogni possibilità di vivere liberamente e creativamente la propria vita. Infatti, la coscienza mediocre vissuta dalle opposte potenze dell’ostacolo non offre alcuna possibilità di trasformazione, all’infuori dell’uso di questi strumenti consapevoli; sarebbe tragico se non fosse dato all’umanità mediocre un tale aiuto evolutivo.

Cosa è in realtà tale strumento?
La fantasia morale è una energia mentale attiva e cosciente, capace di creare una nuova moralità; chi vuole agevolare la crescita dei suoi ego, deve seguirla sostituendola alla moralità corrente falsa, ipocrita e repressiva. Essa permette di accettare il proprio karma, anche se molto pesante, con la certezza di poterlo modificare e modellare nei suoi aspetti più profondi, rendendolo pieno di significati e di validissime occasioni e pretesti per superare le tante “prove” ad esso legate.
E’ lo strumento capace di offrire nelle più diverse situazioni e condizioni ad un individuo cosciente della conflittualità dei suoi Ego, le occasioni per superare i propri limiti facendogli al tempo stesso sperimentare una molteplicità “di ruoli e personaggi”, che gli consentirà di uscire dalla sua prigione e di risorgere dallo stato di morte psichica e dalla apatia, dalla demotivazione e dalla indifferenza.
Chi tende all’evoluzione dovrebbe vivere le esperienze del quotidiano non quale fine, bensì come mezzo valido per evolversi conoscendo se stesso e le proprie reazioni agli eventi e modificandosi secondo il modello ideale che volta per volta la sua immaginazione o fantasia morale gli suggerisce per sollevarsi da tutto ciò che è riduttivo e limitato, monotono e ripetitivo, dandogli la possibilità di vivere quanto il karma gli invia come concrete prove per il rafforzamento nella nuova coscienza risvegliata.
Chi usa lo strumento della fantasia morale, entra automaticamente nella logica dell’essere o dell’amore, in quanto si solleva su tutte le influenze ostacolatrici considerandole solo valide prove da superare indispensabili per la sua crescita; in fondo è l’ispiratrice e la stimolatrice di ogni idea da concretizzare, perché afferra con rapida intuizione quanto è indispensabile sperimentare in quel momento per evolvere.
Tale nuovo atteggiamento suggerito ed ispirato dalla logica dell’essere, può fare acquistare a chi lo voglia, la vera ed unica identità e coscienza da cui far scaturire una nuova moralità.

Modalità di uso della fantasia morale

Come funziona?
In ogni situazione la fantasia morale suggerisce l’atteggiamento più idoneo per viverla in piena libertà senza alcun condizionamento. Portiamo degli esempi: sei in fila ad uno sportello per pagare un debito di cittadino, bollette per servizi o tasse; ti trovi imbottigliato nel traffico urbano nelle ore di punta e pensi con ansia e preoccupazione al ritardo accumulato per un appuntamento importante; sei attaccato nelle tue convinzioni più profonde da persone insensibili e ignoranti in ufficio o di fronte a chi conta molto per te senza poter reagire; sei abbandonato dalla persona più cara da cui dipendi sentimentalmente: come ti comporti istintivamente?
Sicuramente avvertirai impazienza e fastidio, ansia e preoccupazione, odio e impulso alla ribellione; ebbene, proprio in tali situazioni, abbiamo citato le più banali e comuni, la fantasia morale può venirti in aiuto: devi importi con determinazione e con amore la “prova” del superamento dell’impazienza e dell’impulso a reagire aggressivamente. Come? Nella tua mente, coscientemente per tua deliberata volontà figurati di essere il “grande saggio” o il “santo” o il “maestro” o “l’iniziato” che di fronte a qualsiasi evento accetta e sorride, non perde tempo in critiche o recriminazioni, supera “la prova”, controllandosi e dominando tutte le reazioni consce ed inconsce; esce di conseguenza più forte, più determinato e volitivo dalla apparente esperienza negativa oppure se non sei all’altezza di entrare nel ruolo del grande saggio, recita la parte del rivoluzionario, del ribelle scatenandoti, purché te lo imponga come ruolo da recitare per tua volontà e libera scelta.
Imparerai molto dalle tue reali capacità di reazione, quando rifletterai dopo l’esperienza passando in rassegna il tuo comportamento.
Grazie a tale tecnica le cosiddette sconfitte o esperienze negative possono trasformarsi in vere opportunità costruttive, in quanto risvegliano nuove forze che altrimenti sarebbero rimaste inoperose: chi, infatti, vuole progredire, dovrà trasformare in positive tutte le qualità e le tendenze negative (rivelate dalla numerologia, vedi degli stessi autori, Numerologia per la nuova era, Xenia ediz. già citato). Impugnando la tecnica della fantasia morale, potrà muoversi in una sfera psicomentale molto più reale di quella illusoria e ingannevole, limitata e riduttiva sperimentata dai più; in tale dimensione potrà attingere a quel pensare creativo e vivo che rende liberi.
Se poi non ha una forte volontà e immaginazione, può venirgli in aiuto una tecnica di sperimentazione che si rifà al poeta e scienziato W. Goethe, espressa nell’aforisma: “muori e diventa”, che significa trasformare continuamente se stessi dando agli Ego psicologici un’ampia possibilità di sperimentare nel quotidiano (palestra di vita) diversi aspetti del carattere, diversi e mutevoli modi e ruoli di comportamento, tali da far risorgere chiunque da strati di prostrazione e depressione, ristagno e morte psichica e apatia.

Come?
Per chi si trova in uno stato di stanchezza psichica, di demotivazione profonda, crediamo per lunga e diretta esperienza, che un modo sicuro di reagire potrebbe essere quello di decidere di fare qualcosa, qualsiasi cosa: una telefonata ad un amico/a, preparare un piatto appetitoso, fare sesso oppure decidere di leggere, di scrivere le proprie esperienze, ascoltare musica o ancora immedesimarsi nei problemi altrui senza pretendere nulla in cambio, (esperienza che veramente arricchisce e distoglie dai problemi personali illusori), purché si diventi un personaggio nuovo, vivo e determinato, mosso dall’istinto di vivere con piacere le proprie esperienze, la vita.
Da tale vivere intelligente e saggio scaturisce la concreta esigenza di una nuova moralità più aderente alla vita, creativa di valori più profondi che vanno oltre i tradizionali scontati e ipocriti.
Da tale esercizio costante e continuo nasce la coscienza di Supergiudice Imparziale che suggerisce via via agli Ego i giusti atteggiamenti da assumere nelle diverse situazioni, talvolta trasgressivi rispetto alla comune morale ovvia e repressiva.
La coscienza risvegliata suggerirà questa riflessione: “in questo momento in cui sperimento un grande dolore a causa dei miei limiti e difetti, che il karma colpisce per correggermi, vado risorgendo totalmente nell’energia creativa della fantasia morale in modo da penetrare in ruoli e personaggi, ignorati fino a quel momento”; dunque la forza della fantasia morale nasce dalla sorgente inesauribile della energia pensante creativa che può stimolare a vivere qualsiasi difficile situazione o evento o rapporto poco gratificante, secondo il modo più opportuno e costruttivo per agevolare la crescita personale.

Ulteriori effetti della tecnica
Con la pratica di tale tecnica non si modificheranno subito gli eventi, le situazioni o le richieste karmiche, ma cambierà il rapporto con quegli Ego, che se non sublimati e trasformati in forze positive, saranno la causa di un futuro destino del tutto identico, se non peggiore di quello che si vorrebbe ad ogni costo cambiare e migliorare.
Il mediocre sperimenta sconfitte o vittorie a seconda della remissione o del guadagno morale o materiale che riceve dagli eventi o semplicemente se saziano le brame dei suoi Ego senza illuminarle alla luce della consapevolezza; chi tende all'evoluzione considera vera vittoria quando riesce a controllare e a dominare tutte le reazioni consce ed inconsce dei suoi Ego alle esperienze quotidiane e sconfitta, quando non riesce a fare ciò, lasciandosi sopraffare e condizionare dagli eventi.
Infatti, è possibile disciogliere le false rappresentazioni che fanno soffrire gli Ego solo immergendosi e compenetrandosi nella risvegliata coscienza dove ogni dolore, ogni problema esistenziale e ogni condizionamento si illumina e si compone pienamente.

Applicazione della fantasia morale
Le possibilità di applicazione della fantasia morale sono praticamente infinite; pertanto riteniamo utile riportare altri esempi perché sia possibile comprenderne più a fondo il funzionamento: molte persone si lamentano della scadente qualità dei loro rapporti sentimentali, sono deluse, inappagate e insoddisfatte perché si sentono incapaci di plasmarli secondo i loro più profondi desideri; ognuno vorrebbe essere amato e accettato, capito e stimato dal proprio partner come se ciò fosse un suo diritto; specie la donna più identificata all’aspetto emotivo-sentimentale (yin), porta in sé tale falsa rappresentazione che la spinge a proiettare all’uomo la coscienza yang (maschile) che lei dovrebbe risvegliare e sviluppare in se stessa per rendersi indipendente e autosufficiente almeno spiritualmente. Proprio in tali condizioni occorre vivere quegli ideali che la fantasia morale suggerisce; allora si avrà la netta sensazione che la qualità alle cose la attribuiamo noi con la nostra volontà e con il nostro amore.
Ogni “coscienza risvegliata” non pretende di essere amata, possiede in sé per conquista la massima certezza e vuole che la forza-amore fluisca incondizionatamente tramite lei; sono gli Ego a voler essere amati e considerati, non la coscienza identificata all’energia di amore. E’ molto importante prendere consapevolezza di questo fondamentale errore di impostazione per evitarne altri che comprometterebbero il rapporto con se stessi.
Si può trarre una prima conclusione: tutti i rapporti sentimentali impostati con il proposito di trarne vantaggi troppo egoistici senza far fruttare l’accettazione, la comprensione e la volontà di crescere insieme, sono destinati a fallire perché non resistono agli attacchi, alle prove cui il karma sottopone le coppie, a meno che queste non vogliano continuare il rapporto con falsità e ipocrisia per convenienza.
Infatti, sempre più si nota la fine ineluttabile di relazioni sentimentali, anche di lunga durata, non appena alle prime difficoltà di dialogo si spezza quel tenue filo che le tiene in vita, spingendo i partner alla separazione, all’indifferenza; le cause sono profonde e gravi: mancanza di responsabilità, tendenza ad evadere dalle difficoltà, che in ogni caso, se non affrontate e superate, si ripresenteranno e soprattutto una totale immaturità di coppia nel gestire un rapporto consapevolmente.(vedi Amore e Sessualità consapevoli, L’età dell’Acquario ediz. dello stesso autore)
Per capire quali cambiamenti fare nel comportamento reciproco di coppia per stabilire un rapporto valido, si può ricorrere alla Scienza Numerologica, che è in grado di stabilire quali sono le richieste karmiche individuali in un determinato periodo della vita e quindi, quali cambiamenti apportare alla relazione.
Basta che un partner sviluppi una maggiore comprensione e vera capacità di accettazione dell’altro, disciogliendo qualche Ego testardo, troppo rigido ed egoista per riuscire a risanare il rapporto deteriorato; la riaccettazione dell'altro per proprio volere, per volontà di amore ricrea l’intesa ristabilendo l’equilibrio infranto. Possono avvenire dei prodigiosi cambiamenti tali da risvegliare nuovi impulsi capaci di agevolare la crescita interiore proprio di quel partner che avrebbe per debolezza interrotto il legame.
Molte sono le possibilità che la fantasia morale può offrire ispirando qualsiasi altro “ruolo” con il preciso scopo di riaccendere nel partner nuove forze creative capaci di coinvolgere l’altro in ruoli diversi.
Tale processo creativo, se vissuto con impegno e convinzione, permette di spazzare via ogni limite e residuo di coscienza mediocre e di sperimentare tutte le sfumature della forza-amore.
Chi deluso del suo/a partner, ma desideroso di rinsaldare una relazione in pericolo mettesse in pratica quanto abbiamo consigliato, siamo certi che oltre a sperimentare un nuovo senso di rinascita e una volontà di dare nuova vita e significato al rapporto deteriorato, proverebbe anche gioia per la sua nuova capacità di trasformazione e per la riaccettazione consapevole dello stesso rapporto.
Basterebbe entrare nel ruolo di fratello, di amico, di padre, di consigliere o di maestro o di chi semplicemente prova gioia nel dare disinteressatamente o per la donna, di sorella, di amica di madre ecc.. per stabilire un nuovo rapporto di qualità capace di fruttare la reciproca crescita personale.
La forza della fantasia morale è tale da rivitalizzare gli stati d’animo ristagnanti, piatti e demotivati, dando nuovo vigore a quanto si è cristallizzato nel tempo per abitudine e, se intelligentemente, impugnata può produrre cambiamenti creando nuove cause di un più favorevole karma presente e futuro: infatti, spinge ad accettarsi senza riserve, a comprendersi e ad amarsi, condizione essenziale e indispensabile per poter comprendere, accettare ed amare chi per limite di coscienza, si considera differente, avverso ed estraneo.
Se un individuo impostasse la vita in modo da sperimentare quotidianamente la realtà e l’efficacia dell’aforisma goethiano: “muori e diventa”, potrebbe allargare i suoi orizzonti risvegliando la coscienza reale, perché rinnovandosi attimo per attimo, nel suo divenire, discioglierebbe tutte le influenze ostacolatrici che provocano il senso di morte interiore e ristagno creativo, demotivazione, impotenza creativa e pigrizia; passerebbe ad uno stato di coscienza superiore, che, aiutata dalla fantasia morale, trasforma la propria esistenza e il proprio karma; è un continuo risorgere nella forza del pensiero vivente che, a differenza di ogni altro pensare umano, rende liberi e indipendenti da tutto e da tutti, poiché nulla pretende per sé, se non di concretizzarsi in forme creative.
La pratica della fantasia morale non deve impedire di far fronte a tutti quei doveri e impegni che il quotidiano esige, sarebbe altrimenti una vera evasione dalle richieste karmiche; viceversa, se ben usata con intelligente e consapevole misura, può stimolare e suggerire il giusto atteggiamento verso qualsiasi richiesta dell’attimo presente, arricchendolo ed elevandolo a “simbolo vivente”, di prova densa di significati per tutti gli Ego che formano l’entità umana. Ogni evento, ogni situazione anche insignificante, deve trasformarsi in pretesto-occasione per sviluppare facoltà nuove o potenziare quelle già acquisite, ciò perché ogni Ego venga agevolato nella sua attività partecipe dando il meglio di sé.
Chiunque lo voglia e sia maturo, può stabilire un fiducioso rapporto con se stesso e con il mondo circostante rendendosi di conseguenza strumento efficiente delle forze cosmiche che si esprimono nella forza amore tramite quel pensare vivente, creativo e attivo che per sua natura cosmica trascende ogni limitato ed egoistico pensare, sentire volere e agire umani.
Da molteplici segni è facile capire che si vive “nell’epoca dell’anima cosciente”: tutti si sentono coinvolti e intrappolati nella lotta quotidiana contro tutto e tutti, iniziando dai rapporti più stretti personali e sociali senza ideali e valori saldi ed efficaci cui appoggiarsi. Si sente tuttavia nelle persone più mature un fermento indefinibile che risveglia soprattutto una profonda esigenza di conquistare l’indipendenza interiore, la fiducia in se stessi, la spinta verso una più libera sperimentazione, specie in quelli, che seguendo una morale repressiva, hanno dovuto reprimere i desideri istintivi di vita dei loro Ego. Questi, trascurati e repressi, risorgono con prepotente vitalità, perché esigono sperimentarsi per riconoscersi e riconquistare una piena autonomia, delusi e stanchi di vivere in una “prigione” comune le cui sbarre sono comportamenti, atteggiamenti, rappresentazioni e valori privi di una propria identità e originalità.
Tali forze egoiche naturali premono e agognano di venire saggiamente guidate da una coscienza superiore, perciò è indispensabile e urgente il risveglio del Supergiudice Imparziale che è una tenue ma sicura proiezione umana della più elevata coscienza eterna, essenza reale di ogni creatura.
Perciò chi vuole agevolare la sua crescita evolutiva dovrà farsi consapevole di se stesso, delle sue potenzialità e limiti e sviluppare la comprensione verso tutto ciò che per suo limite considera estraneo, diverso, nemico ecc…potrà così ritrovare la sua identità e coscienza perdute diventando spettatore dell’attività caotica dei suoi Ego e trasformarsi, tramite l’uso della fantasia morale, in guida infallibile, maestro, padre, consigliere ed amico degli stessi.
Nascerà un nuovo rapporto che nessun mediocre può concepire: la coscienza lucida e obiettiva che guida gli Ego in un percorso evolutivo esigendo la concreta realizzazione del proprio compito karmico.
Prima conseguenza positiva: chi si fa capace di usare la fantasia morale, può debellare e disciogliere quel complesso di frustrazioni egoiche, di impotenza, di sfiducia, di paure e impedimenti consci ed inconsci che si trasformano, se non rimossi, in cause di malattie; come seconda conseguenza, avrà la certezza di seguire “il senso della vita”, di sentirsi tutt’uno con la legge del karma operante in quanto ha prodotto in sé il cambiamento, la trasformazione voluti dalla stessa legge.
Lao-Tze, fondatore del taoismo, a riguardo sentenzia: “Io giungo senza camminare, io prendo senza tendere le mani”, ciò vuol dire che ognuno deve conquistarsi la serena condizione interiore di pienezza e di positività realizzativa avendo cura di sciogliere in ogni istante le negatività nel sentire, pensare ed agire che possono ritardarne la concretizzazione sul piano sensibile.
Cause profonde dello squilibrio psicofisicomentale
Abbiamo constatato che la insoddisfazione, la demotivazione, la delusione che accompagnano molte persone nella giornata, nascondono cause molto profonde che è indispensabile scoprire e disciogliere per mantenere un perfetto equilibrio psicofisicomentale.
Una di queste è senz’altro dovuta al fatto che la maggioranza degli individui mediocri evade dalle richieste del proprio karma (moltissimi ignorano che cosa sia) cioè dai doveri che la vita in tutti i suoi aspetti impone oppure per eccessivo calcolo contamina l’attimo presente.
Da ciò la necessità di passare in rassegna ogni sera il contenuto della giornata per scoprire, oltre agli eventi positivi, anche gli errori, le azioni che hanno ferito gli altri in modo da riparare al più presto al danno con altrettanta forza d’amore; ciò eviterà il conseguente pareggio karmico in vite successive. Chi si è risvegliato alla coscienza di Supergiudice esprime approvazione o disapprovazione per quanto pensano e agiscono i suoi Ego durante il giorno.
Può ritenersi fortunata la persona che in ogni attimo può dare il suo massimo contributo alla richiesta karmica, ricorrendo alla fantasia morale che le suggerisce momento per momento l’atteggiamento, il ruolo, l’idea giusta da concretizzare, senza contaminare o condizionare il suo agire con le influenze delle forze opposte all’evoluzione; solo in tal modo, a fine giornata, potrà diventare consapevole di aver vissuto l’eterno in sé e quindi sentirsi pienamente soddisfatto, felice e realizzato totalmente.
Chi tende all’evoluzione, a vivere da attivo, dovrà sempre più sperimentare tali processi descritti, se vorrà trovare la sua vera libertà e la coscienza dell’eternità.
Non è purtroppo concesso di vivere tale esperienza a coloro che sono pigri per tendenza, apatici, annoiati e demotivati o evadono dalle varie richieste che l’attimo presenta; questi sentiranno sicuramente il peso del loro esistere e il continuo rimorso inconscio per quanto non fanno, l’impotenza e la frustrazione, la sconfitta e il ristagno, la paura e la ribellione perché incapaci di esplicare il loro compito evolutivo e di modificare le forze negative dei loro Ego in positive.
Basterebbe autodeterminarsi nel compiere azioni anche insignificanti per risorgere interiormente, per calarsi nei panni di un personaggio amato, in un ruolo desiderato ed agire di conseguenza per frantumare tutti i possibili contenuti addensati nell’inconscio e aprirsi al senso della vita che scorre irripetibile inesorabilmente.
Sta alla libera volontà di ognuno impugnare la fantasia morale per modificare la sua esistenza, quindi il karma presente e futuro; quanto il mediocre considera unica realtà, è per il risvegliato un’illusione perché sa per esperienza che ciò che egli immagina con totale impegno, con slancio creativo e vive intensamente, è più reale di ogni realtà percepibile con i cinque sensi, perché la forza dell’immaginazione, della fantasia morale lo innalza alle dimensioni dove quanto vuole e vive è realtà assoluta.
Ognuno in sintesi può diventare l’attore che desidera essere o trasformarsi nel ruolo che vorrebbe vivere nella vita e contemporaneamente in spettatore lucido e obiettivo dei suoi processi interiori; oppure diventare l’abile regista capace di guidare, di consigliare ed assistere con saggezza e massima comprensione ogni Ego nel suo sperimentare abbandonando la limitata coscienza mediocre, per entrare in un rapporto cosciente con i suoi molteplici Ego psicologici diventandone maestro, consigliere e guida amorevole.
Ciò è possibile solo se si risveglia la nuova coscienza di Supergiudice Imparziale e si usa la fantasia morale per innalzarsi in quelle dimensioni in cui sarà possibile realizzare obiettivi e aspirazioni.
Da questa magica operazione dipende il reale sviluppo evolutivo in perfetta armonia con la legge del Karma.

Esercizi
I seguenti esercizi fanno capire meglio come applicare lo strumento della fantasia morale nei diversi casi: 1) Rapporti sentimentali: è molto frequente provare stanchezza e incapacità creativa, incomprensioni e fastidio, desiderio di riacquistare la propria indipendenza e libertà per non sopportare le tensioni quotidiane; se tali sensazioni e impulsi sono forti, c’è pericolo che un legame anche di una certa qualità vacilli e rischi di rompersi; vediamo come si può riportarlo ad un livello soddisfacente e sempre più sicuro: cerco innanzitutto di crearmi con la mia fantasia o immaginazione un personaggio speciale, un eroe (tratto dal mio inconscio o dalle mie letture), pieno di mille risorse perché sa trovare per ogni situazione, anche negativa e difficile, la formula giusta per trasformarla in positiva; poi lo visualizzo fortemente e cerco di penetrare nel suo ruolo assumendo un certo comportamento: mai stanco, sempre disponibile verso l’altro/a, libero e indipendente e capace di trovare in ogni momento la giusta azione serena e piena d’amore.
Tale tipo di esercizio può essere applicato anche all’attività lavorativa, quando si incontrano difficoltà e contrasti, apatia o ribellione e insofferenza: con la immaginazione mi figuro di essere un lavoratore pieno di energie che usa a proprio vantaggio, come se fossi io il proprietario o il responsabile diretto dell’attività che solitamente devo svolgere; perciò lavoro con lena con interesse e piacere assumendo un ruolo attivo e creativo.
Se si ha il coraggio di provare, si noteranno concreti, positivi e soddisfacenti risultati che influenzeranno notevolmente la qualità della vita e spingeranno a trasformarsi cambiando atteggiamento verso i comportamenti istintivi karmici che limitano e appesantiscono la vita quotidiana. Ci si sente risorgere a nuova vita, più consona ai nostri intimi desideri di progresso e miglioramento.
A dimostrazione di ciò, ricordiamo il caso di una persona amica, che per una serie di circostanze karmiche negative, si è trovata in carcere improvvisamente senza avere commesso alcun reato (come risultato al processo), per 425 gg rinchiuso in una cella con 6-8 detenuti in attesa di giudizio per reati più vari. Disperazione più assoluta (non sono valse preghiere, meditazioni, formule di autoterapia per recuperare un certo equilibrio) per la limitazione ingiustificata della propria libertà e per il modo traumatico dell’arresto in pubblico.
Tuttavia la persona ci ha confidato nelle sue lettere dal carcere di aver trovato l’unico modo validissimo per recuperare il suo equilibrio( per non impazzire!) nell’esercizio della fantasia morale: in alcuni momenti della giornata, si immaginava fuori, libero in grado di godere delle cose e dei piaceri cui era abituato( è un viveur), il mangiare, il sesso, gli spettacoli teatrali, le gite e il suo lavoro libero e creativo, come se fosse realmente ritornato alla sua vita normale.
L’aspetto più interessante di tale vicenda è che ha capito per esperienza che sono più reali i pensieri e le immagini create coscientemente che la concreta realtà quotidiana.
Tale strumento è ottimo anche per vivificare e movimentare la monotona e ripetitiva esistenza quotidiana; è sufficiente seguire le stesse modalità per gli aspetti precedentemente spiegati e adattarle a tutte le situazioni, circostanze e rapporti che si vivono giorno per giorno.
Provare per credere!!

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.IV: Spiriti umani nell'altra dimensione: gli UFO

CAPITOLO IV

Spiriti umani nell’altra dimensione: gli UFO

L’argomento UFO suscita sempre grande curiosità e interesse, perché il solo parlarne apre lo sguardo su nuovi orizzonti e livelli evolutivi. Diverse sono le opinioni sulla loro reale natura e diverse le ipotesi sulle modalità di contatto con gli uomini della terra.
Molte persone sono convinte di averli contattati e di poterli incontrare addirittura su appuntamento astrale, anche se questa minoranza di gente, dotata di capacità sensitive e medianiche, stenta a farsi credere dalle comuni persone, che stanno con i “piedi a terra” e sembra che racconti fantasie, ma una realtà deve pur esistere dietro questo fenomeno di cui si parla ormai da molti decenni.
Noi abbiamo rivolto a Stewo una semplice domanda per conoscere cosa si nasconde dietro questo fenomeno: Chi sono gli UFO?

Stewo: Noi uomini viviamo nel modo fisico governato dalle leggi del tempo e dello spazio: passato, presente e futuro in successione e le tre dimensioni spaziali sono i punti fermi per muoversi e comprendere la realtà fisica terrena.
Esiste però un’altra dimensione spazio-temporale, non legata all’orologio e alla distanza; in essa si incontrano anime disincarnate e si incrociano storie diverse, ad esempio gli UFO, che rappresentano spiriti umani, già vissuti in terra, che dal passato riaffiorano al presente e si proiettano nel futuro.
Mettiamo però un punto fermo: siamo sempre noi esseri umani, destinati a vivere le nostre esperienze sulla terra, compresi gli UFO.
Il binomio uomo-terra è fisso, notevoli possono essere le manifestazioni della vita psichica e spirituale umana a diversi livelli evolutivi. Nel passaggio sulla terra durante le innumerevoli incarnazioni umane si lasciano tracce delle civiltà create dalla forza pensiero dell’uomo, che alla fine di un ciclo o al culmine della parabola ascendente diventano incomprensibili ai più per la loro profondità. Gli UFO sono la chiara dimostrazione che intere generazioni hanno fatto dei cammini evolutivi molto alti, raggiungendo quasi la perfezione ma, per ragioni legate al progresso spirituale e materiale terreno, ad un certo punto scompaiono lasciando tracce materiali e spirituali (Atlantide), residui di un qualcosa già vissuto e rimasto a noi in eredità, spesso non capito. Ma ciò è testimonianza di un qualcosa accaduto nella corrente ciclica generazionale evolutiva e che sicuramente accadrà di nuovo in forme e manifestazioni diverse nel tempo e nello spazio.
Nel continente scomparso Atlantide gli uomini facevano quello che facciamo noi adesso, compreso il volare; per non andare troppo lontano, nella civiltà egizia si facevano calcoli e si producevano oggetti che facciamo anche oggi.
Quindi all’apice di ogni civiltà, il progresso umano era arrivato, naturalmente in circostanze di tempo e di spazio diverse, dove è arrivato ora, dove ora siamo.
Ma allora che guadagno abbiamo avuto noi di questa epoca?
E’ terminata da tempo la parabola ascendente del progresso, si è ritornati in basso, pienamente coinvolti nel mondo materiale ma per risalire con motivazioni, scopi e aspetti di maturazione diversi. Gli UFO mostrano questi strascichi, questi lasciti del passato e si proiettano nel futuro della nostra terra e non di altri mondi, perché la cosa certa, afferma Stewo con forza, è che la terra è il luogo dove si manifestano le incarnazioni, la vita e la morte umane, e gli UFO vi sono legati.

Coord.: Ci sono molte persone che li avvertono, ci parlano e li vedono manifestarsi con oggetti volanti; è il caso di credere a queste loro testimonianze?

Stewo: Sono presenze reali, esistenti ma nella dimensione spazio-temporale parallela a quella umana, mi spiego: mentre voi siete in questa stanza, in questo momento, esiste anche un’altra dimensione che varia con il tempo che passa, ebbene in questa dimensione spazio-temporale si manifestano queste entità e chi è ricettivo, sensitivo con doti medianiche, le percepisce, le vede, le sente, ci dialoga, perché ha capacità extrasensoriali che non tutti possiedono (è questo l’aspetto determinante per percepirli).
C’è da considerare un altro aspetto molto importante di questa realtà, che spesso viene confuso con gli UFO: parecchie presenze definite tali, in realtà sono manifestazioni energetiche di altra natura.
Esistono sul piano astrale forti entità capaci di esprimersi anche sul piano fisico spostando oggetti, materializzando cose, creando situazioni abnormi, incidendo fortemente nel presente anche materialmente; queste sono confuse con gli UFO ma non hanno niente a che vedere con essi, si presentano come forze-luce, velocissimamente mobili anche nel cielo. Sono queste le energie che vengono erroneamente considerate uomini superiori, extraterrestri provenienti da altri pianeti, portatori di nuove civiltà, ma non sono stati uomini come gli UFO.
Noi invece, rispetto agli Egizi, ai Persiani o agli Indiani antichi, siamo UFO e gli uomini del 3000 o del 4000 saranno UFO per noi, ma in realtà siamo sempre gli stessi, siamo noi che attraversiamo diversi livelli evolutivi nelle incarnazioni.
Quando parliamo degli UFO provenienti dal futuro, abbiamo a che fare con entità umane molto elevate. Queste scelgono, per loro volontà: epoca, secolo e la situazione opportuna per scendere e manifestarsi e quindi vivere sulla terra in dimensioni diverse di tempo e di spazio per comunicare i loro messaggi spesso ancora incomprensibili.
Questo bisogna capire: terra e dimensioni diverse che si possono paragonare a tante finestre, a tanti canali, a tante epoche, ma siamo sempre gli stessi: io e tu Laura, eravamo Stewo e Laura in Atlantide, nel 300, nel 500 d.c. e lo saremo nel 3000.
In questo continuo cammino verso la perfezione, lasciamo delle testimonianze: oggetti, materie ed energie, che vengono definite UFO dalle generazioni successive. Dagli uomini del medioevo saremmo considerati UFO: la televisione, l’auto, l’aereo, le navicelle spaziali, la radio ecc, tutte le invenzioni e le scoperte del nostro tempo, sono UFO per le generazioni passate e anche per quelle future, in quanto il nostro grado di intelligenza e di conoscenza scientifico-tecnica, è altissimo e, anche se sarà superato dalle generazioni future, è sempre un punto di arrivo nella parabola ascendente verso la conquista del mondo fisico.
E’ risaputo che in molti laboratori, specie in America del nord, sono conservati parecchi oggetti ritrovati che non hanno una precisa collocazione spazio-temporale, sono stati scoperti ma non sono presenti in natura né sono riproducibili, oltre ad oggetti ci sono corpi di fattezza umana.
Siccome non sapete da dove vengono con precisione, li chiamate UFO, ma sono testimonianze che rimangono sull’unica realtà che conta e che resta ferma nel tempo, come teatro delle vicende umane: la terra.
Coord.: Che attendibilità hanno i messaggi UFO?

Stewo: L’attendibilità e il valore del messaggio captato, dice Stewo, dipendono molto dalla capacità di interpretazione e di descrizione del contenuto stesso da parte del mezzo cioè sono determinati dalle qualità e dalla forza dello strumento umano che lo recepisce. In genere, se vogliono comunicare qualcosa, gli Ufo trovano la persona giusta al momento giusto, poi bisogna vedere che grado di credibilità questa può avere in relazione con gli altri.
Gli UFO dei tempi futuri appaiono a persone che restano bambine, ingenue e semplici, con le quali instaurano una specie di gioco-favola, per cui difficilmente queste persone sono credute oppure si servono di geni talmente dissociati dalla realtà che non vengono nemmeno considerati normali. E’ chiaro che si servono di persone che rappresentano i due estremi della gamma evolutiva umana: il semplice e il genio incompreso, perché è molto difficile e spesso ancora incomprensibile il contenuto dei loro messaggi per la gente normale: spesso ci sono preannunci di verità e previsioni di conquiste tecnico-scientifiche che si affermeranno nel futuro. Precorrono i tempi futuri umani.
Il consiglio che do a chi si lascia troppo coinvolgere da questo intrigante, oltre che interessante aspetto della realtà extrasensoriale, è quello di sviluppare sempre e in ogni occasione, la consapevolezza, la comprensione e l’accettazione della realtà quotidiana: vivendo questa con equilibrio e amore si cresce illimitatamente, siamo legati alla terra e questa è la nostra palestra, non è saggio evadere da essa per rincorrere realtà ultrasensibili difficili da decifrare.

Coord.: Perché le testimonianze degli UFO sono quasi tutte in America?
Stewo: Si trovano in America, perché noi europei siamo figli della consapevolezza e della ragione e abbiamo una storia consolidata per millenni da conquiste in tutti i sensi; l’America invece è un nuovo continente, aperto all’impossibile e a creare la nuova storia futura su basi tecnologiche.
Gli americani non hanno una storia come gli orientali e noi europei, che abbiamo lavorato nel campo della ragione e della crescita interiore e meno in quello delle conquiste tecnologiche avanzate in proporzione al nuovo continente. Poi sono manipolati e condizionati in queste ricerche da governi molto potenti economicamente e politicamente, che sottraggono ai popoli dell’antico continente tutte le prove di storie particolari del presente e del passato e anche del futuro.
Anche nella biblioteca vaticana esistono documentazioni provenienti dal passato che abbiamo conosciuto per altre vie oggi, ma che i depositari occulti conoscono da sempre e non vogliono che si sappiano.

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.III: Disastri provocati dall'uomo

CAPITOLO III

Disastri provocati dall’uomo: le tragedie aeree

E’ un periodo in cui avvengono continuamente tragedie comuni con centinaia di morti, specie per la caduta di aerei. Sorge una domanda: quali vie misteriose segue il Karma per colpire persone che apparentemente non hanno legami fra loro, non si sono mai viste prima dell’imbarco, si trovano riunite per alcune ore e poi, se non succede nulla, ritornano ai loro affari?
Siccome esiste sempre un disegno dietro ogni evento umano, noi vorremo sapere: come si spiegano le tragedie aeree?

Stewo: Questi tragici eventi rappresentano pagamenti karmici comuni: sono persone tutte simili per determinate caratteristiche, che insieme potenziano il pagamento; anche se sono 100, 200 o 400, tutte raccolte nell’aereo, in realtà hanno tutte le stesse affinità, le stesse problematiche e per questo dividono un destino comune.
La disgrazia comune con sofferenze intense ma rapide è la loro forma di pagamento che però permette loro di ottenere un abbuono e un guadagno maggiore nella prossima reincarnazione.
La cosa affascinante, dice Stewo, è che sono esteriormente tante persone diverse ma vestite, interiormente in un unico modo: hanno qualità caratteriali, di karma, psicologiche e generazionali comuni, destinate misteriosamente ad un futuro lavoro comune. Bambini, vecchi, donne e uomini sono tutti simili e accomunati da questo destino comune.
I pochi che si salvano in queste tragedie, sono capitati lì per ragioni diverse, per fare di quel colpo di fortuna una occasione di riflessione profonda e forse per iniziare un cammino di conoscenza e di trasformazione interiore.
Le persone decedute non si lasceranno mai nelle prossime reincarnazioni ed avranno sempre contatti facendo sempre delle azioni che alla fine costituiscono come tanti elementi di un unico disegno geometrico.
Avranno legami sottili e nascosti, non necessariamente di sangue, che gli permetteranno di fare cose comuni, magari a distanze fisiche notevoli, in continenti diversi, lavorando per ideali comuni, per gli stessi scopi e con le stesse intenzioni.

martedì, ottobre 02, 2007

[Da"Il Destino Umano"] LA VERA LIBERTA' CONCESSA ALL'UOMO (Parte3)

PARTE3
LA VERA LIBERTA' CONCESSA ALL'UOMO
Per concludere il discorso sulla libertà, è opportuno riassumere gli aspetti principali ed essenziali di questo strumento di autorealizzazione attraverso la tecnica dell’azione libera:

1) l’azione libera scaturisce dalla volontà di compiere un’azione suggerita da un’idea attinta dal proprio bagaglio di valori, concetti e pensieri da realizzare per AMORE dell’azione stessa, cioè senza aspettarsi in cambio risultati che soddisfino solo gli Ego psicologici non sublimati (ancora influenzati da Arimane e Lucifero), ma per il puro piacere di concretizzare un’idea personale scelta liberamente, non imposta da alcuna autorità morale o esteriore;

2) la libertà perduta si può riconquistare accettando totalmente ordini e imposizioni, coercizioni e limitazioni, tutto ciò che condiziona e costringe e incatena l’anima e la mente; vivere tali restrizioni come un pretesto irrinunciabile scelto dal Supergiudice risvegliato per stimolare e sviluppare tutte le qualità e facoltà assopite, è un’occasione e una scelta preziosa per esprimere l’AMORE e impossessarsi di nuovo del bene prezioso, la libertà;

3) per realizzarsi attraverso l’azione libera per amore dell’azione stessa, occorre però esercitarsi costantemente con coraggio, iniziando specialmente dalle situazioni più varie che si presentano nel quotidiano: relazioni con le persone più vicine, famiglia, partner, colleghi di lavoro, coinquilini ecc… e/o scegliendo un campo specifico di lavoro o di attività in cui realizzare idee innovative servendosi anche della tecnica della “fantasia morale” (vedi relativo strumento).

Considerazioni e sentenze

Chi non prende piena coscienza che tutti i suoi comportamenti, i suoi gesti, il suo modo di esprimersi e le varie rappresentazioni sulla vita e su tutte le sue manifestazioni, se non illuminati dalla consapevolezza, sono sapientemente congegnati e ispirati da una o dall'altra logica da noi descritta (Arimanica o Luciferica), non è ancora maturo per un reale risveglio di coscienza, quindi è incapace di pensare, sentire, volere ed agire da libero.

La logica dell’amore, tramite la quale si esprime l'evoluto, trascende ogni mente umana (la grande ingannatrice) e si manifesta solo quando dinanzi ad una qualsiasi richiesta dell'attimo si è pronti e capaci di vivere ed attuare: il "Non io agisco, non i miei Ego bensì il Principio Superiore tramite me" o l'altra simile che fa dire in piena coscienza: "Non io amo, non qualche mio Ego per scroccare certezze, bensì la forza Amore tramite me fluisce incondizionatamente sulle anime che contatto".

Diventa spesso "spettatore" o “spettatrice” della pellicola che si svolge in te, autosservati spesso, in tal modo agevolerai la tua disidentificazione dagli Ego che ti formano e al tempo stesso trapasserai sempre più nella coscienza di Supergiudice Imparziale identificandoti in essa, tua vera identità. Constaterai immediatamente un reale cambiamento. Non dirai più: "Io sono pauroso, io sono geloso, io sono malato, ecc.”, bensì: "Io assisto alla gelosia che sento agitarsi in me"; ed altrettanto: "Io assisto alla malattia che mi ha colpito", ecc… con lo stesso naturale distacco che sento verso chi mi narra un suo problema. Non è questa una magnifica ed importante conquista?

L'autosservazione continua, agevola l'acquisizione della consapevolezza e tale possibilità permette di ispirare, stimolare e guidare i propri Ego psicologici nella loro indispensabile sperimentazione.

L’amore annulla la separatività e penetra nell’essenza profonda dell’essere.

Quando un qualsiasi individuo tramite un costante e impegnativo lavoro su se stesso si rende capace, attraverso una consapevole sperimentazione dei suoi Ego psicologici, di liberarli da ogni loro dipendenza dalle potenze dell'ostacolo e quindi di trascenderli, solo allora gli sarà consentito di vivere totalmente dinanzi a qualsiasi richiesta karmica le due grandiose esperienze cristiane.
Se la prima: "Non io agisco ..." ecc. rende liberi al punto di sperimentare l'eternità possibile all'uomo, distruggendo tutte le false rappresentazioni che fanno credere che sia possibile a tutti "il cosiddetto “libero arbitrio" indipendentemente da ogni risveglio di coscienza, la seconda: "Non io amo..." ecc. distrugge totalmente tutta una serie di false rappresentazioni ed atteggiamenti che illudono al punto da far credere che annullando ogni egoistico sentire, finisca ogni forma di Amore.

Chi dipende dall'essere che ama, non può assolutamente sperimentare la vera forza amore e quindi il reale possesso del suo/a sua partner, se non ne diventa indipendente e non condizionato. Spesso le spinte sentimentali, i grandi innamoramenti sono null'altro che pagamenti karmici materiali o morali, che precludono di sperimentare la vera libertà e il vero amore, ingannando e illudendo ogni partner implicato nell'esperienza.

Chi cerca al di fuori di se stesso con affanno “quel sommo bene che solo in sé nasconde”, non è ancora libero dalle influenze delle potenze ostacolatrici, in quanto loro strumento inconscio. Chi, invece, si è riconosciuto al di là della sua mediocre coscienza, in quella nuova risvegliata coscienza di Supergiudice Imparziale, quale spettatore lucido e obiettivo, imparziale e quindi identificato ad essa, diventa legge operante e strumento della logica dell'essere o dell’amore tale da sperimentare in ogni attimo la sua vera eternità e libertà.

Chi non sente di essere parte integrante dell'umanità intera e l'umanità parte di se stesso (agglomerato di Ego), non ha sperimentato la sua vera libertà, in quanto ancora identificato ad una coscienza sottilmente egoica, separata sia dalla coscienza eterna sia dal resto dell’umanità.

Il "risvegliato" acquista la facoltà di leggere dietro le parvenze umane, diventa veggente al punto di riconoscere da tutti i possibili comportamenti umani, dalle parole e da altre sottili percezioni che riceve a contatto di persone e situazioni, eventi, notizie e cose, da quale logica sono esse filtrate (per agevolare tale veggenza è indispensabile diventare neutri, distaccati ed indipendenti da tutto quel complesso di giudizi e critiche che riflettono il "secondo me" dei propri Ego). Questa è una verità inconfutabile e sperimentabile solo da coloro che hanno raggiunto nel risveglio una vera maturità di coscienza. Per ogni comune mortale intrappolato in una coscienza limitata, ridotta e priva d'identità, quanto detto è senza significato, un agglomerato di parole senza senso e scopo.

Come potrebbe un "non vedente” nato, distinguere il colore del mondo che lo circonda?

Individuare le reazioni consce ed inconsce di un qualsiasi Ego, che viene colpito dal karma per chi si "autosserva spesso" non è cosa difficile, ma scoprire le varie dipendenze del pensare, sentire, volere ed agire verso l’una o l'altra logica dell'ostacolo, è più complicato, come scoprire il tipo e la qualità del rapporto che gli Ego hanno con le due potenze. Ciò diventa sempre più indispensabile per scoprire che inconsciamente tali dipendenze egoiche si proiettano alle persone, agli eventi e alle situazioni che il Karma invia.

E' pertanto indispensabile, se si vorrà costruire un valido rapporto, diventare consapevoli del sottile e subdolo gioco delle proiezioni, per evitare le influenze di tali potenze ostacolatrici e quindi, agire in piena libertà azioni capaci di agevolare la reciproca crescita evolutiva.

Al di là di tutte le parole, dei concetti che esse esprimono, al di là di tutti i moduli di comportamento, al di là di tutte le filosofie, di tutte le religioni, di tutte le dottrine e di tutte le conoscenze scientifiche, umanistiche ed esoteriche e di quanto esse intendono esprimere, al di là di ogni sapere e intelligenza, ispirazione, immaginazione e intuizione, virtù, facoltà e poteri soprannaturali, VI E' UN’ENERGIA PENSANTE DI AMORE", essenza di tutto il creato e fonte inesauribile di vita, che tutto trascende, sia l’umano concepibile, pensabile e fattibile sia il vivente, udibile, visibile e tangibile, L’IO SONO.

Tutto ciò che è in continua evoluzione e movimento, deve diventare un veicolo per penetrare nella energia pensante di amore. Ma solo ai pochissimi evoluti, maturi tra i maturi, è concesso di penetrare nella essenza stessa, dove nessun mortale potrebbe resistere un solo istante in quanto regno della luce accecante, delle altezze inaccessibili e della vita eterna.

L'evoluto, che ha trasceso tutti i suoi Ego, penetra e si fonde totalmente alla energia vivente ed eterna di amore, diventandone degno strumento in grado di farla fluire in concrete e benefiche azioni incondizionatamente sulle persone che contatta.

N.B. E’ bene che si capisca una volta per tutte che EVOLUTI si diventa attraverso sacrifici, sapienza umiltà ed esercizio continui; tutti lo possono diventare!!!

Nota: I correttivi karmici sono esperienze dure, difficoltà e ostacoli che si attirano inconsciamente per stimolare l’individuo a migliorarsi sviluppando qualità mancanti del proprio carattere.