sabato, agosto 26, 2006

INTRODUZIONE - "Il Destino Umano?"

IL DESTINO UMANO?
SCELTA E CREAZIONE LIBERA E ORIGINALE
DELL’INDIVIDUO

Gli strumenti indispensabili per acquisire un perfetto equilibrio psicofisicomentale in armonia con le richieste karmiche individuali

INTRODUZIONE

Alcune riflessioni e consigli sull’uso di questo libro: ritengo per esperienza che prima o durante un percorso di maturazione personale sia essenziale conoscere la legge del karma e della reincarnazione, altrimenti tutto ciò che si conosce e si tenta di costruire è come se fosse senza fondamenta, come costruito sulla sabbia del mare.

Il lettore attento si domanderà quali sono le motivazioni profonde di questo libro, scritto da molti anni ed uscito solo in questo preciso momento storico, un momento in cui si sono scatenate le più potenti forze offuscatrici dei valori più sacri: il rispetto della vita e della libertà, che hanno sempre sostenuto con speranza il pur difficile cammino evolutivo degli uomini.

La prima risposta è la seguente: in mezzo al caos politico economico e sociale nel mondo: guerre e stragi, violenze di ogni tipo e sconvolgimenti naturali, occorre rafforzare l’Io individuale, cioè quella forza e capacità di rispondere nel profondo essere con rinnovato e più potente amore alle paure, alle ansie e alle angosce quotidiane: “Il male serve a stimolare sempre più bene”.
Ciò in pratica significa accettare ogni situazione personale e sociale a livello planetario, con una spiegazione che non si soffermi solo sugli aspetti esteriori: difficoltà di situazioni economiche, sociali e politiche, di relazioni interreligiose e culturali e di comunicazioni interpersonali ecc.. e sui soliti giudizi pessimistici e negativi che sono sulla bocca di tutti nei momenti tragici disastrosi collettivi, ma con lo stimolo a ricercare dentro di noi le risposte individuali ad ogni problema; sì, sono dentro di noi le risposte giuste ad ogni problema, sempre presenti ma velate e offuscate da pregiudizi, da ignoranza di certe leggi che governano saggiamente i destini umani e il cosmo intero.
Gli strumenti e le tecniche, di cui si tratta nel libro, servono proprio a risvegliare e ad esercitare tutte le potenzialità sopite individuali per entrare consapevolmente nel meccanismo, diciamo pure, nel gioco del destino umano, che è sempre creazione originale, spesso inconscia, ma originale dell’individuo.

La seconda motivazione
è che, indipendentemente da qualsiasi altro scopo, anche alto, ogni persona dovrebbe imparare a riconoscere e a sviluppare con piacere le illimitate potenzialità della mente e della psiche ed esercitarle nella quotidianità, per dare un senso gratificante alla propria esistenza. Perché, leggendo il libro, si capisce che ogni piccolo ed insignificante evento quotidiano dà un messaggio a chi lo vive, che è un’unica occasione irripetibile per realizzare un’idea, una aspirazione, un desiderio o una parte di un progetto di vita godendo anche gioie e soddisfazioni della vita.
In tale ottica la esistenza diventa una palestra attrezzatissima, per esercitare con piacere e libera scelta i muscoli dell’anima e della mente ( però spesso fanno male per il troppo esercizio!!).
Vi preghiamo di non sorridere, perché è una realtà inconfutabile che, quando si entra nel ruolo della persona che vuole provare la sua libertà e creatività con determinazione, gli eventi e le situazioni della vita diventano occasioni e pretesti per conoscersi meglio e più a fondo e per iniziare una sostanziale trasformazione di se stessi.

Altra motivazione è la seguente: aldilà delle preoccupazioni di carattere strettamente personale nel quotidiano, lotta per la sopravvivenza in tutte le sue sfumature, è giusto che ogni individuo diventi consapevole di essere una meravigliosa e misteriosa manifestazione fisico spirituale dell’energia creatrice (l’Io Sono); come tale dovrebbe essere riconosciuta, apprezzata e soprattutto sviluppata per salire sempre più in alto nella crescita personale; infatti, noi uomini siamo creature perfette, diremmo meglio perfettibili, e come tali dovremmo mirare sempre più in alto verso la perfezione.
Nelle nostre intenzioni le tecniche, di cui tratteremo nel libro, sono adatte ad indirizzare tutte le energie potenziali psicospirituali per raggiungere la più perfetta autorealizzazione, accettando però il karma come strumento consapevole libero ed originale del proprio destino presente e futuro.

Ed ora poche parole sull’uso migliore del libro: è consigliabile leggerlo tutto con calma e attenzione per avere una visione totale del contenuto (si avranno intanto degli importanti stimoli alla conoscenza di sé e a seguire un certo cammino) e per appropriarsi finalmente dei giusti pensieri, fondamentali per capire anche la funzione delle forze cristiche in rapporto al karma umano. Poi successivamente, è opportuno comprendere quale indirizzo specifico si vuol dare alle proprie energie psicospirituali per raggiungere la più completa maturazione personale. E’ infatti un libro attivo ed operativo che stimola a seguire un percorso individuale di crescita liberamente scelto; se non raggiungesse tale scopo, avrebbe fallito il suo obiettivo principale.
A tale proposito proponiamo dei percorsi o itinerari per sviluppare specifiche qualità e facoltà tali da far superare anche pesanti impedimenti sul proprio cammino evolutivo.


Esempi di itinerari da seguire

Per superare insoddisfazione e insofferenza o ansia ed angoscia che impediscono di raggiungere un sano equilibrio nel vivere quotidiano, consigliamo di seguire l’itinerario n. 1, partendo dalla lettura dello strumento: La tecnica dell’attività fisica e continuare con L’autodeterminazione cosciente che offre concrete possibilità di vivificare la monotona e ripetitiva quotidianità e quindi con Il vero volto dell’attimo, per apprezzare ogni attimo fuggente.

Itinerario n. 2 : per risvegliare la coscienza superiore e scoprire la propria vera identità, L’autoconsapevolezza seguita da La vera libertà concessa all’uomo che fa capire come raggiungere la piena e libera espressione della personalità attraverso la conoscenza e la sperimentazione delle forze dell’ostacolo; quindi, L’autodeterminazione cosciente per abituarsi ad un uso consapevole della volontà e per rafforzare il potere determinante dell’Io Superiore; poi, La fantasia morale che apre alla mente orizzonti illimitati di scelte di azioni per arricchire di significati e contenuti la quotidianità.

Itinerario n. 3 : che inizia con L’autorealizzazione, un’altra via, è adatto a chi non ha molto interesse e tempo di seguire la conoscenza esoterica o altri insegnamenti, perché gli permette di entrare nel vivo della problematica attuale: bisogno di autorealizzarsi con concretezza nel vivere quotidiano; potrà essere integrato con L’autodeterminazione cosciente e anche con l’esercizio continuo de La tecnica dell’attività fisica e con L’autoconsapevolezza che stimola la conoscenza profonda di sé.

Itinerario n. 4 : è consigliabile a chi sente il bisogno di superare l’eccessiva egoità e il senso di superiorità, talvolta ingiustificato; inizia da L’autoconsapevolezza e prosegue con L’accettazione consapevole e La vera comprensione per culminare con l’attuazione de L’amore in atto che permette di realizzare l’amore attivo, gratificante, consapevole e libero dono.

Itinerario n. 5 : per chi desidera raggiungere un equilibrio psicofisicomentale pieno e vitale, rimuovendo gli impedimenti alla realizzazione di se stessi dal punto di vista energetico e per sviluppare consapevolmente le potenzialità karmiche individuali: L’autoterapia o autoguarigione, che può essere integrato da L’immaginazione creativa e da L’idea plasmata, se si vogliono sperimentare nuove dimensioni aldilà delle limitazioni karmiche e realizzare concretamente e spiritualmente aspirazioni, idee e progetti anche impossibili.

Itinerario n. 6 : richiede semplicemente di dare un’impronta consapevole alla propria vita sforzandosi di viverla seguendo Le 10 regole. Infatti, non tutti si sentono pronti a seguire concettualmente un percorso di crescita per una serie di motivi; tali regole invece sono concrete, dirette e molto stimolanti, basta conoscerle e avere un minimo di attenzione per applicarle.
Buon lavoro!

E’ chiaro che il lettore o lettrice è pienamente libero di seguire il suo itinerario confacente, in quel momento del suo cammino, ai suoi più intimi desideri e aspirazioni e impulsi interiori e successivamente di dedicare la sua attenzione allo sviluppo delle qualità e facoltà che desidera, stimolato dall’alto ideale che l’essere umano è perfettibile e quindi, deve sforzarsi con tutte le sue forze di raggiungere la perfezione.

CONTATTI con l'AUTORE: mario.ramponi1@tin.it

COLLABORAZIONE TECNICA:

M. Augusta Pannunzi www.panflauto.it


martedì, agosto 22, 2006

INTRODUZIONE - "A Lezione da Stewo"

A LEZIONE DA STEWO


Le risposte di un maestro trapassato
ai quesiti fondamentali dell’uomo moderno
sulla vita e sulla morte


INTRODUZIONE

L’aldilà ha sempre rappresentato per i vivi di ogni cultura in tutti i tempi un problema denso di misteri che suscitano molte e complesse domande:
  • l’anima sopravvive alla morte fisica?
  • Cosa c’è nell’aldilà?
  • Cosa sperimenta il trapassato e in quale condizione si trova?
  • Ha ancora coscienza dei legami e dei rapporti stabiliti in vita?
  • Questi continueranno?
  • Ha la visione di ciò che lo aspetterà nella successiva incarnazione, come prove e scelte, esperienze, gioie e sofferenze?

Ed altre domande ancora più assillanti tali da creare angoscia, disperazione e impotenza riguardano la condizione di chi rimane.


Alla prima domanda sono state date risposte esaurienti da medici e scienziati (parapsicologi) ormai da molti decenni: ricordo la trasmissione radiofonica di Roma 3131 del 22 aprile 1983 in cui i proff. Servadio e De Simone, parapsicologi e la scrittrice Paola Giovetti, in collegamento diretto con i proff. medici Ferri e Maraviglia dell’ospedale Fatebenefratelli di S. Pietro alla Cassia di Roma, hanno dimostrato con un validissimo metodo di ricerca scientifica, praticamente la sopravvivenza dell’anima dopo la morte fisica; ed è proprio di questi ultimi giorni la notizia sullo stesso tema, data il 23.10.2000 dal TG1, che due medici inglesi sono giunti alle stesse conclusioni dei ricercatori italiani, suscitando grandi reazioni anche nel mondo scientifico.

Sulla sopravvivenza dell’anima dopo la morte fisica, quindi, non dovrebbero sussistere dubbi, se non in quelle persone che credono in niente, gli scettici per paura, o in quelle abituate ad una strana mentalità scientifica, che negano ogni realtà soprasensibile venendo meno ad un principio primario della scienza: conoscere a fondo e non solo superficialmente un fenomeno prima di giudicarlo; è quindi scorretto e antiscientifico negare l’esistenza di altri campi di ricerca e di indagine, per esempio, la realtà extrasensoriale, perché non si hanno gli strumenti adatti di natura psicospirituale e le motivazioni giuste per indagarla e conoscerla.
Ritengo personalmente per la mia lunga esperienza a contatto con persone educate al metodo scientifico che quest’atteggiamento nasconde diverse cause: pigrizia mentale, incapacità di avvicinarsi con interesse e obiettività ad un nuovo campo di indagine, malafede o protagonismo.
Però obiettivamente ai vivi interessano di più le risposte a quelle domande vicine all’esperienza e alla condizione umana; in fin dei conti ci preme sapere se quella persona a noi legata in vita, lo è ancora nell’aldilà, come si trova, quali esperienze vive e soprattutto se continua a starci vicino e a comunicare in qualche modo con noi.

Questo è il nocciolo della questione: avere sicurezze e conferme sulla continuità dei legami, dei rapporti affettivi tra vivi e trapassati, sulla loro condizione, se esiste la cosiddetta giustizia divina.
Questo tipo di comunicazione è il modo più adatto ai nostri tempi, in cui si cercano spiegazioni a tutto con ogni mezzo, per abbattere il muro che separa la vita dalla morte.
Sulla morte si è scritto un numero infinito di pagine, testi sacri millenari di tutte le civiltà, libri di studiosi e ricercatori di verità, di filosofi orientali, di mistici e occultisti ecc…, per far capire che il trapasso è una illusione, perché la vita, come in ogni processo vitale, comprende anche la morte.
Chi ha fede e certezze interiori, non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni, dato che questa verità la avverte, la sente e quasi la vede con gli occhi dell’anima, ma chi non ha certezze, ha bisogno di qualcosa di più tangibile e concreto: ecco spiegato l’uso e l’abuso di pratiche spiritiche per comunicare con i trapassati e conoscere le realtà extrasensoriali in cui vivono i morti e le entità più vicine agli uomini; esse sono un mezzo diretto per stabilire questo tipo di rapporti con le entità disincarnate.

Ora in qualità di coordinatore del gruppo di ascolto e di lavoro, che si è formato in seguito ad un fatto accadutomi, mi sento in dovere di spiegare come si è giunti ad un rapporto così attivo con Stewo, il maestro trapassato che ci invia comunicazioni così dense di insegnamenti e contenuti.

Sono numerologo e ricercatore appassionato della realtà fisico-spirituale. Un giorno stavo svolgendo il tema numerologico ad una giovane donna di cui conoscevo, per sentito dire, certe facoltà di sensitiva, quando improvvisamente Laura (questo è il suo nome) mi bloccò nella spiegazione dicendomi di avvertire una presenza insistente di una entità disincarnata che voleva comunicare con me.
Io non sono abituato a questo tipo di esperienze per principio, perché ritengo, e con me anche Stewo, che la conoscenza per l’autorealizzazione si debba conquistare coscientemente con la consapevolezza, lo studio e soprattutto con l’esperienza quotidiana che la realizza e la convalida.
Ma sono rimasto colpito soprattutto quando disse di essere Stewo. Era accompagnato da due amici allievi trapassati, dal padre e dal fratello morto poco prima di lui che dalla descrizione fatta da Laura riconobbi subito.
Ripeto, io e i miei compagni di lavoro e di studio non abbiamo mai usato queste pratiche e siamo diffidenti per tutto ciò che non si spieghi con un livello attendibile di razionalità.
Dovetti però convincermi della effettiva presenza di Stewo, che da vivo mi insegnò tra l’altro la numerologia, quando, per metterlo alla prova gli chiesi di aiutarmi a superare alcune difficoltà che da giorni incontravo nella stesura di un mio libro di numerologia. Con la immediatezza e la chiarezza che lo distinguevano in vita, mi suggerì attraverso Laura, di fare degli spostamenti di paragrafi nella II parte del libro, dimostrando conoscenza e competenza sull’argomento e risolvendomi ogni problema; ne fui fortemente colpito e mi emozionai.
Da quel momento cercai di stabilire con Laura un’amicizia finalizzata a dare a Stewo la possibilità di comunicare inviandoci messaggi di notevole importanza conoscitiva che costituiscono la materia di questo libro.

A questo punto devo presentare al lettore Laura Bianchi, giovane sensitiva molto seria, potente che non aveva mai sperimentato prima di allora queste sue qualità; fu entusiasta subito di questa esperienza che promise di rinnovare presto alla presenza di un gruppo scelto di persone che formano il gruppo di lavoro.
La sua caratteristica principale, molto rara, è quella di tradurre simultaneamente il pensiero di Stewo senza cadere in trance, senza l’aiuto di uno spirito guida, senza modificare minimamente voce o atteggiamenti, ma semplicemente dialogando con lui, come in una piacevole conversazione tra amici.
Parlare con Laura in questi incontri, è come parlare direttamente con Stewo.
E’ chiaro che tutti ci siamo domandati le ragioni di questo incontro e della disponibilità della sensitiva a darci queste comunicazioni dai contenuti molto densi e talvolta scioccanti su argomenti di vitale importanza.
Stewo prima di trapassare doveva incontrare Laura tramite una conoscenza comune, ma per una serie di motivi, fra cui la di lui morte, l’incontro non avvenne mai.
Un certo giorno, dopo il trapasso, Stewo si è presentato direttamente a lei che non lo conosceva di persona, spiegando con chiarezza le ragioni della sua scelta e lo scopo di questi incontri, pienamente condivisi da lei che si è resa subito disponibile a questo tipo di esperienza.
Da quel giorno è iniziato il primo ciclo di insegnamenti che mirano a far capire e a sciogliere il mistero meraviglioso della vita e della morte, strettamente interdipendenti.

Basterebbe studiare e approfondire il contenuto dei messaggi di Stewo per avere le certezze che inseguiamo da vite e per sentirci sereni e in pace con noi stessi.

CONTATTI CON AUTORE:
MARIO RAMPONI
mario.ramponi1@tin.it


COLLABORAZIONE tecnica:
Maria Augusta Pannunzi
www.panflauto.it