domenica, novembre 05, 2006

CAP.3 [da Il Destino Umano]: L'impulso cristico e Legge del Karma e Reincarnazione

CAPITOLO 3
L’IMPULSO CRISTICO
e la LEGGE del KARMA e della REINCARNAZIONE

Origine dell’impulso cristico

Quando si parla della legge del karma occorre tenere presente un evento della massima importanza per il pianeta terra: la discesa della più alta entità solare del Cristo in Gesù di Nazaret, il più perfetto strumento umano adatto ad accoglierlo.
La sua infinita forza di amore, tramite l’evento del Golgota, si è trasfusa particolarmente nelle coscienze degli uomini, dove è ancora assopita, ed ha vivificato la legge karmica consentendo ad ogni individuo, se lo vuole, di sperimentare la sua unica possibile libertà ed eternità, compenetrando di energia di amore ogni manifestazione ed evento della sua vita.
E’ da considerare di estrema importanza il fatto che in questo periodo “dell’anima cosciente” anche la volontà, la saggezza, la conoscenza esoterica e ogni aspetto culturale dovranno essere compenetrati di forza amore, come lo sono la fede e la compassione.
Se una persona che segue un sentiero di conoscenza esamina obiettivamente i risultati ottenuti spiritualmente professando una delle dottrine dei grandi maestri del passato: Buddha, Krishna, Pitagora, Mani, Lao Tzè ecc…. capirà che nessun loro insegnamento può reggere al confronto della grandiosa ed unica esperienza di realizzazione che si può sintetizzare nella frase: “Non io agisco, ma il Cristo in me” e nell’altra simile: “ Non io amo, ma l’energia amore dell’Io Sono fluisce per mio tramite sulle creature del mondo incondizionatamente”. Ormai si è consapevoli che la saggezza del passato è stata di preparazione al grande avvenimento cosmico del Golgota.
Chi sperimenta realmente tale forza impersonale e universale, riesce a trascendere, a disciogliere e a riassorbire nella sua risvegliata coscienza tutte le essenze egoiche che corrispondono ai vari Ego psicologici che formano l’entità uomo.
Tutte le esperienze che una persona può fare nel suo vivere quotidiano a contatto con la realtà sensibile e nei suoi pensieri, sentimenti ed emozioni, improntati a tale energia cosmica di amore, possono ritenersi senza alcun dubbio, le nuove cause di un radioso futuro destino e di un miglioramento dell’attuale, seppur doloroso e pesante.
Se la legge del Karma non avesse avuto il benefico influsso dell’impulso cristico, non sarebbe consentito agli individui più maturi di trascendere i loro Ego per innalzarsi alla forza del pensare e del creare viventi, espressione diretta dell’impulso cristico. Chi vive con spontanea e naturale continuità tale esperienza impersonale di amore cosmico, sforzandosi il più possibile di non lasciarsi contaminare dagli istinti, impulsi e desideri dei suoi Ego personali, rafforza notevolmente il rapporto con se stesso, cioè con la sua rinnovata coscienza, stabilendo una relazione più intima e vigorosa con la legge del Karma, che diviene strumento molto efficace di una crescita personale forte e duratura; ma specialmente capirà ed userà l’aspetto più attivo ed efficace dell’energia cristica: il perdono, che spezza la catena delle connessioni karmiche e discioglie ogni egoità.

Il perdono: forza liberatrice dal karma

Nasce la domanda: come si inserisce la forza del perdono nella legge del karma?
Innanzitutto è necessario spiegarne il significato più profondo e sostanziale: perdonare non vuol dire soltanto non vendicarsi o non reagire malamente a certe azioni né sostituire a certe reazioni violente e aggressive modi gentili e garbati, se poi nella mente e nel cuore persistono sentimenti di rifiuto e risentimento, di fastidio, astio e disgusto.
Il vero significato di perdono è contenuto nell’etimologia della parola: per-donare, cioè donare attraverso, al di là dei torti subiti e dei sentimenti feriti di qualche Ego particolare, donare malgrado ciò, stima e affetto, considerazione e fiducia, comprensione e benevolenza.
Il perdono in sé esige anche la cancellazione totale dell’offesa e il ripristino della condizione serena e normale della coscienza prima dell’offesa ricevuta. Infatti, chi perdona non dovrebbe identificare l’offensore con l’errore, la mala azione commessa; ciò richiede una reale capacità di comprensione verso il colpevole, perché è contrario al vero spirito del perdono dimenticare o annullare gli aspetti positivi umani e apprezzabili del colpevole, che sono la più vera espressione del suo Io.
Chi invece conserva risentimento, rancore e desiderio di vendetta, è vittima di se stesso, perché non riesce a controllare le forze più basse che si insinuano istintivamente e subdolamente nella sua coscienza spingendolo alla vendetta. Tali sentimenti e impulsi indistinti lesionano e distruggono l’energia vitale profonda e l’equilibrio totale dell’individuo.
Risulta, infatti, da indagini eseguite a livello psicofisicomentale da medici e ricercatori specie delle medicine alternative, che spesso la causa di gravi malattie che distruggono l’organismo (tumori ecc..), è da ricercarsi in continui e costanti stati d'animo di rabbia, di astio e di vendetta contro persone o contro la vita; i sentimenti di odio o di malanimo creano l’effetto boomerang, ottenendo il duplice risultato di danneggiare seriamente chi li emette e chi li riceve.
Sarebbe invece importante e costruttivo vivere fino in fondo l’esperienza del perdono sviluppando con serena e obiettiva imparzialità la consapevolezza delle probabili cause, da ricercarsi anche nelle precedenti vite (karmiche), che hanno provocato l’offesa.
E’ molto saggio, infatti, porsi una domanda quando riceviamo un’offesa: “Sono proprio del tutto innocente ed estraneo anche nel profondo inconscio?” Noi ce la poniamo e spesse volte la risposta non è assolutamente affermativa, perché avvertiamo un sottile e nascosto coinvolgimento che sfugge alla coscienza nel momento della rabbia o del dolore.

Effetti positivi del perdono

Ora è molto importante capire come l’azione del perdono influisca sul karma individuale e altrui e quanto sia altrettanto rilevante riparare immediatamente ad un torto o ad una offesa fatta verso qualcuno, quindi il perdono attivo.
Chi perdona spezza realmente con il suo atteggiamento interiore e comportamento esteriore ogni concatenazione karmica con chi lo ha offeso sia in questa che nella successiva esistenza, esercita quindi un’azione liberatoria in quanto rafforza il rapporto con l’energia amore (comprensione), registrando al contempo un atto di stima e rispetto improntato all’amore.
Chi commette la mala azione prima o poi riceverà il giusto correttivo, interiore o esteriore, dalle diverse situazioni della vita e non sarà risparmiato dagli effetti karmici per pareggiarla, ma chi perdona registra nel suo libro dell’avere effetti benefici e positivi, al pari di quelle azioni compiute con amore disinteressato e libero.
Il perdono e l’amore sono le reali emanazioni dell’impulso cristico, che permea di sé il pianeta terra e particolarmente la legge del karma, permettendo agli uomini di volontà di vivere compenetrati totalmente nell’energia cosmica di amore; solo così si realizza l’ideale della fratellanza.
Nel buddismo i vari Ego dell’uomo devono essere annullati, disciolti nel Nirvana, per liberare mente corpo e anima da passioni, brame e desideri che li occupano nella esistenza terrena. Con l’esperienza: “Non io agisco, ma il Cristo in me” l’individuo che la vive, si unisce in piena indipendenza, libertà e autonomia allo spirito dell’umanità intera con tutta la potenza dei suoi Ego, penetrando nella forza attiva dell’Io Sono; in ogni attimo può trasfondere nei suoi pensieri, sentimenti e azioni l’energia creativa pensante che vuole fluire liberamente in ogni manifestazione della vita.

L’evoluto dell’Età Cosciente

Chi è giunto a tale livello, può considerarsi un vero evoluto che, rispetto a qualsiasi altro evoluto e maestro di altre dottrine, ha come una “marcia” in più, nel senso che, al di là di tutte le possibili virtù e poteri, attitudini e capacità, è penetrato nell’energia creativa pensante, fonte inesauribile di ogni possibile facoltà e attributo umano e divino, reale emanazione dell’IO Sono.
Ciò è possibile ad ogni uomo che lo voglia, perché l’energia cristica pervade la terra e l’intera umanità permettendole di sperimentare la sua vera libertà, identità e dimensione eterna.
Sapendo quanto è difficile affrontare e percorrere un percorso evolutivo dopo l’abbandono della coscienza mediocre, abbiamo messo a disposizione una serie di strumenti indispensabili per facilitare il cammino di crescita. Tali strumenti dovrebbero essere sapientemente praticati ed usati da chi vuole “vivere” come individuo desideroso di innalzarsi alla sua vera identità e coscienza reale e non di continuare ad essere “vissuto”. Essi permettono inoltre di vedere aldilà della percezione sensoriale limitata, ingannevole e illusoria e di raggiungere il giusto equilibrio fra la mente e il cuore.

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