martedì, ottobre 02, 2007

[Da"Il Destino Umano?"]: La vera Libertà concessa all'Uomo (Parte1)

DA “IL DESTINO UMANO??”
PARTE1


LA VERA LIBERTA' CONCESSA ALL'UOMO
Considerazioni, riflessioni e vari pensieri indispensabili
per capirla e riconquistarla se si è perduta

E' veramente deludente constatare in più di mezzo secolo di attività la incapacità, molto diffusa soprattutto fra le persone interessate al problema della libertà, di capire la dinamica di autorealizzazione attraverso la tecnica dell’azione libera, la più attuale e concreta delle vie di attuazione dei propri obiettivi di crescita sia sul piano materiale che spirituale.

Questa incapacità è dovuta al fatto che anche le persone sensibili, interessate e impegnate nella ricerca della “libera e giusta azione” non hanno la consapevolezza del ruolo determinante che esplicano le “due potenze dell’ostacolo”, di cui descriveremo accuratamente logiche e dinamiche di intervento nella gamma infinita delle azioni umane, dalle più banali alle più alte.

Parlare, quindi, di “libero arbitrio”, cioè di pensare, sentire e volere e agire in piena libertà, è una illusione e un inganno fino a quando non si conoscono le forze che suggeriscono le due logiche che esplicano il loro influsso su tutti gli uomini, nessuno escluso: la prima si può definire logica dell’avere, con i suoi infiniti moduli, sfumature e comportamenti; la seconda, logica dell’accrescimento egoico o all’opposto, della rinuncia, anch’essa con una infinità di sfumature, schemi e atteggiamenti.

E’ inutile ignorare che ogni essere umano, di qualsiasi razza, religione, civiltà e cultura, è continuamente vissuto dagli influssi delle due potenze; infatti, è caratteristica della natura umana essere influenzata e condizionata dall’una o dall’altra nella sua attività di pensieri, di sentimenti, volontà e azioni.

Compito di chi tende alla crescita personale è acquisire piena coscienza e consapevolezza di tutti i sottili modi di esplicazione delle due forze per controllarli e via via disidentificarsi.

La vera libertà, il libero arbitrio sono conquiste molto difficili a cui l’individuo che non vuole essere strumento inconscio delle due forze, deve tendere con impegno totale e quotidiano per scoprire la sua vera identità e coscienza che sono la base per ulteriori conquiste.

Quindi, la libertà è la meta fondamentale da raggiungere ma è strettamente legata al risveglio della coscienza del Supergiudice Imparziale sia nell’uomo che nella donna, attraverso l’esercizio di una continua e costante “autosservazione” di quanto si agita nell’interiorità, proprio per scoprire come le forze dell’ostacolo si annidano negli Ego psicologici (che formano la complessa entità umana) determinandone e condizionandone pensieri sentimenti e azioni secondo schemi e moduli di comportamento uniformi e convenzionali.

Per entrare nel vivo della questione citiamo una sentenza di Leonardo da Vinci: “Stolto colui che si getta nella mischia, stolto colui che si astiene dal vivere nella mischia, saggio colui che vive nella mischia consapevole e circoscritto”.

Nessuna massima di saggezza tra tutte quelle espresse in ogni dottrina, è più reale, concreta e attuale di questa, perché suggerisce il giusto atteggiamento da assumere verso se stessi e la vita in questa epoca dell’anima cosciente in rapporto alle forze in questione.

Infatti, capire e realizzare questo stato di coscienza consapevole delle spinte opposte, permette di agire dinanzi a qualsiasi richiesta karmica, che l’attimo presenta, non più condizionati dall’istinto e dai moduli convenzionali caratteristici di una coscienza mediocre ma ispirati dalla coscienza superiore che si identifica con la forza amore.


Le due forze dell’ostacolo

Chi conosce la concezione del mondo cristiano-esoterica, espressa dal poeta Wolfgang Goethe (era inoltre scienziato ed esoterico rosacruciano), riconosce nelle due logiche opposte, menzionate dal poeta tedesco, le forze definite con i termini Arimane e Lucifero:
a) la forza che ispira e spinge l’uomo a considerare come unico fine della vita il possesso, l’accumulo, il potere e il dominio del mondo materiale, il denaro come manifestazione di volontà e di potenza personale, è Arimane o Mefistofele, il dio delle tenebre (logica dell’avere);
  1. b) la forza opposta che suggerisce sottilmente che l’unico valido scopo è quello di accrescere l’io personale, di accumulare meriti, riconoscimenti morali e spirituali, è Lucifero, l’angelo ribelle, (logica dell’accrescimento egoico e della rinuncia) che inoltre spinge a rinunciare alla sfera materiale sensibile per paura di affrontare le esperienze concrete e fisiche, le uniche ad offrire continuamente l’occasione di crescere, di provare e di sublimare se stessi.

    Quindi, Leonardo evidenzia nella sua massima di saggezza che la stoltezza, l’insensatezza e l’errore di impostazione di vita sta nel lasciarsi afferrare dalle due logiche opposte, diventandone strumenti senza identità e coscienza propria; mentre chi, dopo aver sperimentato le dinamiche e gli aspetti delle due forze, Arimane e Lucifero, ne diventa cosciente e consapevole, riuscirà ad assumere verso se stesso e verso la vita il giusto atteggiamento; sarà capace di agire libero dalle due spinte opposte e di sperimentare dinanzi ad ogni richiesta della vita questo stato di coscienza: “Non io agisco, spinto da una o l’altra logica, ma il Principio Superiore (la mia coscienza superiore) agisce tramite me per amore dell’azione stessa e non dei frutti morali o materiali che ne conseguono”.

    Ma se un attimo dopo aver compiuto una libera azione, dinanzi alla più insignificante richiesta del karma si ubbidisce ad un istintivo impulso egoico e ci si astiene dal dare il proprio contributo con amore indipendentemente da chi lo richiede, si perde tale libertà e lo stato di grazia che ne consegue, ricadendo nel gioco delle due logiche.

    Arimane spinge l’essere umano a considerare l’unico fine o scopo della vita il denaro, la ricchezza, il possesso, la sicurezza materiale, il potere e l’illusoria creazione della realtà virtuale attraverso le vie informatiche.

    Lucifero stimola l’uomo a compiere azioni per accrescere e saziare i propri Ego per sentirsi qualcuno, trova la via all’interiorità attraverso l’esaltazione, l’orgoglio e la superbia, la creazione di mondi fantastici eludendo qualsiasi esperienza o verifica sul piano fisico sensibile ed illudendosi di aver raggiunto la più alta spiritualità. Logiche opposte ingannatrici che hanno la funzione di ritardare ma non di bloccare totalmente la crescita evolutiva umana, anzi soltanto se se ne prende coscienza e consapevolezza si avanza con sicurezza sulla via della maturazione personale.


    La Potenza Arimanica

Ora passiamo a descrivere con concretezza e chiarezza gli aspetti della potenza arimanica o mefistofelica:

  • ispira il desiderio di sicurezza e di benessere materiale come unico scopo da conseguire, quindi brama di ricchezza, accumulo e possesso e tutto il potere e la volontà di potenza, di dominio assoluto su tutto e tutti considerandoli pedine del proprio volere, sono le sue più semplici manifestazioni; istiga inoltre alla ribellione contro ogni ordine costituito, contro ogni legge umana e soprasensibile; suscita invidia, indifferenza e rivalità, possessività e sfiducia in se stessi, eccessivo calcolo, evasione dai propri compiti e doveri, sfruttamento di ogni simile e demotivazione, astio, inimicizia e fiducia che ogni forma di prepotenza possa vincere in ogni situazione.
  • crea il caos, il disordine, offusca la coscienza umana, semina discordia paura e terrore di conflitti e guerre, disastri e catastrofi, ispira tutti coloro: falsi profeti, giornalisti, scrittori, politici ecc.. che seminano con le parole, le opere e le attività, odio e lotte, competizione e paure e suscitano una visione pessimistica e tragica della vita; i mass-media sono lo strumento preferito;
  • tende a distogliere la coscienza dell’individuo dall’esplicare con serietà il dovere assegnatogli dal karma come pareggio o pagamento o riscossione di effetti di vite precedenti; ostacola con argomentazioni capziose razionali e scientifiche ogni tentativo di risveglio di coscienza, ogni ricerca di identità propria, ogni impulso a crescere evolutivamente, rifiutando ogni verità che trascenda la sua limitata e condizionata logica;
  • crea false rappresentazioni su se stessi, sul significato della vita, limitata alla sola esistenza terrena e spinge ad assumere falsi atteggiamenti verso i propri simili considerati soltanto in proporzione al successo materiale, alla ricchezza materiale e al successo acquisito;
  • stimola l’astuzia e la schermaglia, l’eccessivo calcolo e la corruzione, il dubbio e l’incertezza, la gelosia e la possessività, la separatività e poi la paura, l’invidia, la competizione e la rivalità, la diffidenza e la volontà di possesso e di sottomettere ogni simile al proprio volere;
  • risveglia ed accende brame e desideri senza sosta spesso incontrollabili, genera impotenza e frustrazione tristezza e insoddisfazione, dipendenze di ogni tipo, conflitti, riduzione e complessi o al contrario un senso di potenza e di pienezza e sicurezza effimere; spinge all’odio, alla vendetta, alla calunnia e all’indifferenza;
  • mette in dubbio ma più spesso nega l’esistenza della legge del karma, affinché non si creda ad alcuna ripercussione in vite future di quanto si pensa e si agisce nella attuale, ostacolando in mille modi ogni risveglio di coscienza; ispira dottrine filosofico-religiose con l’intento più ambizioso di tenere in pugno le menti rendendole suoi docili strumenti;
  • nei rapporti sentimentali e sessuali si insinua come un serpente tentatore che vuole avvolgere e stritolare la sua preda annientandone ogni possibile resistenza e volontà; spinge all’orgiastico e alle trasgressioni più strane e ricercate per l’unico fine del suo godimento e della sottomissione dell’altro alla sua dipendenza, fino a ridurlo in uno stato larvale; lo sfruttamento della prostituzione ne è un esempio palese;
  • colpisce subdolamente ideali e valori, sentimenti e ogni fiducia in se stessi, godendo del male, della debolezza altrui; offusca la mente, debilita e annienta ogni volontà per realizzare il suo disegno contro l’evoluzione, la droga ne è lo strumento più idoneo.
  • nelle arti figurative ispira l’astratto e ciò che distrugge ogni espressione artistica frutto di un pensare e sentire capaci di generare nuove forme vitali, costringendo ogni contenuto ideale in rigide forme senza vitalità; ogni immagine che dovrebbe esprimere bellezza, armonia ed equilibrio è come profanata e dissolta nella cerebralità;
  • nella letteratura denigra ogni ideale umano con crudezza devastatrice e crea gioia e soddisfazione effimere ad ogni scrittore che semini paura e diffidenza, trasgressioni, critiche e giudizi contro i valori e la dignità umana più profonda; i mass-media sono gli strumenti della sua volontà perversa e distruttiva in questa epoca ;
  • nella musica ispira rumore e disarmonia, ossessione, incubo e perdita di ogni minimo barlume di consapevolezza; i suoni ripetuti con ritmo ossessivo intaccano il già debole equilibrio psicofisicomentale di chi è assalito da loro;
  • propaga germi di malattie che seminano terrore e impotenza, ansie e depressioni, affila le armi della perfidia, della prepotenza e del tradimento, del disprezzo e della sopraffazione, della tirannia, della corruzione e della dissolutezza, dell’ignoranza e della presunzione, frutti dello scetticismo e della denigrazione; l’espressione più completa di questa forza mefistofelica è la Magia Nera che però sta cedendo il potere nefasto ad entità molto più temibili che istigano le più terribili e inaudite sevizie su uomini e animali.

Modi di affrontare le influenze arimaniche

A questo punto sorge spontanea una domanda: come dovrebbe agire una persona che voglia rendersi indipendente dagli effetti di tale potenza e controllarli, che si esprime quale logica dell’avere e della volontà di potenza nel pensare sentire volere e agire umano?

Come può venire, più che sconfitta, redenta e sublimata questa forza che fa parte del disegno evolutivo? Perché sconfitta non lo sarà mai, in quanto è una forza che ci permette di avanzare nella consapevolezza e nel dominio della negatività.

L'unico comportamento che permette a chiunque lo voglia, di agire da libero e consapevole delle due spinte opposte e quindi, capace dinanzi a qualsiasi richiesta del suo Karma che l'attimo presenta, di agire seguendo quanto gli suggerisce ed ispira il principio superiore stesso o la forza Amore, è quello di portare ordine mentale e pratico dove regna il caos, di acquisire controllo e dominio sulla paura, regina di tutte le Malerbe, cioè di tutte le negatività e scoprire in se stessi con l’autoconsapevolezza nel pensare e sentire, volere ed agire quotidiano le sottili influenze di tale potenza mefistofelica.

Questa forza si controlla con lo sforzo l'impegno e la volontà di agire per proprio unico volere, per decisione consapevole capace di disciogliere ogni ostacolo ed impedimento egoico al risveglio di una nuova coscienza di Supergiudice Imparziale; col diventare consapevoli dei propri Ego psicologici in modo da liberarli da tali dannose influenze e con il vivere ogni attimo dando il proprio contributo ad ogni richiesta del Karma senza subire alcuna influenza o coercizione; col superare la freddezza nei rapporti interpersonali disciogliendo ogni influenza antisociale e considerando che ogni altra persona è parte integrante di se stessi.

Se si acquista consapevolezza di tutti i comportamenti e atteggiamenti influenzati da tale forza, che agisce particolarmente nelle coscienze mediocri e cerca con ogni mezzo di sempre più radicarsi nelle coscienze umane, si riesce a sfuggire in buona parte alla sua influenza.

Ma è necessario applicare anche altre capacità, sforzandosi di non credere alle immagini, ai quadri mentali negativi ed oscuri che questa forza suscita nell’attività psichica inconscia, alle false idealità suggerite dalla moralità ipocrita e repressiva e di sollevarsi per proprio volere in quella dimensione psicomentale, che è la vera identità e coscienza di ogni individuo, dove ogni problematica, ogni dolore e ogni conflitto si annulla totalmente dandogli la possibilità di sperimentare la sua reale ed eterna essenza.

Agevolare con impegno e dedizione la propria crescita evolutiva e dei propri simili senza mire interessate e agire liberi per amore dell'azione e non dei frutti che ne possono derivare, significa disciogliere quelle influenze ostacolatrici che suscitano tutti quei contenuti spesso inconsci che, se non disciolti, creano diffidenza e suscettibilità, rivalità e distacco anche dalle persone più care.

Questa potenza mefistofelica o arimanica teme ogni attività che agevoli e ispiri, stimoli e spinga l'individuo a "disidentificarsi dai suoi Ego" psicologici, che attraverso le varie esistenze terrene sono diventati gli strumenti con cui essa si manifesta e influenza l’agire umano.

Inoltre, non lasciarsi mai sovrastare da qualsiasi desiderio, anche importante (la grande maggioranza dei desideri sono solo conseguenza dell'attività che Arimane esplica in ogni individuo per separarlo da se stesso) e la capacità di sollevarsi alla dimensione reale dove ciò che si desidera, è realtà concreta unita e fusa con la coscienza dell'eterno sé, distrugge e annienta ogni subdola manovra di questa potenza dell'ostacolo, che continuamente opera per separare l'essere umano dalla sua coscienza eterna, impedendogli di riconoscere in essa la sua vera identità.

Anche l'accettazione pacata serena, consapevole e gioiosa di tutti gli eventi, delle situazioni e dei vari rapporti attirati dal Karma, che la potenza mefistofelica fa sentire avversi, ostili e ingiusti e il ritrovare nella propria coscienza risvegliata la forza-amore, che ispira e stimola alla riaccettazione di quanto si è tentati di lasciare, di trascurare o ignorare, è per questa potenza che tende ad offuscare le coscienze umane e a fomentare la guerra e l'odio di tutti contro tutti, una terribile sconfitta; lo è altrettanto la volontà d'amore che mira a rafforzare il rapporto profondo tra la nuova e risvegliata coscienza ed i propri Ego psicologici e tutti i simili che il Karma ci fa incontrare e rappresenta per Arimane una perdita di potere che lo riduce e depotenzia.


Effetti della giusta azione verso Arimane

Quando un individuo è pienamente riuscito a risvegliare in sé la coscienza di Supergiudice Imparziale identificandosi in essa quale strumento del principio superiore o forza-amore, non può che assumere verso questa forza, un atteggiamento improntato alla più reale comprensione ed accettazione dei suoi limiti e del suo "ruolo" che, se da un lato ostacola e ritarda la crescita evolutiva di un individuo, da un altro, se vissuto e sperimentato quale valido pretesto per superare le "prove" e gli ostacoli, i tanti tranelli e le subdole tentazioni, diventa una forza alla quale dobbiamo una certa riconoscenza e rispetto.

La vera comprensione non considera più Arimane un "nemico" da estirpare e da annientare, bensì un compagno di viaggio dal quale è sempre bene aspettarsi qualche colpo mancino, non tanto per perfidia o malizia, quanto per il ruolo che è costretto ad esplicare.

Quanto descritto è solo un quadro incompleto di come agisce tale potenza arimanica o mefistofelica; ognuno nello sperimentare continuo potrà scoprire molteplici altri aspetti che abbiamo tralasciato e in misura che attuerà il suo risveglio alla nuova coscienza, sarà in condizione di viverli da consapevole e circoscritto, cioè da lucido, obiettivo, imparziale e distaccato ed allora farà l'esperienza soprascritta, sviluppando in sé una vera e reale comprensione per tutte e due le potenze dell'ostacolo.

Senza la loro azione continua l'essere umano non potrebbe sviluppare in sé né diventare strumento della Logica dell'Essere che, a differenza delle due in opposizione, esprime il principio superiore o forza-amore. Essendo l'amore l'opposto di ogni egoismo, tali potenze permettono un confronto e una continua verifica.


La Potenza Luciferica

Ora prendiamo in esame l'altra potenza opposta a quella arimanica o mefistofelica, che opera anch'essa nel pensare, sentire e volere ed agire dell'uomo e in sottile opposizione alla logica dell'Essere alla quale vorrebbe sostituirsi.

Tale potenza definita in esoterismo rosacruciano luciferica (Lucifero, l’angelo ribelle) è l’ispiratrice della logica dell'accrescimento egoico e della rinuncia, più intelligente, più sottile dell'altra, quindi meno riconoscibile.

Ogni individuo deve riconoscenza a questa potenza, in quanto tramite la sua azione ha potuto sviluppare la sua egoità, ma sarebbe grave per la sua evoluzione, se non cercasse con ogni sforzo di trascendere proprio tale egoità, che ingannandolo mira a sostituirsi alla coscienza dell'eterno Sé.

Perciò ogni individuo, se vorrà crescere al di là della sua mediocre coscienza, dovrà per il suo sommo bene riconoscere e sviluppare la sua vera identità in quella nuova coscienza di Supergiudice Imparziale (proiezione umana della sua coscienza eterna), affinché possa superare ogni influenza egoica che Lucifero ispira, alimenta e stimola per ritardare il cammino evolutivo dell'umanità intera, radicandola al suo più profondo egoismo.

Purtroppo molti esoterici d'impostazione orientale ignorano tale potenza, per cui sono portati a credere che quanto essa istilla nella loro coscienza sia veramente il massimo traguardo evolutivo da conseguire.

Le forze luciferiche vorrebbero che l'essere umano rimanesse sempre relegato nel loro "regno inconsistente" quale strumento della loro logica che ispira, non solo ad astenersi dal vivere tutti quei processi che riguardano la sfera materiale, ma soprattutto a ricercare tutte quelle azioni che possano accrescere la sua egoità per sentirsi "qualcuno". Questa potenza luciferica al pari di quella arimanica si esprime attraverso una logica che ora cercheremo di descrivere nella sua dinamica, per evitare che ogni individuo la scambi per quella dell’essere che dovrà, in misura che crescerà evolutivamente, sostituire alle due logiche ostacolatrici.

1) Tale potenza luciferica è creatrice di entusiasmi febbrili, che quasi sempre si consumano nella mente senza concretizzarsi in azioni sul piano materiale. Fa pavoneggiare un individuo per qualsiasi cosa egli faccia, acuendo in lui il sentimento egoico.

2) Chi è afferrato da tale logica, cerca di agire solo con la speranza di ottenere riconoscimenti e meriti, stima e lodi, premi e gratifiche, trasformandosi spesso in protagonista alquanto scomodo, perché farebbe qualsiasi cosa rinunciando perfino ai propri beni materiali pur di essere apprezzato, riconosciuto ed ammirato e di sentirsi veramente "qualcuno". Questi individui donano i loro beni materiali e morali unicamente per sentirsi appagati nella loro egoità, per sentirsi felici dopo aver compiuto quanto considerano una buona azione.

3) Frantuma l'eterno in modo che l'essere umano sperimenti la provvisorietà di ogni attimo offuscando la coscienza che in realtà è soltanto frazione dell'eterno.

4) Tenta ed ispira l'uomo a vivere unicamente nella propria testa, evitando ogni impulso del cuore ed ogni suo agire sul piano materiale a meno che non gli frutti delle ricompense morali.

5) Coloro che nel carattere hanno prevalenza di Ego psicologici di natura luciferica rifiutano ogni verifica di esperienze sul piano fisico, evadono il più possibile da ogni richiesta che non procuri loro accrescimento morale.

6) Nei vari rapporti di natura sentimentale s'innamorano non del loro partner, bensì di quanto gli ha potuto risvegliare nella propria interiorità, il mondo di bellezza e di armonia, trascurando di approfondire la conoscenza dei lati umani, quelli magari meno poetici, della persona.

7) S'illudono sempre di essere superiori ai loro simili in quanto ignorano di essere strumenti sventolati da tale logica, che comunque ispira una morale fine a se stessa, molto personale e astratta, pseudospirituale.

8) L'individuo di natura luciferica, anziché vivere in una dimensione reale, che corrisponde alla risvegliata coscienza del Supergiudice Imparziale, si "arrocca" in un regno fatiscente, tagliando ogni legame con la vita e con il suo prossimo, diventando un solitario nella sua torre d’avorio, quasi schifato del mondo. Egli senza saperlo si preclude quella più reale gioia che solo un agire libero dalle due potenze dell'ostacolo e a contatto con il prossimo può produrre senza che sia affatto ricercata come naturale gratifica di azioni d’amore. Ogni altro simile è per il luciferico una pedina per il suo accrescimento egoico.

9) Ciò che tali individui conquistano in fatto di conoscenza non vogliono assolutamente comunicarlo ad alcuno per timore di essere sminuiti in ciò che hanno conseguito, sono orgogliosi, presuntuosi e suscettibili e alquanto vulnerabili, volubili e protagonisti malati d'idealismo non fattivo. Nei loro rapporti interpersonali provano grande difficoltà e quindi delusioni continue impotenza e insoddisfazione.

10) Un altro aspetto di questa logica si esprime nel fatto che gli individui diventati suoi strumenti ricercano non la loro crescita reale bensì di accumulare conoscenze e virtù sempre con il fine di essere più stimati e più considerati…..

11) ...suggerisce anche il pietismo, la compassione, la pietà e non affatto la comprensione, l'accettazione e l'amore attivi. Ciò che sperimentano di pietismo, di compassione e di pietà non è altro che la proiezione di quanto sentono per se stessi, per i loro Ego psicologici che vorrebbero vivere e sperimentare, ma non ci riescono.

12) Viceversa è importante affermare che tali sentimenti sono ancora molto validi, quando spingono ad agire con pieno distacco da interessi morali o materiali.
Spesso invece gli individui luciferici si appagano nel consumarli nella loro interiorità senza sforzarsi di tradurli in azioni.

13) La stessa potenza spinge inoltre gli individui suoi strumenti a frequentare solo quelle persone e quelle associazioni dalle quali attingere nuovo alimento per accrescere le loro egoità.

14) Evadere da ogni possibile responsabilità che richieda impegno concreto sul piano fisico è una loro tendenza al pari di quella che spinge a donare senza rinunciare a qualche riconoscimento desiderato.

15) Il far credere di essere realmente "qualcuno" senza alcuna verifica sul piano fisico appartiene alla stessa logica che, per sussistere e alimentarsi, è costretta ad ingannare e ad illudere i suoi strumenti, quegli uomini portati alla evasione dalla realtà materiale.

Purtroppo ci sono infiniti altri aspetti che spesso sfuggono anche alla più severa indagine, ma non mai alla Legge del Karma o dell'Equilibrio, che per fortuna tende con incessante attività a correggere ogni individuo maturo con i giusti correttivi sulla via della sua realizzazione con il fine di risvegliarlo alla sua vera identità che risiede nella coscienza dell’eterno Sé.


Modi di affrontare le influenze luciferiche

Viene di domandarsi: “In quale modo queste forze luciferiche possono venire superate e sublimate, riassorbite e quindi trascese dalla risvegliata coscienza?”

Quando un individuo riesce per sua libera scelta o per maturità raggiunta a sacrificare in se stesso l'egoico pensare, sentire volere ed agire, dedicando la sua attenzione ad ogni altro simile con incondizionato interesse; quando al posto di quell'amore che lo fa sentire importante ogni qualvolta che si riaccende nella sua interiorità, riesce a sviluppare una vera capacità di comprensione, di accettazione e di amore disinteressato non egoistico verso il prossimo, è segno evidente che è riuscito a liberarsi dagli artigli di tale potenza luciferica e quindi, dalla sua illusoria ed ingannevole tentazione.

Allora soltanto gli verrà spontaneo di dare il suo massimo contributo ad ogni richiesta del suo Karma senza attendersi né riconoscimenti, né lodi, ma ciò non è tutto, in quanto deve verificare se la sua spinta ad agire sia suggerita dall'altra logica dell'avere, che suggerisce di compiere azioni per ottenere frutti sul piano materiale.

La verifica per essere completa deve sempre tenere presente l'attività delle due potenze dell'ostacolo e chiunque ne senta la necessità deve osservarsi con totale obiettività imparzialità e distacco per capire se la sua spinta ad agire sia realmente esente da ogni influenza. Ciò non deve assolutamente impedire di compiere azioni secondo il proprio intuito, bensì si deve acquisire piena consapevolezza delle due opposte spinte. Solo lo sviluppo dell'autoconsapevolezza e della coscienza di tali logiche da noi descritte può evitare di essere ingannati e illusi.


Comportamenti nel quotidiano

Viene a questo punto spontanea un'altra domanda: “Come ci si deve muovere nel contesto quotidiano e soprattutto nel rapporto con se stessi per non essere più condizionati e vissuti da tali potenze dell'ostacolo !?! Come si può pensare ed agire per riconquistare la libertà perduta e programmare per il futuro comportamenti e atteggiamenti favorevoli alla realizzazione di questo principio determinante nella vita umana?”

Al grande maestro del Tao, Lao Tze fu rivolta una simile domanda: “Come dovrei comportarmi per essere in perfetta armonia con la Regola Celeste (Legge del Karma e dell'Equilibrio)?

Il saggio rispose: "Io giungo senza camminare, io prendo senza mai tendere le mani", questa risposta rivela lo stesso spirito di Lucifero, il vivere nella testa nel pieno controllo psicofisicomentale. Nulla di più grandioso per quella epoca, ma sarebbe assurdo in questa epoca dell'anima cosciente, se si continuasse a vivere questa esperienza quale unico fine evolutivo da raggiungere; può, però, accadere che ci sia ancora qualche individuo situato karmicamente nella vita in modo da dover portare a compimento quanto ebbe modo d'iniziare in una sua vita precedente nel senso e nella direzione del Tao (ciò è accaduto a Walter, fino alla età di 17 anni).

Ora, la giusta richiesta evolutiva in questa epoca cosciente suggerisce che ogni uomo, specie in occidente, in mezzo alla vita frenetica sul piano materiale, acquisisca l'autoconsapevolezza e la coscienza di sé, senza rinunciare ai suoi desideri e interessi egoici e alla lotta per realizzarli e si domandi: “Chi sono realmente quale risultato karmico di precedenti esistenze e quale agglomerato di Ego psicologici forma in questa vita la mia entità umana? Inoltre, cosa dovrò fare per pareggiare i miei errori passati e come lavorare sulle loro conseguenze, sia per trasformarle in qualità e forze positive sia per esplicare il compito evolutivo assegnatomi dal Karma?”

Dovrai, quindi, costretto dagli eventi karmici superare la tua mediocre coscienza, condizionata dalle due potenze descritte, per ritrovare la tua vera identità e coscienza, l'unica in grado di assistere a tutto quanto si agita nella tua interiorità con vero distacco, da spettatore o Supertestimone imparziale ed obiettivo, per modificare le tue reazioni consce ed inconsce al vivere quotidiano ed entrare nell’onda dei pensieri creativi, positivi, cioè nella forza-amore.

....CONTINUA NELLA PARTE 2

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