venerdì, luglio 27, 2007

[Da"A Lezione da Stewo"] CAP.XVI Le morti premature dei bambini

CAPITOLO XVI

Le morti premature dei bambini


Noi tutti sappiamo che nel bimbo appena nato, diciamo con maggiore precisione dal momento del concepimento, sono presenti tutte le sue potenzialità, come in un seme, tutti gli aspetti del carattere, le attitudini, il temperamento e i modi di comportamento che si manifesteranno nel corso della vita, insomma le peculiarità che distinguono un individuo da un altro rendendolo unico, irripetibile e misterioso.
Ma ci chiediamo cosa succede se dovesse morire in tenera età. Quando un bambino muore e passa nel kamaloka o purgatorio, a quali processi va incontro? Ridiventa anima matura, come era prima di reincarnarsi?

Stewo: L’anima come entità primordiale è vecchia e adulta. Tutti i processi che avvengono nel dopo morte: purificazioni ed espiazioni, compromessi e ripensamenti, riflessioni e decisioni riguardano l’anima adulta che subisce di conseguenza miglioramenti o regressioni o condizioni stazionarie nelle varie vite che vive in terra.
Quando un bambino passa nel kamaloka, sperimenta i vari processi come un adulto, non come un bambino, vive però la condizione puerile di un’anima matura.
Ragiona con la mente di un’anima adulta, piena di esperienze, ma in quei momenti in realtà subisce i processi come fosse un bambino.
Dietro c’è sempre l’anima primordiale vecchia con il suo bagaglio di conoscenze, che ragiona, lavora e conosce il suo destino, ma siccome era pronta per ricominciare il suo ciclo terreno e si era preparata per questo scopo, ritornando dopo la morte nell’aldilà senza avere consumato i contenuti del suo karma, prova un senso di pesante limitazione per non avere espresso completamente in terra il suo compito…… e attende pazientemente il suo turno per reincarnarsi.
Voi sapete dagli insegnamenti esoterici che un’anima adulta e vecchia, prima di reincarnarsi, interiorizza al massimo il succo delle sue esperienze che dovrà svolgere in vita; passa attraverso i diversi stati di coscienza fino a giungere a quello che vive da feto nei 9 mesi di gestazione nel grembo della madre e da bimbo dopo la nascita.
Quindi l’anima, anche se è adulta e vecchia per esperienze, nello stato infantile non riesce ad esprimere al massimo le sue potenzialità, perciò si sente come limitata e immatura.
Il suo bagaglio di potenzialità lo svolgerà lungo il percorso di vita in terra.

E’ nata in alcuni componenti del gruppo la curiosità di sapere in quale preciso momento l’anima che scende per reincarnarsi prende possesso del corpo fisico.
Al riguardo sono diverse le ipotesi e le opinioni, dipendono dal tipo di conoscenza scientifica o dal credo religioso: sarebbe troppo lungo riportarle tutte, comunque abbiamo rivolto questa domanda a Stewo per conoscere la realtà spirituale, la legge che governa questo aspetto molto importante dello sviluppo dell’essere umano:
Quando l’anima pronta ad incarnarsi prende possesso del feto?

Stewo: Se desideri fare un ciambellone, hai bisogno degli ingredienti giusti: farina, uova, zucchero, latte, limone e lievito, che al momento della mescola non sono ancora un ciambellone ma ne hanno tutte le potenzialità per diventarlo. Tutti gli elementi sono essenziali e di valore per quello scopo.
La stessa cosa accade per l’essere umano: al momento della reincarnazione cioè del concepimento (dopo qualche tempo) l’anima intesa come principio e totalità dell’essere, è potenzialmente già presente nel feto, ma perché possa presentare le caratteristiche che maturerà nel tempo attraverso le esperienze, occorre giungere al terzo anno di vita e non oltre.
A tre anni i giochi sono fatti, nel senso che l’individuo è fatto come sarà per sempre, ha già tutte le qualità, i tratti psicologici dell’adulto che svilupperà nei diversi cicli della sua vita. Può essere considerata ormai una entità vera a livello potenziale ma può subire nella realtà modificazioni e cambiamenti per grosse manipolazioni.
I condizionamenti e i famosi bivi non sono ancora autogestiti per mancanza di autonomia, ma il karma si serve degli strumenti adatti, genitori, parenti ed educatori o altri, che scelgono per lei. Il bimbo (potenziale adulto) può subire dei ritocchi: se subisce entro il terzo anno violenze, privazioni, maltrattamenti e mancanza di amore oppure riceve grossi apporti di energie di amore, attenzioni e cure, si otterrà, per ritornare al nostro ciambellone, o un dolce meno rifinito, più rozzo, casereccio, nel primo caso, oppure un prodotto ben lavorato, fine e curato nei particolari; eppure all’inizio le potenzialità energetiche erano tutte presenti per i due casi.

Coord.: Un bambino può avere memoria di fatti, situazioni ecc.. prima dei tre anni?
Stewo: Nel caso in cui si ha l’impressione di avere ricordi prima dei tre anni, si parla di memoria “riportata”, nel senso che c’è il ricordo di un qualcosa stabilito precedentemente, prima di reincarnarsi, di cui si conserva coscienza profonda.
In età adulta può capitare di fare esperienze e provare emozioni che già si conoscevano. Sono aspetti della vita psichica, impressi in maniera rapida e confusa nel nostro subconscio, rimescolati rapidamente come in un frullatore per poi creare quello che siamo. Ma la memoria ha una importanza relativa, quello che conta è il risultato finale. Su questo si può lavorare fino ai tre anni, se un bimbo capita nelle mani di persone poco esperte, poco sensibili e poco interessate alla sua educazione, si otterrà un prodotto finale di non grande valore, invece, se viene educato da persone esperte, disponibili e molto partecipi, il risultato sarà molto buono.
Dopo i tre anni si può cambiare poco o nulla nel senso di qualità, tendenze e tratti psichici fondamentali, che si possono solo sviluppare ed esercitare con il lavoro della scuola e dell’educazione. L’uso che se ne fa è molto importante e determinante per lo sviluppo futuro della persona.
Mi spiego con un altro esempio: se fate sedere su un prezioso divano damascato gente sporca di vernice, trasandata oppure persone pulite, attente e consapevoli del valore del pezzo, otterrete dopo un certo tempo risultati diversi; è come se il divano avesse subito due destini diversi, ma il divano è sempre lo stesso, solo che è stato trattato in maniera differente.
Così è anche per ogni individuo: la prima infanzia è determinante per la crescita e lo sviluppo futuro di una persona.

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