mercoledì, settembre 05, 2007

[Da"Il Destino Umano?" L'AUTOCONSAPEVOLEZZA

Da “IL DESTINO UMANO?”

L'AUTOCONSAPEVOLEZZA
La prima indispensabile qualità per produrre un reale risveglio di coscienza
scoprendo la propria vera identità


Abbiamo constatato, dopo vari anni di attività di numerologi, che la maggior parte dei problemi che affliggono l'umanità sono conseguenza di una errata impostazione verso la vita e di una totale ignoranza delle leggi che regolano il destino umano. Ciò comporta inevitabilmente la incapacità di accettare le varie richieste che la vita pone tramite gli eventi e le situazioni, con impegno e serenità e con la consapevolezza che in ogni istante l'uomo attira per legge di karma le conseguenze morali e materiali delle forze che giacciono sopite nel suo inconscio, effetti di vite passate.
Pertanto, chiunque voglia ristabilire il proprio equilibrio psicofisico dovrà sempre più abituarsi ad una sincera capacità di accettare tutto ciò che la vita gli propone come valido pretesto per trasformare se stesso, acquistando sempre più la coscienza delle leggi soprasensibili che regolano il destino umano.
Cosa intendiamo per trasformazione di se stessi?
Produrre un cambiamento di rapporto con tutte quelle forze che, filtrando la psiche e la mente attraverso il pensare sentire e volere, creano negatività e condizionamenti, dipendenze e conflitti, complessi e frustrazioni. Perciò, il primo passo da compiere è acquisire consapevolezza e quindi, indipendenza da tutto ciò che si agita in tali sfere.
In questo modo gli eventi, le situazioni e i rapporti umani, le gioie, le delusioni e le varie reazioni consce ed inconsce saranno sperimentati non più come fine a se stessi, bensì come mezzo-pretesto per sviluppare via via un consapevole controllo e dominio sull'agglomerato di Ego psicologici che compongono l'entità umana.
In ogni istante della giornata siamo attraversati, volenti o no, da varie forze che suscitano nella psiche e nella mente un complesso di reazioni consce ed inconsce: paura, gelosia e possessività, ribellione, invidia e sfiducia, insicurezza, tristezza e angoscia, autolesionismo e autodistruzione, emotività, depressione e lassismo, ostinazione, presunzione e timidezza, eccessiva valutazione dell'altro, ribellione, ecc. per elencare le più comuni.
Dai continui rapporti e contatti stabiliti in tanti anni di attività con persone di ogni livello sociale e culturale e di ogni età, abbiamo constatato che in verità sono pochissimi coloro che hanno acquisito la capacità di porsi dinanzi al loro destino con un giusto atteggiamento, che può definirsi di amorevole accettazione degli eventi e delle varie situazioni, inclusi i rapporti umani; normalmente, quando si ritengono difficili, vengono evitati o scartati con conseguenze molto più gravi di quanto si possa immaginare.
Consapevoli di questi vari limiti umani che impediscono di dare inizio ad una reale trasformazione di se stessi, il nostro sforzo si prefigge di aiutare chiunque senta l’esigenza interiore di mettere in movimento quelle forze benefiche che giacciono assopite nella profondità del suo essere; forze che, una volta risvegliate, possono produrre un reale cambiamento verso la vita stessa, accettandola nelle sue varie contraddizioni come pretesto valido da vivere intensamente, come semplice mezzo per verificare in ogni istante la maggiore o minore dipendenza o indipendenza da quelle forze succitate che in essa si esprimono.
Sempre più ogni individuo dovrà farsi capace di contrapporre in ogni attimo una reazione positiva reale e interiore dinanzi a tutto ciò che sperimenta di apparentemente caotico e tragico; dovrà imparare a risorgere con determinazione su quanto di negativo si agita nella sua psiche e nella sua mente, per sempre più controllare e dominare le forze negative che altrimenti travolgerebbero ogni sua umana resistenza.
Tale sforzo cosciente, oltre ad arricchire e rafforzare la propria egoità, permette di vivere con una maggiore serenità, fiducia ed equilibrio tutte quelle situazioni che per proprio limite si considerano avverse. La normale percezione sensoriale, tramite questa raggiunta consapevolezza, perde ogni capacità di ingannare, in quanto essa rivela il gioco delle potenze ostacolatrici.
Sarà sempre più indispensabile, per mantenere un sano equilibrio psicofisicomentale, operare su se stessi in modo da disciogliere gli effetti di tali forze negative che si esprimono in ogni istante nei pensieri e nei sentimenti, nelle sensazioni ed negli impulsi ad agire, se non si vorrà contaminare tutto ciò che si vive.
Riteniamo che lo sviluppo dell’autoconsapevolezza tramite l’esperienza costante nella quotidianità sia il prerequisito fondamentale per qualsiasi attività spirituale che mira alla trasformazione di se stessi.
Tecnica per esercitarla
L'autoconsapevolezza aiuta chiunque lo voglia a risvegliare in sé un supervisore, un Supergiudice Imparziale capace di osservare tutto ciò che filtra la mente e il cuore in ogni momento: pensieri, sentimenti e sensazioni, impressioni, desideri e impulsi di vario genere con assoluta obiettività e lucidità.
La prima cosa da fare per poterla sperimentare con immediatezza è sdraiarsi comodamente su di una poltrona o un letto, cercando di rilassarsi il più possibile; dopo qualche istante di riposo e di silenzio interno, ci si deve sentire nella coscienza di uno spettatore supercritico, che distaccato e sereno, lucido e obiettivo osservi passando in rassegna tutto ciò che si agita in lui con lo stesso atteggiamento di chi guarda uno spettacolo qualsiasi con interesse ma non con troppa partecipazione attiva.
Questa esperienza, specie se ripetuta ogni sera, permetterà di acquisire una sempre più reale e concreta conoscenza delle forze che compongono la nostra entità uomo e potrà sviluppare al tempo stesso la consapevolezza dei vari limiti, impedimenti ed ostacoli consci ed inconsci che, oltre a condizionarlo, gl'impediscono una totale apertura alle correnti positive della vita.
In quest'epoca dell'anima cosciente, o acquariana, è indispensabile, per chi voglia vivere e non lasciarsi vivere, compiere più volte al giorno questo esercizio dell'autoconsapevolezza, poiché è proprio tramite questo che verrà una prima trasformazione di sé, non solo, ma può essere anche utile sviluppare un atteggiamento umoristico verso quanto spesso di ridicolo e meschino, illusorio e non rispondente alla realtà si agita nella nostra interiorità.
Normalmente quando non si è raggiunta tale consapevolezza di sé, si è portati a definirsi erroneamente paurosi e gelosi, possessivi o tristi, angosciati, ribelli e pigri, ecc…., ma grazie a questi esercizi ci si accorgerà presto di quanto sia assurdo identificarsi con queste varie forze che filtrano la mente e quanto viceversa sia importante, per il raggiungimento di un sano equilibrio psicofisicomentale, l'assistere a ciò che si svolge nella sfera della psiche con assoluto distacco, controllo e dominio e disponibilità amorevole.
Ognuno allora potrà dire: “Non io sono pauroso, geloso, ribelle, pigro ecc., ma io assisto alla mia paura, gelosia ecc…e proprio perché ne sono oramai consapevole posso via via acquistarne dominio”. La stesso atteggiamento si dovrebbe assumere verso le proprie malattie. Ognuno potrà ugualmente dire: “Io assisto alla malattia che si manifesta in me e proprio per questo posso influire con le stesse mie forze risanatrici ad alleviarne le conseguenze”.
L’ignoranza di tale processo preclude alla grande massa di instaurare un nuovo rapporto tra la nuova risvegliata coscienza di spettatore o Supergiudice imparziale e quanto ogni mediocre considera la sua unica reale entità umana che, a sua insaputa, è formata da molteplici Ego psicologici.
Come si potrebbe altrimenti dare inizio alla propria trasformazione, se non sviluppando un tale risveglio di coscienza rispetto a quella che lo rende strumento completamente "vissuto" dalle due potenze dell'ostacolo? (vedi loro dinamiche nell'argomento della Vera Libertà).
E', dunque, più che indispensabile acquisire l'autoconsapevolezza di ciò che si è, quale agglomerato di Ego psicologici e per agevolarne la realizzazione, si può ricorrere alla Numerologia o ad altra disciplina in grado di scoprirne ed indicarne la loro intima natura.
Solo in tale modo il Supergiudice risvegliato potrà esplicare la sua funzione sui medesimi con il preciso intento di liberarli dalla loro congenita prigione, facendoli cioè vivere e sperimentare fino a poterli trascendere e riassorbire quali essenze sublimate nella coscienza dell'eterno sé.
Questi Ego psicologici si lasceranno guidare, consigliare ed ispirare dal loro Supergiudice Imparziale ,che sempre più sentiranno come padre cosmico, maestro e amico, consigliere e saggia guida. In ogni attimo riferiranno a lui ogni minimo problema, ogni dubbio sul fare o non fare, ed ogni loro esperienza, affinché siano illuminati e ben stimolati. Tutto ciò non può che aumentare e stimolare il potere determinante e decisionale del Supergiudice stesso nei riguardi di quella complessa e caotica attività egoica che si svolge nella interiorità di ogni essere vivente.
Esercizio
Cosa si deve fare per acquisire una completa autoconsapevolezza, oltre all’esercizio indicato prima, di farsi spettatore di quanto si agita nella propria interiorità?
Si deve esercitare il più possibile una intelligente e sottile "autosservazione" (consigliamo ai giovani di sperimentarla solo la sera, poiché tale esercizio potrebbe distoglierli da ogni spinta ad agire, contraria ai fini del loro sperimentare egoico). Suggeriamo, quindi, di prendere visione obiettiva ed imparziale di ogni minimo gesto, di ogni parola, di ogni comportamento che eventi e situazioni, persone e cose risvegliano in ogni istante del quotidiano, affinché si possa valutare il peso, il senso, il significato di quanto si è potuto pensare e fare, scoprendo le influenze subite da parte di una o dell'altra logica ostacolatrice.
Non sarà affatto difficile riconoscere tali influenze, in quanto la logica dell'avere spinge a compiere solo azioni per trarne un vantaggio materiale, spesso con astuzia e inganno, prepotenza e ricatto ecc…, mentre l'altra, dell'accrescimento egoico e della rinuncia, ispira e stimola ad agire solo per ottenere un potenziamento egoico tale da farci sentire "qualcuno" od anche a rinunciare ad ogni tipo di azione troppo coinvolgente e tesa “al materiale”.
Questa presa di coscienza modificherà completamente la tua esistenza, esercitando un’azione costruttiva e benefica sul tuo presente e futuro destino, specie se dopo aver compiuto qualcosa che non avresti dovuto, ti muoverai verso chi hai colpito o offeso per riparare il danno materiale o morale del tuo agire. Da ciò può realmente scaturire una più vera ed autentica morale in sostituzione di quella falsa, repressiva ed ipocrita che vuole solo salvare le apparenze.
Siamo certi che questi processi interiori vissuti con continuità ti consentiranno di non sentirti più solo, poiché hanno risvegliato nel tuo profondo essere, quel quid eterno, tuo sommo bene che ancora in esso dormiva. La tua esistenza grazie a tale risveglio e presa di coscienza non sarà più un’inutile, ripetitiva e monotona sofferenza senza speranza di un miglioramento, bensì una grande e irripetibile occasione per crescere evolutivamente fino a trascendere l'entità Uomo. Anche per te la vita diventerà una grande ed immensa palestra dove tutte le componenti egoiche potranno cimentarsi, sperimentarsi e quindi, spiccare il salto di qualità verso una dimensione talmente reale rispetto a quelle limitate e illusorie che conosci, da renderti completamente responsabile del tuo pensare, sentire, volere ed agire quotidiano.
Soffermati per qualche istante sulla tua illusoria e transitoria situazione quotidiana ed acquista consapevolezza che anche tu come milioni di mediocri sei vissuto, sventolato e spinto ad agire da forze che ti sono sconosciute; tu credi di pensare, di sentire, di volere, di agire da libero, mentre sei solo uno strumento filtrato da due logiche opposte, senza identità e coscienza propria, credi di possedere e sei posseduto dalle medesime.
Da ciò la tua impotenza, la tua insoddisfazione, la tua rabbia e ribellione. Più ti abbandonerai a tali impulsi, più ridurrai te stesso senza alcun rimedio e completamente condizionato e privo di libertà. Devi solo accettare ciò che il Karma ti invia in modo da esercitare un’azione attiva sulle possibili reazioni dei tuoi ego e non rassegnarti passivamente sentendoti parte di quel gregge sapientemente manipolato e ridotto ad anima collettiva, senza distinzione personale, da entità molto astute che ispirano gli uomini adatti a guidare popoli e nazioni intere di mediocri per fini occulti.
Sta dunque a te scoprire l’astuto comportamento delle due potenze ostacolatrici in modo da rafforzare la tua consapevolezza e sviluppare capacità di controllo e dominio.
Ora soffermati per qualche istante sulla nuova realtà che hai creato con il tuo risveglio; visualizza ad occhi chiusi e formula mentalmente l'idea e l'immagine corrispondente, che la tua vera identità e coscienza si esprime nella forza imparziale del tuo Supergiudice risvegliato. Puoi ben dire: "Io, spettatore obiettivo desto e vigile di quanto si agita in me, sono la vera guida infallibile, il vero padre, il vero maestro e consigliere di quel me stesso che credevo fosse la mia unica realtà. Io sono la nuova coscienza al di là di ogni umano pensare e sentire, volere ed agire, per cui non posso che accettarmi totalmente, comprendermi ed amarmi quale entità umana, conseguenza di passate esistenze; da me non può che scaturire la massima consapevolezza. Da ora in avanti so che fare, dove andare, cosa decidere in ogni istante e come ispirare e stimolare le giuste azioni creatici di nuove cause presenti e future e soprattutto dove rifugiarmi in tutti quei momenti difficili ed incerti e quindi poter sostare e riposare per poi reinserirmi nel gioco alterno della vita. Tale acquisita consapevolezza mi consente di penetrare in quella dimensione reale, mia vera identità e coscienza, dove ogni problematica esistenziale si annulla al pari dei dolori che ne conseguono.
La piena consapevolezza dei miei limiti egoici, della natura dei miei ego, dei modi che essi usano per manifestarsi come uomo o donna, mi fanno capire la piccolezza del mio essere uomo ma al tempo stesso mi sollevano ad un cosmico pensare vivente”.
Brevi considerazioni
La consapevolezza è strettamente legata allo sviluppo del Supergiudice risvegliato, è una forza attiva che non cessa mai di scoprire i molteplici aspetti dei tuoi ego, la loro natura e il loro alimento psichico. Può inoltre accorgersi di tutte quelle sottili proiezioni egoiche che ti spingono ad avversare o a stimare eccessivamente, quanto in altri individui è diverso o affine alla tua natura egoica. E’ il grande specchio che tutto riflette e registra senza venire minimamente influenzato. Sono infatti gli ego a proiettare in ogni istante il loro colore alla vita.
La consapevolezza è una fonte di luce alla quale è difficile nascondere un qualcosa che voglia sottrarsi. E' la prima richiesta del Karma generale ad ogni essere umano in questa epoca dell'anima cosciente, l’età acquariana. Non acquisirla, non tentare di svilupparla od ignorarla ti incatena alla grande schiera dei comuni mortali mediocri, a coloro che sono perituri, distruttibili e vulnerabili ai vari correttivi del Karma ed incapaci di accogliere il vivo impulso dell'epoca cosciente.
La consapevolezza è la forza che, penetrando nei meandri della coscienza mediocre, libera da tutte le identificazioni agli ego psicologici, permette di distaccarsi dalla loro attività condizionata da una o dall'altra potenza dell'ostacolo e da ogni coinvolgimento totale; deve risvegliarsi in ogni uomo che voglia diventare vero figlio di questa epoca cosciente.
Se da una parte è da giustificare quel naturale disprezzo e disistima verso coloro che nei vari comportamenti, gesti e parole rivelano la loro ipocrisia senza avere alcuna consapevolezza di ciò che realmente sono, ugualmente sono da giustificare anche la ripugnanza e il disgusto verso quella fitta schiera di repressi moralisti, falsi e bigotti, pronti a sputare il loro veleno e la loro rabbiosa collera per nascondere con abile strategia mefistofelica la corruzione e la balordaggine, la violenza sfruttatrice, l’avidità di potere e di protagonismo sotto una maschera umile, pia e devota.
Nasce per contrapposizione una vera ammirazione e stima per tutti coloro che hanno il coraggio di trasgredire e dissacrare quella falsa morale ipocrita che le persone comuni seguono supinamente per pigrizia perché non hanno voglia o hanno paura di migliorarsi. Costoro, aiutati dalle forze del Karma, si aggrappano alla pura forza della consapevolezza per scoprire e stanare quegli ego imperfetti, additandoli con sottile ironia e distacco tali da rivelare la loro già completa disidentificazione dai medesimi.
Chi si fa consapevole di quell'agglomerato di istinti, di brame, di appetiti bassi insiti in qualche suo ego e nel farlo si identifica alla sua nuova coscienza risvegliata, può considerarsi un vero ed autentico “uomo” che per mezzo della consapevolezza si è liberato dal gioco subdolo e sottile delle due potenze dell'ostacolo.
La pura forza della consapevolezza, per ubbidire alla sua intima legge, non può che osservare da obiettiva, desta e lucida e constatare, scoprire ed individuare ogni operato umano ed ogni attività che riguarda le potenze dell'ostacolo e gli ego psicologici che ne sono diventati strumenti, attraverso ripetute azioni compiute sotto la loro influenza in precedenti vite terrene. Perciò, critiche e giudizi, congetture, illazioni e ipotesi non sono alimentati dalla suddetta forza, bensì dalle stesse potenze dell'ostacolo tramite gli ego umani.
Renditi consapevole che tu mediocre non sei altro che un caotico agglomerato di modelli di comportamento suggeriti da una o dall'altra potenza dell'ostacolo e che sei da queste stimolato a pensare e sentire, volere ed agire da "vissuto", quindi privo di identità e coscienza propria. Tali potenze ti precludono di sperimentare sia la vera libertà sia la tua eternità. Questa presa di coscienza agevolerà il risveglio del tuo Supergiudice imparziale ed una molteplicità d'impulsi verso una "sperimentazione" del tutto nuova tale da farti provare gli strumenti qui riportati per crescere al di là della tua mediocre coscienza.

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